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Bologna, Circolo Anarchico Berneri

Posted: Aprile 18th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna, Circolo Anarchico Berneri

La Resistenza è liberazione!
calendario eventi:

-Sabato 16 aprile dalle ore 14 @Piazza dell’Unita’
Per il diritto all’abitare, il conflitto sociale, l’autogestione e le alternative

-Giovedi 21 aprile ore 18 @Vag61
Torna Resistenze in Cirenaica: “Questa sera all’ippodromo ci sono le corse”

-Da sabato 22 aprile alle ore 22 @XM24
Resistere nei quartieri, liberarsi dai confini
Concerto con Balotta Continua+ Le Tremende + DrowingDog & Malatesta. Il giorno seguente domenica 24 aprile dalle ore 11 @Piazza dell’Unità Colazione- pranzo, varie iniziative e laboratori (vieni in bici)

– Domenica 24 aprile ore 16 @Piazza di porta Santo Stefano
Bologna Brucia 2016

– Domenica 24 ore 21 @Vag61:
Proiezione (prima bolognese) di “La mia ascia di guerra”

LUNEDI 25 APRILE ALLE ORE 10 @PIAZZA DELL’UNITA
CORTEO ANTI FASCISTA
-Sabato 30 aprile alle ore 14 @Piazza del Colori
…NON STAREMO A GUARDARE
Giornata di eventi contro il tentativo di aprire in sordina una palestra fascista di sport da combattimento in Via Mattei


1°FESTIVAL DELLE CUCINE POPOLARI E AUTOGESTITE

Mossi dalla convinzione che la cucina sia un campo assolutamente non neutro, che viva le contraddizioni e i ricatti del reale, che quindi debba essere un terreno di lotta e possa scatenare processi politici, intendiamo lanciare per inizio maggio un incontro nazionale, transnazionale e intergalattico a tutte quelle cucine e a tutti quei cucinieri sovversivi che fossero interessati a condividere con noi questo spunto, che intendano la sovversione del nostro tempo come anche sovversione di ciò che ruota attorno al cibo.
Rivendicare e organizzare l’accesso per tutt* a un cibo genuino, il più possibile fuori dalle logiche di mercato e libero dallo sfruttamento è un programma politico vasto e ancora tutto da scrivere, che contempla risposte molto diverse fra loro a seconda delle specificità dei bisogni e dei desideri dei territori che lo esprimono.

Cucine di strada, mense, osterie e taverne, popolari e autogestite, tante e diverse sono le esperienze che negli ultimi anni sono nate in giro per l’Italia. Oltre il mero autofinanziamento per l’autogestione, anche la cucina diventa spazio di rivendicazione politica e costruzione di autonomia.

Facciamo questa chiamata perché anche solo contribuire a una mappatura di tutto quello che si “muove” ci sembra un lavoro interessante. Scommettiamo nell’incontro e nel confronto delle varie esperienze che vorranno partecipare e siamo mossi dal desiderio di contagio, con la convinzione che nessuno abbia la “ricetta rivoluzionaria” in tasca.

L’incontro sarà strutturato in due giorni, sabato 7 e domenica 8 maggio, e sarà incentrato sull’idea di cucina come strumento di resistenza.

Sabato, negli spazi di XM24, proporremo dei tavoli tematici di discussione che confluiranno in una plenaria.

  • Approvvigionamento di materie prime e filiera alimentare;
  • Forme di organizzazione delle cucine tra conflittualità e sostenibilità politica;
  • Sfruttamento: antispecismo, corpi, ecologia politica;
  • Profitto e controllo: il cibo nelle istituzioni totali.

Domenica sarà invece un giorno di festa e cucina di strada

Rete Eat The Rich
Gastronomia Precaria

 


Milano, Ateneo Libertario. Anarchismo e Democrazia

Posted: Aprile 18th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Milano, Ateneo Libertario. Anarchismo e Democrazia

ATENEO LIBERTARIO

VIALE MONZA 255 – MILANO (MM1 FERMATA PRECOTTO)

Venerdì 22 aprile 2016

Alle ore 21.00

Giuseppe Aiello

presenta il libro

ANARCHISMO e DEMOCRAZIA

Un’opera fondamentale,  un carteggio storico tra

ERRICO MALATESTA e FRANCESCO SAVERIO MERLINO

Rieditato dalla Fiaccola /Candilita e curato dallo stesso Giuseppe Aiello

Nell’aprile 1877 un gruppo di rivoluzionari internazionalisti aveva cercato di provocare una sommossa armata generalizzata a partire dal Matese, ma il tentativo, durante il quale due carabinieri erano stati feriti durante uno scontro (uno di essi morì alcuni giorni dopo) non aveva avuto fortuna e i componenti della “Banda del Matese” erano stati catturati dall’esercito italiano accorso in forze. Nel processo che seguì i rivoltosi furono assolti e liberati. Due dei protagonisti dell’episodio – Errico Malatesta, tra i principali organizzatori, e Saverio Merlino, avvocato difensore al processo di Benevento – furono nei venti anni successivi, in Italia e in esilio, tra le figure di maggior rilievo dell’anarchismo italiano. Il 29 gennaio 1897, con le elezioni alle porte, Il Messaggero pubblica una lettera di Merlino che dichiara superata la posizione astensionista e invita a rivolgere il voto verso i candidati del Partito socialista. Con la risposta di Errico Malatesta prende il via una lunga polemica a mezzo stampa tra i due vecchi amici che analizza a fondo i temi, ancora oggi attualissimi, che caratterizzano la contrapposizione tra anarchismo e democrazia.

ALLE ORE 19.30

 Cena di autofinanziamento (offerta libera) a cura dei

”CUCINIER* del POPOLO” (Gradita prenotazione)

 http://federazione-anarchica-milanese-fai.no blogs.org

ATENEO LIBERTARIO

FEDERAZIONE ANARCHICA MILANESE-FAI


NOTIZIARIO dell’ASSEMBLEA ANARCHICA MARCHIGIANA

Posted: Aprile 18th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su NOTIZIARIO dell’ASSEMBLEA ANARCHICA MARCHIGIANA

NOTIZIARIO per-verso

l’ASSEMBLEA ANARCHICA MARCHIGIANA

BOLLETTINO

A-NARCHICO, A-PERIODICO E A-PODITTICO

Anno 10^ – numero 32

questo numero del notiziario è aggiornato al 18.4.2016

1. verso il 25 aprile  …

2. Jesi 25 aprile al CLS Fabbri …

3. Kobane; femminismo, ricostruzione, autogestione …

4. Spoleto, il 1° maggio in piazza del comune  …

5. 16 aprile, i presidi anticarcerari …

6. Regeni, ovvero quando l’omicidio giova casualmente agli affari …

Notiziario AAM 32_2016 (18 aprile 2016)


Cesena. Presidio in occasione dello sciopero generale

Posted: Marzo 17th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Cesena. Presidio in occasione dello sciopero generale

In occasione dello sciopero generale indetto da Usi-Ait, SI Cobas e Cub-Sgb, gli scioperanti romagnoli si ritrovano in presidio a Cesena, di fronte al duomo, per ribadire le ragioni di questo sciopero: contro la politica economica del governo Renzi e dell’Unione Europea, contro il Jobs Act e altre misure per il mercato del lavoro, contro l’abolizione dell’articolo 18, nonché contro il blocco dei contratti pubblici e privati, l’aziendalizzazione della contrattazione e l’individualizzazione del rapporto di lavoro, contro le privatizzazioni, le grandi opere dannose e la distruzione del territorio.

Invitiamo i lavoratori, gli studenti, tutti gli sfruttati a unirsi allo sciopero e al presidio, che si terrà sia in mattinata sia nel pomeriggio.
Per una risposta di massa della classe lavoratrice, di tutti gli sfruttati contro le politiche padronali e guerrafondaie del governo!

Cesena, Piazza del Duomo

https://www.facebook.com/events/172115623177863/


Sciopero generale!

Posted: Marzo 17th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Sciopero generale!

Sciopero generale!
http://www.usi-ait.org/…/75-nazionale/1087-sciopero-generale
E’ stata data comunicazione dell’avvenuta proclamazione dello Sciopero Generale per l’intera giornata del 18 marzo da parte di CUB, USI-AIT, SI Cobas. Il collante dei tre sindacati che hanno concordato la dichiarazione dello sciopero è stato soprattutto quella del rifiuto a sottoscrivere il famigerato accordo del 10/1/2014 sulla Rappresentanza Sindacale siglato tra Confederali (Cgil, Cisl, Uil) e Confindustria. Purtroppo non possiamo tacere che anche sindacati di base che inizialmente avevano gridato allo scandalo successivamente, con la coda fra le gambe, sono andati a sottoscriverlo, terrorizzati di perdere quei vantaggi utili alla sopravvivenza delle rispettive strutture sindacali.
Invece, è proprio il caso di scendere a lottare contro una blindatura pensata per soffocare ogni forma di opposizione agli accordi bidone che si continueranno a firmare, tentando di spezzare questa corda al collo che inesorabilmente strozzerà ogni forma di autonomia e di conflittualità a livello aziendale.
Sciopero anche e soprattutto per opporsi ai venti di guerra, mai interrotti, che soffiano sempre più forte, inviando da parte del governo fino a mille militari in Irak, dove saremo secondi solo agli USA per presenza di militari su quel territorio, mentre si scaldano sempre più i motori dentro una coalizione pronta a sbarcare i propri eserciti in Libia. Come se non bastassero le migliaia di militari italiani sparsi per il mondo in missioni che, anche quando si ammantano di “umanitarismo”, nascondono sempre interessi imperialistici di controllo dei territori.
Con la scusa di combattere il terrorismo, frutto delle guerre precedenti, si prepara un altro intervento bellico che lo alimenterà ancora di più.
Lo scopo è anche quello di creare il nemico esterno per meglio nascondere quello interno. Ci riferiamo a quel terrorismo quotidiano ai quali sono sottoposti lavoratori e lavoratrici nei luoghi di lavoro, grazie anche ad una legislatura, frutto di governi di centro-destra e centro sinistra, che permette l’esercizio costante del ricatto attraverso le regole perverse della precarizzazione, dallo Job Act ai contratti a progetto, interinali e false partite iva, con l’abolizione dell’art. 18. Leggi che permettono facili esternalizzazioni e di meccanismo di appalti e subappalti con l’introduzione di pseudo cooperativo con lo scopo di abbassare, quando non annullare, i diritti ai dipendenti. Un ricatto che spesso arriva al licenziamento e non di rado, con la perdita del reddito, anche ad essere buttati fuori di casa.
Come se non fosse già pesante la situazione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati sottoposti a redditi bloccati molto al di sotto del costo della vita.
Ce ne son ben donde di motivazioni per scendere in sciopero, uno Sciopero Generale in grado di dare un messaggio forte e di aperto contrasto, aprendo tutte le contraddizioni su tutti i terreni, fare uscire quella rabbia necessaria da convogliare nella giusta direzione: contro il governo, contro i padroni, sganciandosi dalla stretta mortifera del sindacalismo di stato che da troppi anni impedisce mobilitazioni reali e radicali come la situazione richiede.
Occorre impegnarsi affinchè lo Sciopero Generale si allarghi il più possibile, con adesioni e partecipazioni, con un percorso d’informazione, di coinvolgimento e di lotta in grado di provocare l’incendio della prateria.
L’Unione Sindacale Italiana scenderà in campo con le sue specifiche proposte sull’occupazione ed il diritto alla vita: 30 ore settimanali e non più di 30 anni di lavoro per la pensione.
E’ la sfida che lanciamo ad un progresso basato sullo sviluppo tecnologico i cui vantaggi vanno solo ad aumentare il portafoglio di chi ce l’ha già abbondantemente gonfio e utilizzato contro quei lavoratori e lavoratrici che sono i veri artefici di tale ricchezza.
Enrico Moroni

Da Umanità Nova 11 febbraio 2016

 sciopero

Cesena. Prossime iniziative allo spazio libertario “Sole e Baleno”

Posted: Marzo 15th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Cesena. Prossime iniziative allo spazio libertario “Sole e Baleno”

PROSSIME INIZIATIVE

…allo spazio libertario “Sole e Baleno”!

GIOVEDÌ 17 MARZO 2016

ore 20.00Brindisi e stuzzicherie Vegan

ore 21.30 SERATA CON “EAT THE RICH!” 

Gastronomia precaria per l’autodeterminazione alimentare.

Per un progetto di mensa autogestita.

Uno spazio che immagini, pratichi e diffonda soluzioni possibili, all’altezza dei tempi: un progetto aperto che ragioni di cibo, salute ed autoproduzioni…

Vedremo insieme un video sul progetto e ne parleremo con alcuni attivisti della Rete.

LUNEDÌ 21 MARZO 2016

ore 19.30Assemblea organizzativa aperta

Partecipa e porta le tue idee!!!

GIOVEDÌ 24 MARZO 2016

ore 20.00Apericena Vegan

ore 21.30PRESENTAZIONE E PROIEZIONE DI “MATTI A COTTIMO”

Con la partecipazione degli autori del documentario.

Nel 2011 abbiamo cominciato ad incontrarci: matti solitari e dispersi, diagnosticati tali dalla psichiatria oppure senza diagnosi apparente. Persone ritenute normali che si riconoscono un disagio della mente e folli che cercano soltanto un po’ di normalità. Chi sono i matti? Cosa fanno i matti? Come sopravvivono? Ho visto cose che voi sani non potete neppure immaginare. Ho visto matti in fase maniacale svuotare intere cantine in poche ore e depressi rannicchiarsi nel letto incapaci persino di mangiare. Ho visto il delirio diffondersi nelle strade. Ho visto gente che nonostante le voci nella testa, le paranoie, la tristezza, le visioni, le allucinazioni, i deliri, è ancora in grado di scrivere poesia, di recitare, di costruire, di vendere, di coltivare la terra. Ho visto fiumi di folli che scendono per le strade della città, che dichiarano apertamente la loro diversità senza vergogna, che ne fanno un valore aggiunto. Che lottano ogni giorno per sopravvivere. Come tutti noi ogni giorno lottiamo per sopravvivere. Matti a cottimo è un portale che organizza e mette in vetrina le competenze di persone accomunate da diverse forme di “vicinanza” all’ambiente psichiatrico. Persone accomunate da un forte senso di esclusione dal sistema produttivo e dal mercato del lavoro, persone che hanno bisogno di vivere senza dover necessariamente nascondere il proprio disagio. 

Matti a cottimo sostiene il diritto al lavoro ma anche il diritto a delirare.

per tutto il mese:

Mostra antipsichiatrica: “ROBE DA MATTI”

se non visualizzi le locandine guardale qui:

https://spazio-solebaleno.noblogs.org/files/2016/03/Rete-Eat-The-Rich_web.jpg

https://spazio-solebaleno.noblogs.org/files/2016/03/MATTIACOTTIMO_WEB.jpg

www.spazio-solebaleno.noblogs.org

spazio.solebaleno@bruttocarattere.org                      

in subb. Valzania 27 – Cesena (FC) zona porta Santi



Bologna. Circolo Anarchico Berneri. Venerdì 18 Marzo ore 21.00 – Cena di autofinanziamento Associazione Mutuo soccorso per le occupazioni di via Fioravanti e di via Alessandrini

Posted: Marzo 15th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna. Circolo Anarchico Berneri. Venerdì 18 Marzo ore 21.00 – Cena di autofinanziamento Associazione Mutuo soccorso per le occupazioni di via Fioravanti e di via Alessandrini

Venerdì 18 Marzo ore 21.00 – Cena di autofinanziamento Associazione Mutuo soccorso per le occupazioni di via Fioravanti e di via Alessandrini

Criminalizzare, preventivamente e a tutti i costi, ogni forma di dissenso sociale: questa è la risposta della governance cittadina all’incapacità della politica di rispondere ai più basilari bisogni delle persone. Dal 2008, anno ufficiale di inizio della crisi, ad oggi, la Procura di Bologna ha notificato oltre 5.000 denunce a chi ha manifestato il suo impegno nelle lotte sociali. Numeri sbalorditivi, che tuttavia spiegano solo una piccola parte della solerzia repressiva dimostrata nei confronti dei movimenti. Negli ultimi anni abbiamo visto piogge di misure cautelari inflitte agli attivist* senza alcun senso della proporzione, fogli di via distribuiti dalla questura come noccioline, strade e piazze ogni volta più militarizzate a difesa di un potere politico distante anni luce dai reali problemi dei territori.

La solidarietà verso chi è vittima della persecuzione e dei soprusi di questo sistema politico-militare è la nostra arma.

La rete eat-the-rich e l’Associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione vi invitano ad una cena di autofinanziamento presso il Circolo Anarchico Berneri Venerdì 18 Marzo dalle ore 21:00. Il ricavato aiuterà, assieme al contributo solidale dell’Associazione di Mutuo Soccorso, ad affrontare i processi per le occupazioni di via Fioravanti e di via Alessandrini per le quali si contano più di 80 denunce.


Libri download. LA CLOWN DI DIO

Posted: Marzo 8th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Libri download. LA CLOWN DI DIO

Donne e movimenti

copertina

Monica Cerutti Giorgi
LA CLOWN DI DIO

Con una nota di Mara Paltrinieri e due annessi di Simone Weil
pp. 106 
ISBN 978-88.95950-32-7
“La semplice persistenza di un qualche servizio di umanità nel centro stesso della battaglia, nel punto culminante della ferocia, sarebbe una sfida clamorosa all’efferatezza scelta dal nemico e impostaci a nostra volta”, scrive Simone Weil (1909-1943) nel Progetto di una formazione di infermiere di prima linea.
Proposto ai vertici della resistenza francese a Londra durante la seconda guerra mondiale e ideato fin dai tempi della crisi dei Sudeti, il progetto intende portare il “coraggio non riscaldato dalla volontà di uccidere e avvolto da una tenerezza materna” sul fronte dell’immaginario bellico maschile.

[Giugno 2013]

Segnalazioni e recensioni

Recensione di Claudia Piccinelli su “A rivista anarchica”, n.383, ottobre 2013
Segnalazione su Centro Studi Sereno Regis

download gratuito

http://www.zeroincondotta.org/volumi_esauriti/mcg_laclowndidio.html


Grecia. Apatris, il mensile diffuso gratuitamente in 15000 copie voce dell’anarchismo sociale in Grecia

Posted: Marzo 8th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Grecia. Apatris, il mensile diffuso gratuitamente in 15000 copie voce dell’anarchismo sociale in Grecia

http://apatris.info/

Apatris was born in Heraklion, Crete at 2009. It was the response of some people after the eviction threats against the local squat Evaggelismos in the summer of 2008. When the threats stopped, the uprising of  December  the same year boosted our ideas in a feasible project. It started as a local anarchist “free press” publication with a circulation of 3000 pcs, and it progressed as a nationalwide project starting at June 2013 and is still going on with a circulation of 15000 pcs.

apatris: without a homeland, apatride, apatrido

We see Apatris as a means of spreading the word of the A/A/A movement everywhere. We act as an amplifier of the different voices of the movement in a critical way and  promote the pluralism of it as something positive to a participation in a fertile discussion, based on mutual respect and leaving out any dogmatic interpretation of the surrounding situation.

 

Apatris is not an publication edited from anarchists and addressed to anarchists. We are referring to the society trying not to be an introvert project. This means that we strive to tackle subjects which also concern the people outside of the radical movements and  bring them closer to us.

 

As Apatris we don’t accept any kind of sponsors, advertisement material, or commodification of our work. The financial resources  consist of benefit bars and parties, contributions of the infoshops and the activist groups which want a considerable amount of copies to distribute, gigs and donation boxes for the economic assistance of our project. Every member of our project, participates in a voluntary manner and offers his/her skills and labor to the movement, without any kind of wage in return.

 

The structure of our project is decentralized so that the local characteristics after the transition to a nationwide edition can be preserved. So Apatris is at the same time an nationwide edition but with a strong locality due to the autonomy of the editorial teams. Right now there are seven editorial teams all over Greece which cooperate, discuss, organize and develope each publication.

 

The distribution network of Apatris aims to help small activist groups outside the big cities and the center of the metropolis, to distribute an overview of the present situation in a concise way. A great purpose is to better organize the distribution of the newspaper so that it becomes a stable source of counter-information that is systematically available to as many neighbourhoods and suburbs of the metropolis as also of other cities and villages. Aditionally, we try to amplify the voices of the people which cannot be heard and bring up highlight events and news that are hidden from the Mass Media. So we spread our aspect with correspondaces of local and international news, analysis, letters and original external contributions.

 

We also believe that the diy activist media must be an active part of the movement and not an external process. That’s why we persue  interaction  and cooperation in a local level with activist groups, by organizing  activities, events, open discussions and presentations and by participating indivisually or through other potical groups in the various social struggles.

 

We created a printed edition because we see that the benefits of still using the Gutenberg methods, are quite a lot. Accept the fact that printing in Greece is now cheaper than the ’80s due to the Crisis, we chose this way to have direct and face to face communication with the people and because we realize the importance of having a physical presence all over the public spaces. A printed edition is also less ephemeral  and less impersonal than the Internet and can target to the people which don’t have a good relation with technology and Internet (remote villages, old people -which tend to be more conservative).

 

So, apart the distribution at squats and social centers, we distribute the newspaper hand to hand at demonstrations, streets, markets, working places, public facilities,  state organizations (as the tax office, the employment office ), hospitals, passenger stations, in free-press stands etc. Finally, there is a steadily distribution of the newspaper inside the prisons, with a remarkable feedback from the inmates (political or not).

Future plans, possibilities and perspectives

Since the summer of 2015 Apatris decided to go on with the creation of book editions. As we can see the radical movements publishing project is rising the last years and gives wide space for fertile political and theoretical thinking and critique as also for effective propaganda in the public. At the same time the publication and book sale can provide a critical supportive structure that can promote the financing of the project in a more political way- apart from bars and parties.

Additionally the creation and the configuration of a web-site is also a great bet for us, especially nowadays with the last political changes, in which the counter-information not controlled or affected by the government or other government friendly circles is noticeably shrinking.

 

The counter-information projects as a radical movement’s tool at the current situation.

The need of a counter-information project born and raised from the inside of the whole radical movement was always present as the mass media, official and unofficial are ruled by the authorities. Nevertheless some technological and political changes intensify the need of parts of the radical movement to participate in an organised way in the battle of the society’s informing and to expand the counter-informing to every aspect of everyday life.

 

What do we promote?

As a publishing project, we support  and seek the international cooperation between the radical movements. Especially in the field of communication and information we try to cooperate towards the establishment of a web of trust between radical diy media of different countries with future goals the inforcement of collaboration and the contribution to the advance of the radical movement.

 

The direct correspondence of riots, uprisings and other radical political events which nowadays have become a common phenomenon in the capitalistic metropolis, the transfer of the texts and the thesis of our  comrades  abroad who give a more realistic aspect of view closer to the movements’ reality, the interviews and the translations of important and notable analysis from and to Apatris as a result of unmediated informing and communication, gain a huge value in the age of the globalised information. Apatris has already created a cooperation network (national and international) that can become a basic structure for further evolution. All this, bring up the need of creating a strong translators’ network as well.

 

We strongly believe that this kind of self-organised and unmediated projects must be secured, aided and spread in the society so that we can take the information in our hands as also to use more effectively our power in multiple fronts. By this way counter- information can expand its role as a tool of a more and more bigger part of the movement.

 

 

 


Torino. Spezzare le ali alla guerra! Giornate antimilitariste

Posted: Febbraio 15th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Torino. Spezzare le ali alla guerra! Giornate antimilitariste

Sabato 13 febbraio ore 10
presidio al Balon

Sabato 20 febbraio ore 15 in via Garibaldi ang. XX Settembre
Zona di guerra

Venerdì 4 marzo assemblea

Sabato 12 marzo corteo antimilitarista a Caselle
ore 15 piazza Boschiassi

Le industrie belliche costruiscono le armi con le quali si controlla, si
bombarda, si uccide in ogni dove. Le università che orientano la ricerca
verso il settore bellico sono complici dei massacri.
L’industria bellica italiana fa affari con chiunque. I soldi non puzzano
di sangue e il made in Italy va alla grande.
Renzi è appena stato in Nigeria, accompagnato da uno stuolo di
imprenditori italiani, primo tra tutti Descalzi, l’AD di ENI, responsabile
dell’inquinamento del Delta del Niger, delle malattie e dell’impoverimento
delle popolazioni locali, le cui proteste sono represse nel sangue dal
governo nigeriano.
l governo italiano e l’UE appoggiano la Turchia, che ha mandato l’esercito
per cancellare le esperienze di autogoverno nel Bakur, il Kurdistan turco.
In queste settimane è in corso un massacro di cui i principali media
italiani non parlano. Il silenzio – oltre ad un bel mucchio di soldi – è
il prezzo imposto da Erdogan per blindare le frontiere e chiudere nei
campi i profughi di guerra in fuga da Siria, Iraq, Afganistan.
Il governo italiano protesta sommessamente per un giovane ricercatore
friulano torturato a morte dalla polizia egiziana, ma fa buoni affari con
la feroce dittatura militare che ogni giorno imprigiona, tortura e uccide.

Da decenni l’Italia è in guerra ma la chiama pace.
È una guerra su più fronti, che si coniuga nella neolingua del
peacekeeping, dell’intervento umanitario, ma parla il lessico feroce
dell’emergenza, dell’ordine pubblico, della repressione, della difesa
degli interessi delle imprese italiane.
La guerra diventa filantropia planetaria, le bombe mezzi di soccorso.
Presto 450 militari italiani andranno in Iraq per difendere gli affari
della ditta italiana che farà i lavori alla diga di Mosul.
Militari italiani sono in Libano e in Afganistan
L’Italia è pronta ad un nuovo intervento militare in Libia a sostegno di
chi garantisca meglio gli interessi delle ditte italiane e il controllo
delle coste.
L’Italia stessa è una portaerei gettata sul Mediterraneo, costellata di
aeroporti militari, poligoni, centri di controllo satellitare, postazioni
di lancio dei droni.
Le prove generali dei conflitti dei prossimi anni vengono fatte nelle basi
sparse per l’Italia. Le stesse basi da cui sono partite le missioni
dirette in Libia, Iraq, Afganistan, Serbia, Somalia, Libano…
L’opposizione alle missioni militari, che in altri anni ha riempito le
piazze di folle oceaniche, si è lentamente esaurita.
La rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi
resistenza concreta.
Negli ultimi anni sono maturate esperienza che provano a saldare il
rifiuto della guerra con l’opposizione al militarismo: il movimento No F35
a Novara, i no Muos che si battono contro le antenne assassine a Niscemi,
gli antimilitaristi sardi che lottano contro poligoni ed esercitazioni.
Anche nelle strade delle nostre città, dove controllo militare e
repressione delle insorgenze sociali sono ricette universali, c’é chi non
accetta di vivere da schiavo.

Le immagini dei profughi che premono alle frontiere chiuse dell’Europa, il
dibattito sull’accoglienza umanitaria, la retorica su chi muore in mare o
in fondo a un tir nascondono una verità cruda ma banale. Le guerre sono
combattute con armi costruite a due passi dalle nostre case.
A Torino e Caselle c’è l’Alenia, la sua “missione” è fare aerei militari.
Nello stabilimento di Caselle Torinese hanno costruito gli Eurofighter
Thypoon, i cacciabombardieri made in Europe, e gli AMX. Le ali degli F35,
della statunitense Loockeed Martin, sono costruite ed assemblati
dall’Alenia.
Un business milionario. Un business di morte.

In questi mesi una lieve brezza si è levata. Dalla Sicilia alla Sardegna
sono scesi in piazza antimilitaristi decisi a mettersi di mezzo. In
Sardegna per ben due volte sono riusciti ad interrompere le esercitazioni
della NATO.

Per fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi,
partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono
caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che
pattugliano le strade.
Da anni gli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli
stessi delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CIE, nelle strade
delle nostre città, sono in Val Susa.
Guerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia. Le
questioni sociali sono affrontate come questioni di ordine pubblico.
Hanno applicato nel nostro paese teorie e tattiche sperimentate dalla
Somalia all’Afganistan.

Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Disertiamo la guerra! Gettiamo sabbia
nel motore del militarismo!

federazione anarchica torinese – fai
corso Palermo 46 – riunioni – aperte agli interessati – ogni giovedì alle 21
www.anarresinfo.noblogs.org