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Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Dichiarazione comune dell’Incontro Anarchico Mediterraneo
Dichiarazione comune dell’Incontro Anarchico Mediterraneo
Noi, anarchici, libertari e anti-autoritari, riuniti per l’Incontro
Anarchico Mediterraneo (RAM), a Tunisi, il 27-28-29 marzo 2015,
condanniamo gli attentati del museo del Bardo come pure la violenza
delle religioni, degli Stati e della polizia.
Resteremo vigili affinché non avvenga una strumentalizzazione politica
di questi avvenimenti tragici a danno delle libertà e delle popolazioni.
Noi ci opporremo all’adozione di nuove leggi liberticide che servano a
giustificare la criminalizzazione dei movimenti sociali e sindacali.
Allo stesso modo, lotteremo contro ogni tentativo di servirsi di questi
avvenimenti per giustificare le guerre in nome dell’«antiterrorismo».
Noi non dobbiamo aspettarci niente dai governi per la difesa delle
nostre libertà.
Noi resteremo uniti di fronte all’oppressione economica, politica e
religiosa.
Costruiamo la solidarietà internazionalista nel Mediterraneo e ovunque
nel mondo, per l’eguaglianza sociale ed il mutuo appoggio
Incontro Anarchico Mediterraneo, Tunisi, 29 marzo 2015
Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su NoTav condannati per la trivella di Venaria
Tre mesi: questa la condanna inflitta a 25 No Tav per la trivella di
Venaria, due le assoluzioni. La PM Emanuela Pedrotta aveva chiesto un anno
di reclusione.
La PM, in linea con la Procura torinese, aveva sostenuto di voler
perseguire un reato comune e non le opinioni dei No Tav. Nella sua
requisitoria si era smentita facendo diffusamente delle identità politiche
degli attivisti alla sbarra. Esplicito era stato riferimento agli
anarchici.
Nulla di nuovo per il tribunale di Torino, che processa e condanna chi si
batte contro il supertreno, scegliendo tra migliaia di attivisti i
rivoluzionari più noti.
Facciamo un passo indietro.
Nel gennaio del 2010 LTF, il general contractor per la realizzazione della
Torino Lyon, annunciò una novantina di sondaggi tra Torino, Grugliasco,
Collegno, Venaria e diversi paesi della Val Susa.
Buona parte di questi rilievi erano previsti in zone già sondate più volte
ed erano quindi inutili. Si rasentò il ridicolo con ben sei sondaggi
nellimmondizia della discarica di Basse di Stura.
Era chiaro a tutti che si trattava di sondaggi politici: per la prima
volta dopo cinque anni dalla rivolta popolare che, nel dicembre 2005 aveva
fermato lopera, il governo intendeva riprovarci.
I 90 carotaggi ma ne vennero fatti meno della metà servivano a
saggiare la forza del movimento No Tav.
Ogni trivella era accompagnata da centinaia di uomini armati.
I sondaggi furono un pretesto per fare unesercitazione militare.
In zone abitate ne erano previsti pochi. Uno di questi era quello
annunciato nei pressi di alcuni condomini di via Amati a Venaria.
A Venaria, grazie ad unampia solidarietà popolare, i No Tav riuscirono a
rallentare i lavori finché in fretta e furia il cantiere venne smontato.
In via Amati la trivella arrivò nel tardo pomeriggio del 26 gennaio. Siamo
in una zona di grandi palazzi stesi lungo la tangenziale, fiancheggiati da
tralicci dellalta tensione. Qui lopposizione al Tav si legge, oggi come
allora, nelle bandiere appese ai balconi.
Nel prato di fronte alla trivella ci siamo trovati in tanti: No Tav che si
erano fatti tutti i presidi e gente di Venaria preoccupata per il proprio
futuro, in questa periferia stesa tra la città e il niente delle auto in
corsa oltre la barriera antirumore.
La trivella era accompagnata da un imponente nugolo di poliziotti,
carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa, che invasero la strada
rendendo difficoltosa la circolazione.
Già nel tardo pomeriggio una cinquantina di No Tav armati di bandiere e
striscioni fronteggiava nel prato la polizia. Partì il consueto tam tam e
presto eravamo molti di più. Bidoni, legna, qualcosa da mangiare.
Un camion con le luci rimase bloccato dal gran numero di persone che si
riversarono in strada. Furono tre giorni di presidio permanente, con
assemblee, incontri, cene collettive.
Tanta gente che abita nella zona di via Amati scese in strada, partecipò
alle discussioni, alla lotta.
Quelli che non potevano fermarsi portavano caffè caldo e una brioche,
segni tangibili di una solidarietà vera.
La sera del 26 gennaio, nonostante unabbondante nevicata allassemblea
spontanea tra il prato e la strada parteciparono centinaia di persone.
Emerse netta la volontà di contrastare il sondaggio, di mettere i bastoni
tra le ruote a chi pretendeva di imporre con la forza unopera inutile e
dannosa.
I processi e le condanne sono uno degli strumenti con i quali il governo e
la Procura di Torino ha provato, senza riuscirci, di fermare lopposizone
popolare al Tav.
Nella loro dichiarazione spontanea in tribunale, due No Tav e anarchici
Maria ed Emilio hanno dichiarato: L’accusa che ci viene rivolta è fatta
di nulla. Questo è uno dei tanti processi al movimento No Tav, ad una
lotta popolare forte anche nelle periferie urbane, dove sempre più le
persone non sono disponibili a barattare la propria salute, il futuro dei
propri figli alla logica del profitto, di chi, per farsi ricco, ci fa
correre sempre più in fretta verso l’autodistruzione.
Di fronte alla criminalità di chi devasta, saccheggia, militarizza il
territorio ribellarsi è un’urgenza morale. Una spinta che anima un intero
movimento. Un movimento fatto di gente che sa prendersi cura di quello che
conta davvero, un bene che non ha prezzo, la libertà di decidere in che
mondo vivere.
www.anarresinfo.noblogs.org
Posted: Aprile 2nd, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su SPIGOLATURE ANARCHICHE
SPIGOLATURE ANARCHICHE
http://www.ccisim.it/?cat=225
A FARKHUNDA
di Cristina Valenti e Massimo Ortalli
Se c’era un paese, nei lontani, favolosi anni Settanta, nel quale i fricchettoni, durante le cicliche peregrinazioni in oriente, si trovavano a completo loro agio, ebbene, quello era l’Afghanistan: un paese bellissimo, di una bellezza selvaggia, popolato da un’umanità gentile, affabile, ricca di umorismo e di curiosità fanciullesca, e priva di violenza (non ricordiamo un solo episodio inquietante o minaccioso nel mese che vi trascorremmo), sempre pronta a darti una mano oppure a rispondere, con un sorriso disarmante, alle domande che non riuscivano capire. ….
http://www.ccisim.it/?p=605

La pornocrazia del potere
di Cristina Valenti e Massimo Ortalli
Spesso le immagini parlano più di qualsiasi discorso. E raramente, in modo così emblematico, come quelle che vi mostriamo.
Nella prima foto si vede un raduno del partito nazista a Norimberga, negli anni Trenta. Nella seconda, scattata pochi giorni fa, un campo di addestramento per giovanissime reclute jihadiste in una città siriana del nuovo califfato.
Apparentemente due epoche diverse, due mondi diversi, due generazioni diverse… e invece, a ben guardare, la stessa cosa, la stessa tenebrosa dimostrazione di come il potere possa oscenamente manipolare le coscienze di individui che si affacciano alla vita, stravolgendone quella che il nazista antisemita Heidegger avrebbe chiamato “essenza”. E come, di questa manipolazione, sappia offrire immagini coinvolgenti e, tutto sommato, “allettanti”.
Esattamente come le immagini pornografiche. …
http://www.ccisim.it/?p=526

Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Mendrisio, Svizzera. Mostra ADDIO LUGANO BELLA ANARCHIA TRA STORIA E ARTE DA BAKUNIN AL MONTE VERITA’ DA COURBET AI DADA
ADDIO LUGANO BELLA
ANARCHIA TRA STORIA E ARTE
DA BAKUNIN AL MONTE VERITA’ DA COURBET AI DADA
dal 21 marzo al 5 luglio 2015
al MUSEO D’ARTE MENDRISIO (Svizzera)
Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Modena, Libera. Programma marzo – aprile
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APRILE
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Sabato 4 ore 16 Piazza Matteotti, spettacolo di Ultimo Teatro e interventi in ricordo dell’eccidio del 7 aprile 1920
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Domenica 5 Matteo Borghi Dj
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Martedì 7 ore 18 Piazza Grande, presidio in ricordo dell’eccidio del 7 aprile 1920 ( https://www.facebook.com/events/705648909547612/ )
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Mercoledì 8 ore 18 Mercatino RossoNero, ore 21 Assemblea del Collettivo del Libera e di autogestione della Libera Officina
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Venerdì 10 Underground Ritual, con Hyperwulff + Atomic Mold + Black Temple Below + Blue Worm + CPB ( https://www.facebook.com/events/614443595322194/ )
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Sabato 11 Serata reggae
- Domenica 12 Reverse HC Matineè
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Sabato 18 Matteo Borghi Dj
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Inoltriamo anche questo messaggio:
AAA cerchiamo urgentemente una data per il 3 aprile tra milano e modena (e d’intorni).
(visto che saremo assenti dall’11 al 23 marzo .. se interessati chiamateci o fateci uno squillo e provvederemo noi CELL 334 1310282)
https://ultimoteatro.wordpress.com
Visita il sito di Libera:
http://www.libera-unidea.org/home.htm
Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna, Circolo Berneri. 20 marzo, presentazione di Ninux; 27 marzo, presentazione di Fra diagnosi e peccato di Chiara Gazzola
Venerdi 20 marzo ore 20.30 presentazione di Ninux
19:00 Aperitivo libertario
20:30 Presentazione del progetto Ninux
CHE COSA E’ NINUX?
Ninux e’ una Wireless Community Network, ovvero un gruppo di persone che costruiscono una rete di telecomunicazione utilizzando prevalentemente tecnologie wifi a basso costo.
COS’E’ UNA RETE COMUNITARIA?
A differenza di una rete tradizionale, dove un unico gestore ed ente giuridico costruisce, possiede e gestisce un’infrastruttura di rete, in una community network ogni soggetto possiede solo una parte dell’infrastruttura, che nel suo complesso appartiene alla collettivita’.
COSA FACCIAMO?
Colleghiamo case e palazzi tra di loro attraverso collegamenti wireless ad alta velocità. Il gioco è semplice: i cittadini comprano i propri apparati e noi li
aiutiamo a configurarli e montarli. Niente canoni, affitti o tasse da pagare, perché la rete è di tutti ed ognuno è responsabile del proprio “nodo”.
Non essendo un provider e non facendolo a scopo di lucro, è necessario però l’impegno dei singoli in base alle loro possibilità.
Il primo passo per dimostrare interesse è segnalare la propria posizione sul mapserver (map.ninux.org) aggiungendo un nodo potenziale. In questo modo si esprimono il desiderio e la voglia di collegarsi con altri nodi senza essere in alcun modo vincolati.
Per saperne di più…
– Visita il sito web www.ninux.org
– Iscriviti alla nostra Mailing List, consultandone la pagina:
http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/bologna
– Vieni a conoscerci di persona in Ofpcina (www.ofpcina.net) il primo
martedì ed il terzo lunedì del mese dalle 18 alle 22 in via Solferino 41
a Bologna.
Venerdi 27 marzo ore 20.30 presentazione di Fra diagnosi e peccato di Chiara Gazzola
Questo testo propone un approfondimento inedito e dettagliato del legame fra la disciplina psichiatrica e gli ambiti religiosi.
Emerge una pianificata incoerenza fra gli intenti dichiarati e una prassi, sia storica che attuale, legittimata nell’amministrare un’esclusione sociale edificata sul controllo e sul profitto. Attraverso il labile concetto di “norma comportamentale” viene sancita ogni devianza, declinandola sui peccati e sulle diagnosi. Fra senso di colpa, paura, emarginazione, conformismo, paradossi filosofici, punizioni e sofferenza si collocano le esperienze eccezionali di chi ha saputo resistere, di chi non ha accettato l’annientamento della propria libertà.
La volontà di ricostruire una memoria cancellata dai timbri maschili darà voce a un coro femminile che ridipingerà contesti storici e pensieri scomodi. Se l’umanità
non temesse l’imprevedibilità, potrebbe non delegare le soluzioni a elaborazioni totalitarie. L’analisi è completata da un’intervista a un esorcista e dalle conversazioni con il medico Giorgio Antonucci e con l’antropologa Michela Zucca.
Chiara Gazzola, autrice di Il desiderio, il controllo, l’eresia (con Luisa Siddi, ed. La fiaccola), Le urla dal silenzio (ed. Aliberti), Divieto d’infanzia (ed. BFS). Di formazione antropologica, partecipa da anni al dibattito sui temi bioetici e su quelli dell’ingerenza messa in atto dalle istituzioni mediche e religiose a danno della libertà di scelta degli individui.
Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Errico Malatesta, Lo sciopero armato
Dopo i primi due volumi editi delle Opere complete di Errico Malatesta, curate da Davide Turcato – ‘Un lavoro lungo e paziente’: Il socialismo anarchico dell’Agitazione (1897-1898), e ‘Verso l’anarchia’: Malatesta in America (1899-1900) – è ora uscito, sempre per Zero in Condotta e La Fiaccola
LO SCIOPERO ARMATO
Il lungo esilio londinese (1900-1913)
con un saggio introduttivo di Carl Levy, studioso dell’anarchismo e fra i massimi esperti di Malatesta.
L’alba del ventesimo secolo, che si apre con l’uccisione di Umberto I da parte di Gaetano Bresci, segna anche l’inizio del più lungo periodo di ininterrotta assenza di Malatesta dal suolo italiano. Sulle colonne della Rivoluzione Sociale, così come in tante altre pubblicazioni e nei discorsi, egli riafferma e sviluppa con coerenza in questi anni i due pilastri fondamentali della sua tattica: il movimento operaio come base irrinunciabile dell’anarchismo; e l’insurrezione come ineludibile passo, a cui è necessario prepararsi, verso l’emancipazione. Mentre nel decennio precedente era stato sul primo punto che Malatesta aveva dovuto insistere, l’ascesa del sindacalismo rivoluzionario, con la sua affermazione dell’autosufficienza del movimento operaio, rende ora necessario accentuare il secondo punto. In contrapposizione al concetto dello sciopero generale come arma rivoluzionaria, Malatesta compendia efficacemente la sua tattica nel concetto di «sciopero armato». In questa fase di estraniamento dal movimento anarchico in patria, da una parte Malatesta elabora le idee-guida che informeranno i suoi successivi ritorni in Italia, e dall’altra si afferma indiscutibilmente come la figura di maggior spicco del movimento anarchico internazionale, sia, suo malgrado, agli occhi della stampa mondiale, che lo bersaglia di interviste ad ogni evento di cronaca che abbia a che fare con l’anarchismo, sia soprattutto all’interno del movimento, con lo storico congresso di Amsterdam del 1907.
Il volume, di 320 pagine, costa 25 euro e può essere richiesto a:
Associazione culturale ‘Zero in condotta’
Casella Postale 17127 – MI 67, 20128 Milano
cell. 3471455118
Conto corrente postale n. 98985831 intestato a Zero in Condotta, Milano
zic@zeroincondotta.org
www.zeroincondotta.org
oppure a
Associazione Culturale ‘Sicilia Punto L’
via Garibaldi 2/A 4, 97100 Ragusa
sezione La Fiaccola
via Tommaso Fazello 133, 96017 Noto (SR)
tel. 0931 894033
Conto corrente postale n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri,
vico Leonardo Imposa 4 – 97100 Ragusa
info@sicilialibertaria.it
www.sicilialibertaria.it
Errico Malatesta nasce a S. Maria Capua Vetere il 4 dicembre
1853. Internazionalista anarchico dal 1871,
partecipa al Congresso di St. Imier del 1872,
atto di nascita del movimento anarchico.
È protagonista dei momenti di più intensa
lotta sociale del successivo mezzo secolo in Italia:
l’insurrezione del Matese del 1877, i moti del pane
del 1898, la Settimana Rossa del 1914, il biennio
rosso del 1919-20. Vive la maggior parte della vita
adulta all’estero da esule e lavoratore manuale,
in paesi di forte emigrazione italiana e presenza
anarchica: Francia, Belgio, Svizzera ed Egitto
(1878-82), Argentina (1885-89), Stati Uniti
(1899-1900), Inghilterra (1889-97, 1900-13,
1914-19). Amato dai compagni, rispettato dagli
avversari e temuto dai nemici, contribuisce al
movimento anarchico con l’azione e col pensiero.
Opuscoli di propaganda come Fra Contadini,
L’Anarchia e Al Caffè hanno avuto innumerevoli ristampe.
Tuttavia il suo pensiero è soprattutto affidato alla miriade di
articoli disseminati nella stampa anarchica. Periodici da lui redatti
come L’Associazione, L’Agitazione, Volontà, Umanità Nova e Pensiero e
Volontà sono tra i più significativi della storia del pensiero
anarchico. Malatesta muore a Roma il 22 luglio 1932.

Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Turchia. “Berkin è qui”
Nel primo anniversario dell'uccisione di Berkin Elvan, i nostri compagni
hanno aperto uno striscione sulla scalinata di Gezi Park, con scritto
"Berkin è qui.
8 nostri compagni sono stati aggrediti, malmenati, arrestati ed
ammanettati con le mani dietro la schiena.
Hanno sparso della vernice rossa sulla scalinata di Gezi Park, urlando "
Se il governo è assetato di sangue, eccolo il sangue"
Vogliamo che gli assassini di Berkin siano chiamati a rispondere!
Berkin è qui, tutti noi siamo qui!
Link esterno: https://www.facebook.com/video.php?v=815356065166723
LAF - High School Anarchist Action-email lafisyanda at gmail dot com
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su MANIFESTAZIONE NO MUOS, 4 APRILE, NISCEMI
La sentenza del TAR di Palermo del 13 febbraio 2015 ha decretato che il Muos è ILLEGALE ED ILLEGITTIMO. A distanza di sei anni si ha la prima conclusione giudiziaria, che legittima la protesta portata avanti dal movimento No Muos e dai molti cittadini a cui quest’installazione è stata imposta. Ancora una volta, nessun organo competente si fa carico di far rispettare una sentenza che dovrebbe essere esecutiva. Ancora una volta è la mobilitazione dal basso che fa opera di monitoraggio constatando che i lavori al cantiere Muos sono tutt’altro che fermi. Sappiamo bene che questa sentenza non è il punto d’arrivo di questa lotta, sappiamo bene che toccherà ancora a noi proteggere la sughereta di Niscemi dalla devastazione ambientale e dall’occupazione militare, toccherà ancora a noi difendere il diritto a vivere in un posto sano, il diritto alla salute. Necessario è a questo punto unire le forze per far sì che tale sentenza venga rispettata e il cantiere Muos chiuso da sigilli e smantellato. Necessario è a questo punto il coinvolgimento e la partecipazione di chi, secondo i propri metodi, è cittadino attivo e si occupa del nostro territorio, riteniamo che l’incrocio virtuoso di più elementi condizionino la vita morale e le scelte di un Paese. Chiediamo pertanto a tutte le associazioni, i partiti, i sindacati e le parrocchie di aderire alla manifestazione nazionale No Muos che si terrà sabato 4 aprile , concentramento alle ore 14:00 al presidio No Muos di contrada Ulmo.
Si prega di dare adesione via mail: nomuoseventi@gmail.com entro il 30 marzo.
LA LOTTA NOMUOS CONTINUA CONTRO OGNI GUERRA #CI VEDIAMO A NISCEMI La sentenza del TAR di Palermo del 13 febbraio ha decretato che il Muos è illegale ed illegittimo; partendo da questo giudizio, la lotta del movimento NO MUOS in questi anni rappresenta quindi la volontà popolare di applicare quella giustizia sociale che solo a distanza di 6 anni dall’approvazione del progetto Muos in c.da Ulmo ha avuto una conclusione giudiziaria. Sul versante globale, mentre qui gli avvocati sono indaffarati a sbrogliare quelle matasse burocratiche che hanno permesso l’installazione del Muos, i mass media sono impegnati a presentare il nuovo prodotto delle politiche guerrafondaie degli stati occidentali, ovvero l’Isis nato sulle ceneri degli interventi “umanitari” delle precedenti guerre in Africa e Medio Oriente. I maestri nell’arte della strumentalizzazione e della guerra, cinicamente, cercheranno di usare questo nuovo spauracchio per giustificare ancor di più gli investimenti nel settore militare compreso quindi il Muos, le operazioni che serviranno a consolidare il dominio in quei territori ricchi di risorse energetiche e sempre peggiori politiche securitarie volte ad neutralizzare qualsiasi forma di dissenso interno e a dissuadere tutti quei migranti che fuggendo dagli inferni della guerra e della miseria, quotidianamente ormai rischiano la vita nel Mar Mediterraneo. Come se ce ne fosse bisogno, questa nuova sentenza ha ulteriormente dimostrato che siamo noi ad essere dalla parte della giustizia; siamo noi che abbiamo difeso la sughereta dalla devastazione ambientale, noi che abbiamo difeso la salute dei cittadini di Niscemi con i nostri corpi e le nostre pratiche di lotta, noi che abbiamo scelto in modo chiaro ed inequivocabile da che parte stare. Abbiamo subito denunce, intimidazioni, ritorsioni: non ci siamo fermati e non ci fermeremo mai. Questo è successo nonostante i continui attacchi da parte delle istituzioni schierate a difesa dell’illegalità (prefettura, consolato americano, forze dell’ordine, regione Sicilia e Governo Nazionale). La sentenza del TAR ha però il grande merito di elencare ad una ad una tutte le inadempienze di cui si sono resi responsabili gli enti preposti a “far rispettare le regole”. Tutti quanti, nessuno escluso, hanno applicato la regola del “Non vedo, non sento e non parlo” delle tre scimmiette. Ecco perché dopo le giornate del 9 agosto, i blocchi stradali, i cortei, lo sciopero sociale chiamiamo tutti ancora una volta alla mobilitazione: invitiamo tutti e tutte ad una grande manifestazione nazionale il 4 Aprile per ribadire che la terra è nostra e non di Cosa NOSTRA, americani e guerrafondai, politicanti e burocrati prezzolati.
Allora #CI VEDIAMO A NISCEMI!! CONTRO IL MUOS, CONTRO OGNI GUERRA COORDINAMENTO DEI COMITATI NO MUOS
Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Rimini, Biblioteca Libertad. Venerdì 13 marzo, Quando c’era il futuro. Tracce pedagogiche nella fantascienza, con Daniele Barbieri e Raffaele Mantegazza
Biblioteca Libertad Rimini SGUARDI DI PACE E DI FURORE: INCONTRI CON AUTORI E AUTRICI DI TESTI, VIDEO, IDEE.
presso Casa della Pace, via Tonini 5, Centro Storico, Rimini
venerdì 13 marzo 2015 h. 21.00
Daniele Barbieri e Raffaele Mantegazza
Quando c’era il futuro. Tracce pedagogiche nella fantascienza
La fantascienza inventa mondi, crea forme di vita, mette in scena futuri possibili. Come la fantascienza ma in modi diversi anche l’educazione è un’attività che crea futuro per gli esseri umani. Porre a contatto questi due campi del sapere può essere una sfida interessante.
Pensando l’educazione come sfida utopica per mettere al mondo esseri umani che provino acambiare il mondo, questo testo interroga il genere letterario di Asimov, Dick, Le Guin, Simak e tanti altri proprio nelle sue declinazioni più prossime alla politica e all’utopia.
La grande narrativa fantascientifica nei suoi temi più rilevanti (il rapporto con il tempo, l’ecologia, le relazioni di genere, gli esseri artificiali e robotici, il gioco delle generazioni e altri ancora) ci aiuta infatti a trattare argomenti che ritroviamo in modo potente nelle riflessioni pedagogiche.
Ne nasce una vera e propria “doppia lettura” che affianca all’analisi letteraria e storica (Barbieri) una sottolineatura pedagogica (Mantegazza), nell’ottica di quella contaminazione tra generi e saperi che ci sembra sempre più strategica per il futuro delle scienze umane.

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