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Cesena, 16 dicembre. Presentazione libro “DISUMANITÀ DELLA RELIGIONE”

Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Cesena, 16 dicembre. Presentazione libro “DISUMANITÀ DELLA RELIGIONE”

Venerdì 16 dicembre, allo Spazio Libertario “Sole e Baleno”, Sobborgo
Valzania 27 a Cesena,
presentazione del libro “DISUMANITÀ DELLA RELIGIONE” di Raoul Vaneigem
(Massari Editore), testo finora inedito in Italia. Con la presenza del
curatore e traduttore Andrea Babini.
Ore 20:30 Cena Vegan
Ore 21:30 Presentazione del libro

https://spazio-solebaleno.noblogs.org/


NEWSCOMIDAD. VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su NEWSCOMIDAD. VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

NEWSCOMIDAD

Ecco le news settimanali del Comidad: chi volesse consultare le news precedenti, può reperirle sul sito http://www.comidad.org/ sotto la voce “Commentario”.

VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

Alla caduta di Mussolini il filosofo e storico Benedetto Croce profetizzò che in un futuro non troppo lontano alcuni suoi colleghi storici si sarebbero dedicati, pur contro ogni evidenza fattuale, ad una “rivalutazione” (una “rettung” come dicono i Tedeschi) della figura del Duce. Si può altrettanto facilmente prevedere che un’analoga “rettung” verrà tentata a proposito di Matteo Renzi, eroe solitario di una “indipendenza nazionale possibile” contro le eurocrazie esterne ed i passatismi interni, un eroe caduto sul sentiero dell’onore, pugnalato alla schiena dal settimanale “The Economist”, come era già accaduto ad un altro eroe italico, il Buffone di Arcore, peraltro riciclatosi recentemente proprio in funzione anti-renziana. Non mancheranno commentatori pronti a commuoversi sulla misera sorte del povero Renzi, costretto dalla umana ingratitudine del popolo dei voucher (tanto da lui beneficato) a ritirarsi a vita privata, cioè ad accontentarsi di far carriera in qualche multinazionale (Apple? Philip Morris?) o in fondazioni annesse.

Intanto la stampa estera presenta il successo del no come una vittoria del “populismo”, un dato dimostrato inequivocabilmente dalla presenza  nello stesso fronte del no di personaggi come D’Alema, Bersani e Monti. Persino la Borsa ha festeggiato la caduta di Renzi, probabilmente nella speranza che ciò significhi fine del “bail-in” e apertura al finanziamento pubblico delle banche. Ma è inevitabile che il dibattito politico sia  destinato ad avvolgersi di fiabe e leggende, perciò ogni tanto occorre sforzarsi di riportare l’attenzione sui veri oggetti del contendere.

Nelle settimane precedenti il voto referendario, una notizia dalla Grecia ci avvertiva che il governo greco era stato costretto ad operare una  drastica privatizzazione dei servizi locali di fornitura idrica e di gas, tutto ciò sotto il consueto ricatto della Troika che tiene in pugno il Paese con l’arma dei prestiti. Mentre costringeva il governo Tsipras a questa ulteriore sottomissione (cosa non difficile, poiché Tsipras era stato selezionato proprio per le sue doti di invertebrato), il Fondo Monetario Internazionale non faceva a meno di notare, con finta preoccupazione, che il rapporto debito-PIL della Grecia è giunto a livelli stratosferici. E non poteva essere altrimenti, visto che le misure recessive a cui lo stesso FMI costringe la Grecia hanno fatto crollare i redditi e quindi le entrate fiscali. (1)

Anche l’Italia è sotto il ricatto del debito pubblico in euro ed è quindi costretta dal nostro compatriota Mario Draghi a fare le “riforme”, cioè le privatizzazioni. In questa vicenda della revisione costituzionale, Renzi è stato mandato allo sbaraglio con disinvolta cialtroneria dal Super-Buffone Mario Draghi, il quale aveva imposto la modifica del Titolo V della Costituzione per avocare allo Stato competenze dei Comuni e delle Regioni, ciò per consentire una più celere privatizzazione dei servizi pubblici locali, come acqua, gas, ma anche sanità.

Un fan di Renzi come Flavio Briatore aveva smaccatamente richiamato nelle sue goffe dichiarazioni di voto per il sì tale legame tra la revisione costituzionale e le privatizzazioni, dimostrando anche lui un eccesso di zelo e di entusiasmo che non ha portato bene al suo idolo. (2)

La cialtroneria delle oligarchie trans-nazionali le ha consegnate ad una figuraccia, ma il momento della caduta del tiranno è anche quello della massima vulnerabilità dell’opinione pubblica. Per rimanere nei paragoni mussoliniani, al 25 luglio seguì l’8 settembre, cioè il cedimento del territorio ad occupanti stranieri. Anche il Buffone di Arcore nel 2011 fu impallinato dal risultato delle elezioni amministrative e del referendum sull’acqua pubblica, ma, qualche mese dopo, il colpo di mano di Napolitano fece apparire la caduta del Buffone come un successo dei “mercati”, dello “spread” e delle eurocrazie. La memoria è labile e la propaganda ufficiale può rimescolare le carte, anzi sostituire il mazzo, perciò chi oggi si aspetta Grillo e Salvini, tra qualche settimana potrebbe ritrovarsi davanti la Troika.

La questione privatizzazioni rimane quindi più aperta che mai, viste anche le contraddizioni e le ambiguità di gran parte del fronte del no in questo campo. In effetti neanche la modifica costituzionale avrebbe consentito automaticamente tali privatizzazioni, perciò sarebbe stato comunque necessario un passaggio per la legislazione ordinaria, cosa che avrebbe rivelato le vere intenzioni del governo. Un tale passaggio legislativo rimane inoltre possibilissimo a tutt’oggi, pur a revisione costituzionale bocciata dalle urne, dato che non mancano altri escamotage giuridici per attuare ugualmente le privatizzazioni.

L’aspetto giuridico non è neppure prioritario, se si considera che la strada maestra delle privatizzazioni è l’aggiotaggio sociale, cioè la svalutazione di un bene prodotto con denaro pubblico attraverso il suo boicottaggio ed il suo avvilimento mediatico. L’aggiotaggio è un reato, e infatti non è possibile privatizzare senza ricorrere a mezzi illegali e fraudolenti. Nel migliore dei casi i beni pubblici svalutati con questi mezzi illeciti vengono svenduti, ma più spesso è ancora una volta la spesa pubblica a doversi fare carico delle privatizzazioni, o con sgravi fiscali o direttamente con finanziamenti. Le privatizzazioni sono un crimine che viene legalizzato a posteriori, ma come ci ricorda Briatore, occorre che l’opinione pubblica si abitui alla coppia semantica “gestione pubblica-spreco” e che quindi il crimine venga recepito come un risanamento o addirittura un salvataggio. Ed occorre anche ricordarsi che le lobby delle privatizzazioni – vere e proprie associazioni a delinquere – non sono soltanto esterne alle amministrazioni pubbliche, ma operano anche dentro di esse in funzione dirigenziale. 

8 dicembre 2016

1) http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-09-28/atene-approva-privatizzazione-municipalizzate-acqua-e-gas-120153.shtml?uuid=ADORNUSB  

2) http://quifinanza.it/soldi/briatore-si-schiera-privatizzare-scuole-e-ospedali-e-al-referendum-voto-si/85824/


Bologna, Circolo Berneri. News

Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna, Circolo Berneri. News
Sommario:
1) Arriva F.I.Co., piovono vermi. Corteo Cittadino! Lunedì 12 dicembre ore 16 piazza Verdi
2) Mensa popolare autogestita lunedì 12 dicembre ore 20:00 
3) Spaccio popolare autogestito lunedì 12 dicembre ore 20:00
4) Mercoledì 14 Dicembre // h20// Come agiscono e si(ri)organizzano le destre a Bologna?
5) Attività settimanali permanenti
1) Arriva F.I.Co., piovono vermi. Corteo Cittadino! Lunedì 12 dicembre 
Dalle 16 in Piazza Verdi merenda sociale; dalle 17,30 corteo, che terminerà al mercato contadino di CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare in piazza Scaravilli. A seguire, dalle 20:00, Mensa e spaccio popolari e autogestiti al circolo 
Il 12 dicembre Oscar Farinetti sarà in città per rilanciare il progetto F.I.CO (Fabbrica Italiana COntadina, o meglio Eataly World), accompagnato da tutte le istituzioni cittadine.
Di rientro da New York insieme al sindaco Merola, incontra nell’aula di S.Lucia le altre figure che compongono il governo di questa città (dal rettore Ubertini al presidente della regione Bonaccini, da Ratti direttore del “Senseable city lab”, all’immancabile Andrea Segré) per presentare una grande e dannosa opera in pianta stabile.
Nella città vetrina, che a dicembre ancora di più si addobba e si esibisce, non poteva mancare, a chiusura del triste ritorno del Motor Show, l’ennesima pagliacciata di un prestigiatore d’eccellenza, patron di Eataly nonché futuro sovrano della Disneyland del cibo.
Ma andiamo a vedere cosa c’è dietro le quinte, su cosa si regge questo show.
Che cos’è Eataly?
L’impero di Oscar Farinetti, braccio destro dell’attuale governo Renzi, nonché nuovo volto del capitalismo verde e simpatico (come dice di “dover” essere), ma anche avanguardia nello sfruttamento padronale e sperimentatore di modelli di flessibilità avanzata. I suoi negozi possono essere considerati veri e propri laboratori per il Jobs Act. Dopo aver accumulato ricchezze e conoscenze “giuste” vendendo televisori, nel 2007 scopre il business del cibo – grazie anche all’alleanza che stringe Coop, socia al 40% – e stringe un patto di ferro con il Pd, che gli offre spazi nelle città da rinfiocchettare. Da qui, un percorso in discesa e privo di ostacoli, fatto di complessi regalati, letteralmente, appalti vinti senza gara e la leadership di Expo 2015, lo incorona nuova figura di riferimento della sinistra buona, attenta alla salute e soprattutto ai proventi del made in Italy. Ad oggi, Eataly conta oltre 40 punti vendita in tre continenti (dal Brasile agli Stati Uniti, dalla Turchia al Giappone), su alcune crociere e perfino negli autogrill, alla faccia del km0 e dell’agricoltura di piccola scala. Ma quindi cosa vende Eataly? Soprattutto marketing, narrazione: da scaltro imprenditore, interpreta e monetizza le spinte ecologiste dei primi anni 2000, ciò che ne esce è un prodotto impacchettato, ben definito, rigorosamente verde, ma tanto standardizzato quanto di
lusso. I negozi di Eataly sono vere e proprie cittadelle, templi del consumo di cibo, ma soprattutto luoghi in cui la soggettività viene educata. Chi entra dentro Eataly è di fatto immerso nel processo di creazione collettiva di significati spendibili, di comunità di buoni, belli e giusti. Ma in fin dei conti, cosa conta dentro Eataly? I conti. Questa narrazione ha un prezzo: quello altissimo dei prodotti, quello bassissimo del lavoro. Il modello Eataly funziona grazie allo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, che più volte hanno scioperato contro le condizioni loro imposte.
Ancora Eataly, azienda multinazionale che spera oggi di quotarsi in borsa, ci racconta la favola del buon contadino e del capitalismo
giusto, smettiamo di credergli.
Che cos’è Fico?
La nuova trovata commerciale di Eataly, ed una grande opera in pianta stabile costruita sul territorio bolognese, portando nuovo cemento nella periferia della città, in un ambiente già inquinato. La chiamano Disnyland del cibo ma sarà l’ennesima giostra di devastazione ambientale, sfruttamento del lavoro e speculazione immobiliare. Farinetti e Merola vanno fino negli Stati Uniti per raccontare questa meraviglia. A detta egli stessi personaggi Fico avrebbe dovuto essere – ma non hanno fatto a tempo – il prosieguo in pianta stabile di Expo. E dopo il disastro di Expo, anche solo nei numeri di quanto è costato, dei buchi che ha lasciato, della devastazione del territorio che ha comportato, l’Expo del lavoro gratuito e precarizzato, l’Expo degli scandali e della corruzione, senza nemmeno dover entrare nei contenuti di quello che è stato Expo 2015, il Pd vorrebbe riprovarci.
Il 1 dicembre ci siamo incontrati in tante e tanti in un’assemblea pubblica a xm24, ora facciamo in modo di essere ancora di più a trovarci in piazza Verdi per contestare i figuri che si trovano nell’aula S.Lucia, per mettere in campo la nostra concreta alternativa al loro modello di città fatto di sfruttamento, precarizzazione e speculazione. 
Rete Eat The Rich
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2) Mensa popolare autogestita 12 dicembre ore 20:00
Una serata di socialità e convivialità al Circolo Anarchico Berneri. Per mettere insieme pensieri ribelli, sogni e rabbie, risate e assalti al cielo.
Dalle 20:00 in avanti cena a prezzi popolari benefit Spaccio popolare autogestito
Menu:
Pasta resistente
Pasta vegana
Distribuzione stampa anarchica fino alle ore 23.30
reteeattherich.noblogs.org
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3) Spaccio popolare autogestito lunedì 12 dicembre ore 20:00
Subito prima della Mensa popolare autogestita – presso il Circolo Anarchico Berneri, piazza di porta s. stefano 1, Bologna
Lo Spaccio popolare autogestito (Spa) è un momento in cui compagne e compagni della Rete Eat the Rich distribuiscono a prezzo di costo (ovvero senza rincaro) prodotti alimentari, per lo più secchi, provenienti da esperienze libertarie di autoproduzione. Esso si inserisce all’interno del percorso che la Rete Eat the Rich porta avanti da tempo per la riappropriazione di spazi e rapporti sociali liberi e anticapitalisti.
Questo esperimento si fonda su due cardini: mantenere i prezzi il più possibile popolari, rispettare e valorizzare sia i lavoratori e le lavoratrici sia l’ambiente.
Lo Spa si pone alcuni fondamentali obiettivi tramite il discorso sul cibo:
    allargare e approfondire le dinamiche se autogestite di produzione e consumo fuori da qualsivoglia logica speculativa
    rafforzare i legami e le reti già esistenti tra produzione e consumo in un ottica di mutuo aiuto e di relazioni umani e sociali liberate e in continua liberazione
    supportare e dare visibilità alla rete dei produttori libertari
Al momento si prevede la distribuzione di prodotti provenienti da cooperativa Iris, Urupia, caffè Malatesta, Vio.Me (saponi), SOS Rosarno, Mondeggi Fattoria senza padroni e molti altri.
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4) Mercoledì 14 Dicembre // h20 // Come agiscono e si(ri)organizzano le destre a Bologna?
Dalle notizie di attività neofasciste all’Ex-consorzio agrario alle croci celtiche in periferia, dopo la chiusura di Casapound la galassia della destra estrema ha cercato di ricostituirsi, con nuovi attori che entrano in gioco e tentativi di accaparrarsi luoghi di aggregazione e spazi in cui crescere.
Vorremmo aprire un momento di discussione e socialità (con aperitivo benefit), dove condividere le informazioni,le analisi e le valutazioni su come, anche nella nostra città,  i fascisti non stiano a guardare ma cerchino punti deboli in cui infilarsi, a partire dai casi di Via de Maria, danneggiamenti a monumenti partigiani ed uscite pubbliche negli ultimi tempi .
Circolo Anarchico Berneri (Porta Santo Stefano 1, Bologna)
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5) Attività settimanali permanenti
Ogni martedì dalle 18.30 alle 20 attività di catalagazione e archiviazione del gruppo di lavoro biblioteca. Per assicurarsi della presenza mandare un sms allo 3246290406.
Il gruppo di lavoro si occupa principalmente di conservare e organizzare il patrimonio librario e archivistico del circolo attraverso attività di catalogazione e digitalizzazione (porta il tuo pc!).
A martedì alterni, dal 15/11, prove autogestite HardCoro de Marchi ore 21, per conferma 3737457000
Ogni mercoledì H13.00 Apertura dello Spazio – Coll. Exarchia
Momento di socialità dall’ora di pranzo, con spazio per studiare, discutere di temi a scelta e attività in serigrafia.
Ogni giovedì                                 
H16.00 Assemblea Coll. Exarchia
Assemblea del Collettivo Exarchia, giovani, studenti e studentesse, precari e precarie il cui percorso vuole partire dal mondo dell’università e del lavoro.
H 21 Assemblea di gestione del circolo
                                
Tutti i progetti sono autogestiti ed autorganizzati in maniera orizzontale,le decisioni prese collettivamente in assemblea e col metodo del consenso.
Siamo aperti alle proposte e alla partecipazione: se sei interessato/a contattaci durante le giornate e le serate o scrivi una mail a berneri@indivia.it

Numero 37 di Umanità Nova online

Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Numero 37 di Umanità Nova online

http://www.umanitanova.org/Anno/anno-96/numero-37-anno-96/

uenne


IFA: sostegno alle proteste contro l’insediamento di Donald Trump

Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su IFA: sostegno alle proteste contro l’insediamento di Donald Trump

IFA: sostegno alle proteste contro l’insediamento di Donald Trump

Come Internazionale di Federazioni Anarchiche (IAF-IFA) sosteniamo le manifestazioni che si terranno durante l’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio 2017.
Ovviamente non sosteniamo Hillary Clinton o altri politici. Sappiamo che entrambi sono facce del capitalismo, del razzismo, della guerra. Ma l’insediamento di Trump significa la legittimazione del suprematismo bianco, del neo nazismo e della misoginia.
Non ci interessano le elezioni; il cambiamento per cui lottiamo sarà
raggiunto da noi stessi attraverso l’azione diretta.
Non ci aspettiamo niente dai politici se non sofferenza, sfruttamento e oppressione.
Noi siamo al fianco di tutti coloro che devono affrontare gli attacchi
della polizia, gli omicidi razzisti e la violenza sessista.
In solidarietà,
CRIFA (Commissione Relazioni dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche)
riunita a Marsiglia il 3-4 dicembre 2016


Ancona 12 dicembre: iniziativa per Pinelli e cena

Posted: Dicembre 10th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Ancona 12 dicembre: iniziativa per Pinelli e cena

Anche quest’anno i compagni/e del Gruppo Anarchico “Malatesta” e dell’USI-AIT (Unione Sindacale Italiana) di Ancona danno appuntamento il 12 dicembre (lunedì)

(ore 17): al cippo della resistenza (via XXIX settembre, sotto Porta Pia) per ricordare il nostro compagno Giuseppe Pinelli ucciso dallo stato nella questura di Milano e per tutte le vittime della repressione e dello stato.

Particolare importanza questo ricordo oggi, per collegarlo al momento drammatico che stiamo vivendo con la privazione sistematica delle libertà e conquiste sociali, persone che continuano ad essere uccise dallo stato, violenta repressione della conflittualità sociale e delle proteste popolari, processi e arresti di compagni, riemergere della palude fascista e razzista.   (per chi arriva prima dalle 16 ci trova in sede)

 (ore 20) cena di tutti i compagni/e in sede (via Podesti 14)


Rimini, venerdì 16 dicembre. DONNE CONTRO

Posted: Dicembre 6th, 2016 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Rimini, venerdì 16 dicembre. DONNE CONTRO

donne-contro

DONNE CONTRO (CSA edizioni, 2013)

venerdì 16 dicembre 2016 ore 21.30

alla Biblioteca A. Libertad, presso Casa della Pace,

in via Tonini 5, Rimini centro.

incontro con l’autrice Isabella Lorusso

“E’ un libro pensato, realizzato e scritto da donne; donne che mi hanno accompagnata durante le interviste, suggerito percorsi di ricerca e ospitato nelle loro case. Donne con un fucile in spalla, un megafono in mano e un bisturi tra le dita. Donne in trincea e donne rinchiuse in casa; donne infermiere, scrittrici, donne miliziane e donne operaie. Donne appostate a ogni angolo di casa, a ogni palpito di lotta, a ogni trincea di vita.” (I.L.)

Isabella Lorusso nasce ad Ostuni, si laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna e vive in molte città europee e sudamericane tra cui Barcellona, Cuzco, Lima, Madrid, Mosca e Buenos Aires dedicandosi all’insegnamento della lingua italiana in varie università e istituti di cultura. Rientrata in Italia termina un master in counseling e si iscrive alla facoltà di lingue di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: Voci dal POUM, Otokongo e T1/3. Storia di un femminicidio editi da Ibiskos Editrice.

Per info:

libertad_fai_rimini@yahoo.it

tel. 3279482947

https://www.facebook.com/bibliolibertad/