Parma. Primo Maggio Anarchico
Posted: Aprile 18th, 2016 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Parma. Primo Maggio Anarchico
PRIMO MAGGIO ANARCHICO
Anche quest’anno l’Assemblea degli Anarchici Imolesi promuove una giornata di mobilitazione per la lotta sociale in occasione della giornata del 1° Maggio.
Alle ore 11, in Piazza dell’Ulivo, comizio dei compagni operai Paolo FAZIANI e Ivan MONTEFIORI.
Distribuzione della stampa anarchica e volantinaggio.
A seguire pranzo sociale di autofinanziamento presso la sede di Via Fratelli Bandiera 19.
Nel pomeriggio dalle 12 alle 19, quinta Coppa Precaria di calcetto (“Dare un calcio al precariato”) organizzata dal Centro Sociale Autogestito Brigata 36 di Imola.
Assemblea degli anarchici imolesi
Asociaciòn Cultural Bruno Alpini
Circolo Studi Sociali Errico Malatesta
Archivio Storico della FAI
PROGETTO RACCONTAREMO
Nel ricordare il compagno Remo Rivola, scomparso un anno fa, presenteremo il progetto “Raccontaremo” che consiste nel pubblicare un libro di suoi racconti brevi, illustrato da vari artisti e disegnatori, imolesi e non, che l’hanno conosciuto. Per questo abbiamo pensato di autoprodurre un piccolo opuscolo dal titolo “Remo” che raccoglie pensieri e immagini e che verrà presentato e distribuito in questa occasione proprio per autofinanziare la raccolta fondi che renderà possibile mandare avanti il progetto di stampa del libro di racconti. Nella stessa giornata vi sarà la proiezione di BÉRBABLÙ, film in cui Remo ha partecipato come attore.
SABATO 23 APRILE
SALA DELL’ANNUNZIATA
in via F.lli Bandiera, 17/A – Imola
PROGRAMMA
ORE 20:00 APERICENA
ORE 20:30 PRESENTAZIONE PROGETTO
ORE 21:00 PROIEZIONE DEL FILM BÉRBABLÙ
INGRESSO LIBERO
REGIA Luisa Pretolani & Massimiliano Valli
CON Umberto Giovannini – Elena Bucci – Ivano Marescotti – Maria Costantini
Angela Gorini-Licia Castellari-Doriano Alessandrini-Mauro Bartoli-Gianni Zauli-Remo Rivola-Francesco Bolognesi-Rita Gallegati-Mauro Benedetti-Bruno Bendoni-Roberto Pozzi-Alberto Fabbri Da un soggetto di: Walter Pretolani Suono: Roberto Serra Musiche: Pepe Medri Fotografia: Claudio Fontanel Hair Stylist: Denia Donati Make Up: Cristina Laghi
Assemblea degli anarchici imolesi
Asociaciòn Cultural Bruno Alpini
Circolo Studi Sociali Errico Malatesta
Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana
Distribuzione Rosa Nera
IN COLLABORAZIONE CON VACA VARI CERVELLI ASSOCIATI
qui tutto il numero 12
http://www.umanitanova.org/Anno/anno-96/numero-12-anno-96/
eventi per il 25 aprile
http://www.umanitanova.org/events/2016-04-25/
e primo maggio
http://www.umanitanova.org/events/2016-05-01/
La Resistenza è liberazione!
calendario eventi:
-Sabato 16 aprile dalle ore 14 @Piazza dell’Unita’
Per il diritto all’abitare, il conflitto sociale, l’autogestione e le alternative
-Giovedi 21 aprile ore 18 @Vag61
Torna Resistenze in Cirenaica: “Questa sera all’ippodromo ci sono le corse”
-Da sabato 22 aprile alle ore 22 @XM24
Resistere nei quartieri, liberarsi dai confini
Concerto con Balotta Continua+ Le Tremende + DrowingDog & Malatesta. Il giorno seguente domenica 24 aprile dalle ore 11 @Piazza dell’Unità Colazione- pranzo, varie iniziative e laboratori (vieni in bici)
– Domenica 24 aprile ore 16 @Piazza di porta Santo Stefano
Bologna Brucia 2016
– Domenica 24 ore 21 @Vag61:
Proiezione (prima bolognese) di “La mia ascia di guerra”
LUNEDI 25 APRILE ALLE ORE 10 @PIAZZA DELL’UNITA
CORTEO ANTI FASCISTA
-Sabato 30 aprile alle ore 14 @Piazza del Colori
…NON STAREMO A GUARDARE
Giornata di eventi contro il tentativo di aprire in sordina una palestra fascista di sport da combattimento in Via Mattei
Mossi dalla convinzione che la cucina sia un campo assolutamente non neutro, che viva le contraddizioni e i ricatti del reale, che quindi debba essere un terreno di lotta e possa scatenare processi politici, intendiamo lanciare per inizio maggio un incontro nazionale, transnazionale e intergalattico a tutte quelle cucine e a tutti quei cucinieri sovversivi che fossero interessati a condividere con noi questo spunto, che intendano la sovversione del nostro tempo come anche sovversione di ciò che ruota attorno al cibo.
Rivendicare e organizzare l’accesso per tutt* a un cibo genuino, il più possibile fuori dalle logiche di mercato e libero dallo sfruttamento è un programma politico vasto e ancora tutto da scrivere, che contempla risposte molto diverse fra loro a seconda delle specificità dei bisogni e dei desideri dei territori che lo esprimono.
Cucine di strada, mense, osterie e taverne, popolari e autogestite, tante e diverse sono le esperienze che negli ultimi anni sono nate in giro per l’Italia. Oltre il mero autofinanziamento per l’autogestione, anche la cucina diventa spazio di rivendicazione politica e costruzione di autonomia.
Facciamo questa chiamata perché anche solo contribuire a una mappatura di tutto quello che si “muove” ci sembra un lavoro interessante. Scommettiamo nell’incontro e nel confronto delle varie esperienze che vorranno partecipare e siamo mossi dal desiderio di contagio, con la convinzione che nessuno abbia la “ricetta rivoluzionaria” in tasca.
L’incontro sarà strutturato in due giorni, sabato 7 e domenica 8 maggio, e sarà incentrato sull’idea di cucina come strumento di resistenza.
Sabato, negli spazi di XM24, proporremo dei tavoli tematici di discussione che confluiranno in una plenaria.
Domenica sarà invece un giorno di festa e cucina di strada
ATENEO LIBERTARIO
VIALE MONZA 255 – MILANO (MM1 FERMATA PRECOTTO)
Venerdì 22 aprile 2016
Alle ore 21.00
Giuseppe Aiello
presenta il libro
ANARCHISMO e DEMOCRAZIA
Un’opera fondamentale, un carteggio storico tra
ERRICO MALATESTA e FRANCESCO SAVERIO MERLINO
Rieditato dalla Fiaccola /Candilita e curato dallo stesso Giuseppe Aiello
Nell’aprile 1877 un gruppo di rivoluzionari internazionalisti aveva cercato di provocare una sommossa armata generalizzata a partire dal Matese, ma il tentativo, durante il quale due carabinieri erano stati feriti durante uno scontro (uno di essi morì alcuni giorni dopo) non aveva avuto fortuna e i componenti della “Banda del Matese” erano stati catturati dall’esercito italiano accorso in forze. Nel processo che seguì i rivoltosi furono assolti e liberati. Due dei protagonisti dell’episodio – Errico Malatesta, tra i principali organizzatori, e Saverio Merlino, avvocato difensore al processo di Benevento – furono nei venti anni successivi, in Italia e in esilio, tra le figure di maggior rilievo dell’anarchismo italiano. Il 29 gennaio 1897, con le elezioni alle porte, Il Messaggero pubblica una lettera di Merlino che dichiara superata la posizione astensionista e invita a rivolgere il voto verso i candidati del Partito socialista. Con la risposta di Errico Malatesta prende il via una lunga polemica a mezzo stampa tra i due vecchi amici che analizza a fondo i temi, ancora oggi attualissimi, che caratterizzano la contrapposizione tra anarchismo e democrazia.
ALLE ORE 19.30
Cena di autofinanziamento (offerta libera) a cura dei
”CUCINIER* del POPOLO” (Gradita prenotazione)
http://federazione-anarchica-milanese-fai.no blogs.org
ATENEO LIBERTARIO
FEDERAZIONE ANARCHICA MILANESE-FAI
NOTIZIARIO per-verso l’ASSEMBLEA ANARCHICA MARCHIGIANA BOLLETTINO A-NARCHICO, A-PERIODICO E A-PODITTICO Anno 10^ – numero 32 |
questo numero del notiziario è aggiornato al 18.4.2016
1. verso il 25 aprile …
2. Jesi 25 aprile al CLS Fabbri …
3. Kobane; femminismo, ricostruzione, autogestione …
4. Spoleto, il 1° maggio in piazza del comune …
5. 16 aprile, i presidi anticarcerari …
6. Regeni, ovvero quando l’omicidio giova casualmente agli affari …
Notiziario AAM 32_2016 (18 aprile 2016)
Venerdì 1 aprile 2016 – h. 21.00
presso la Biblioteca Libertad, Casa della Pace, via Tonini 5, Rimini Centro Storico
presentazione con l’autore ALESSIO LEGA
BAKUNIN, IL DEMONE DELLA RIVOLTA
Tra insurrezioni, complotti e galere i tumulti, le contraddizioni e l’incontenibile passione rivoluzionaria dell’anarchico russo
Michail Bakunin (1814-1876), nato nobile e morto in miseria, attraversa impetuosamente il suo secolo in nome di un’idea esagerata di libertà che sconvolge l’immaginario politico europeo. Pensatore rivoluzionario che tempra le sue idee nel fuoco dell’azione, accorre in difesa delle barricate di mezza Europa, collezionando condanne a morte in vari imperi e sopravvivendo a carcerazioni durissime. Deportato in Siberia, scappa – su slitte, cavalli, treni e velieri – per tornare lì dove la rivoluzione lo chiama: in un’Europa in ebollizione in cui lo aspettano altre barricate e altre insurrezioni. Vinto ma non domato, muore usurato da una vita segnata da mille sfide mentre – irresistibilmente – sta progettando nuove rivoluzioni e nuovi mondi.
In occasione dello sciopero generale indetto da Usi-Ait, SI Cobas e Cub-Sgb, gli scioperanti romagnoli si ritrovano in presidio a Cesena, di fronte al duomo, per ribadire le ragioni di questo sciopero: contro la politica economica del governo Renzi e dell’Unione Europea, contro il Jobs Act e altre misure per il mercato del lavoro, contro l’abolizione dell’articolo 18, nonché contro il blocco dei contratti pubblici e privati, l’aziendalizzazione della contrattazione e l’individualizzazione del rapporto di lavoro, contro le privatizzazioni, le grandi opere dannose e la distruzione del territorio.
Invitiamo i lavoratori, gli studenti, tutti gli sfruttati a unirsi allo sciopero e al presidio, che si terrà sia in mattinata sia nel pomeriggio.
Per una risposta di massa della classe lavoratrice, di tutti gli sfruttati contro le politiche padronali e guerrafondaie del governo!
Cesena, Piazza del Duomo
https://www.facebook.com/events/172115623177863/
Sciopero generale!
http://www.usi-ait.org/…/75-nazionale/1087-sciopero-generale
E’ stata data comunicazione dell’avvenuta proclamazione dello Sciopero Generale per l’intera giornata del 18 marzo da parte di CUB, USI-AIT, SI Cobas. Il collante dei tre sindacati che hanno concordato la dichiarazione dello sciopero è stato soprattutto quella del rifiuto a sottoscrivere il famigerato accordo del 10/1/2014 sulla Rappresentanza Sindacale siglato tra Confederali (Cgil, Cisl, Uil) e Confindustria. Purtroppo non possiamo tacere che anche sindacati di base che inizialmente avevano gridato allo scandalo successivamente, con la coda fra le gambe, sono andati a sottoscriverlo, terrorizzati di perdere quei vantaggi utili alla sopravvivenza delle rispettive strutture sindacali.
Invece, è proprio il caso di scendere a lottare contro una blindatura pensata per soffocare ogni forma di opposizione agli accordi bidone che si continueranno a firmare, tentando di spezzare questa corda al collo che inesorabilmente strozzerà ogni forma di autonomia e di conflittualità a livello aziendale.
Sciopero anche e soprattutto per opporsi ai venti di guerra, mai interrotti, che soffiano sempre più forte, inviando da parte del governo fino a mille militari in Irak, dove saremo secondi solo agli USA per presenza di militari su quel territorio, mentre si scaldano sempre più i motori dentro una coalizione pronta a sbarcare i propri eserciti in Libia. Come se non bastassero le migliaia di militari italiani sparsi per il mondo in missioni che, anche quando si ammantano di “umanitarismo”, nascondono sempre interessi imperialistici di controllo dei territori.
Con la scusa di combattere il terrorismo, frutto delle guerre precedenti, si prepara un altro intervento bellico che lo alimenterà ancora di più.
Lo scopo è anche quello di creare il nemico esterno per meglio nascondere quello interno. Ci riferiamo a quel terrorismo quotidiano ai quali sono sottoposti lavoratori e lavoratrici nei luoghi di lavoro, grazie anche ad una legislatura, frutto di governi di centro-destra e centro sinistra, che permette l’esercizio costante del ricatto attraverso le regole perverse della precarizzazione, dallo Job Act ai contratti a progetto, interinali e false partite iva, con l’abolizione dell’art. 18. Leggi che permettono facili esternalizzazioni e di meccanismo di appalti e subappalti con l’introduzione di pseudo cooperativo con lo scopo di abbassare, quando non annullare, i diritti ai dipendenti. Un ricatto che spesso arriva al licenziamento e non di rado, con la perdita del reddito, anche ad essere buttati fuori di casa.
Come se non fosse già pesante la situazione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati sottoposti a redditi bloccati molto al di sotto del costo della vita.
Ce ne son ben donde di motivazioni per scendere in sciopero, uno Sciopero Generale in grado di dare un messaggio forte e di aperto contrasto, aprendo tutte le contraddizioni su tutti i terreni, fare uscire quella rabbia necessaria da convogliare nella giusta direzione: contro il governo, contro i padroni, sganciandosi dalla stretta mortifera del sindacalismo di stato che da troppi anni impedisce mobilitazioni reali e radicali come la situazione richiede.
Occorre impegnarsi affinchè lo Sciopero Generale si allarghi il più possibile, con adesioni e partecipazioni, con un percorso d’informazione, di coinvolgimento e di lotta in grado di provocare l’incendio della prateria.
L’Unione Sindacale Italiana scenderà in campo con le sue specifiche proposte sull’occupazione ed il diritto alla vita: 30 ore settimanali e non più di 30 anni di lavoro per la pensione.
E’ la sfida che lanciamo ad un progresso basato sullo sviluppo tecnologico i cui vantaggi vanno solo ad aumentare il portafoglio di chi ce l’ha già abbondantemente gonfio e utilizzato contro quei lavoratori e lavoratrici che sono i veri artefici di tale ricchezza.
Enrico Moroni
Da Umanità Nova 11 febbraio 2016
Commenti recenti