Use your widget sidebars in the admin Design tab to change this little blurb here. Add the text widget to the Blurb Sidebar!

Brutti,sporchi, cattivi e ignoranti

Posted: Agosto 28th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Brutti,sporchi, cattivi e ignoranti
“E le chiese son botteghe
Li preti son mercanti
Vendono madonne e santi
e a noi ce credono vecchi poveri e ignoranti “
La canzone che ammazza li preti – canto anarchico dei Castelli
L’Italia ai vertici dell’analfabetismo funzionale, è quanto afferma una ricerca dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), ripresa dal giornale comunista online “Contropiano”. Nell’articolo, firmato da Stefano Giarratana, si sostiene che l’analfabeta funzionale è una persona che sa anche leggere, scrivere, far di calcolo ma è incapace di usare queste abilità nella vita quotidiana. Secondo la ricerca dell’OCSE, il 47% dei cittadini italiani è in questa condizione.
Secondo Giarratana, quindi, quasi la metà dei cittadini italiani si informa, compie le sue scelte politiche o lavorative basandosi solo sulle sue esperienze dirette, non riesce quindi a comprendere la complessità degli eventi.
E’ una tesi cara alla sinistra di ogni epoca.
Quando nel 1876 la Sinistra andò al governo nel Regno d’Italia, la repressione contro le classi sfruttate e le loro organizzazioni si intensificò. Nicotera, che fu ministro degli Intenri nei governi Cairoli e Depretis, ex mazziniano e garibaldino, sintetizza l’atteggiamento del Governo nei confronti dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori davanti alla Camera dei Deputati. Nel suo intervento il ministro sostiene che gli ampi principi di libertà non possono essere applicati agli internazionalisti. Le pene riservate ai delinquenti comuni, come l’ammonizione e il domicilio coatto, possono essere applicate legittimamente agli internazionalisti, senza paura di colpire mai un uomo politico fra di essi, perché la maggior parte degli internazionalisti in Italia sono illetterati, e nessuno potrebbe confondere questa gente con pensatori, scienziati o giornalisti, che studiano, discutono e lottano per un principio, una forma di governo o un sistema economico. Le questioni politiche sono solo slogan, secondo Nicotera, sotto cui gli internazionalisti celano le loro nefaste attività; il loro reale obiettivo è depredare i possidenti, e usare il malloppo a proprio beneficio. E conclude che l’Internazionale è solo un’associazione di malfattori, che non impensierisce il Governo. Questa associazione non ha nessuna importanza politica, e non è neppure destinata a provocare una rivoluzione sociale.
Gli stessi argomenti saranno usati da Nicotera, ancora come ministro dell’Interno, nella seduta della Camera dei deputati del 4 maggio 1891, pochi giorni dopo i tumulti del Primo Maggio a Roma e in altre città. Se c’era differenza nei mezzi, moderati e conservatori concordavano sulla necessità di attaccare gli anarchici come pericolosi miscredenti dediti alla distruzione della società, piuttosto che come sovversivi politici che cercavano di guidare gli operai e i contadini oppressi in rivolta. Tutti i gruppi parlamentari concordavano con Nicotera che l’anarchismo non era una genuina filosofia politica, e che il diritto di assemblea e le altre libertà garantite dallo Statuto albertino non si applicavano ad uomini che non combattevano per un principio o per un’idea, ma per il piacere di distruggere la società. Nicotera ottenne un larghissimo sostegno dalla Camera dei Deputati quando annunciò la sua determinazione ad usare l’”articolo 248” contro gli anarchici. L’infame provvedimento del codice penale “riformato”, ispirato da Zanardelli, permise allo Stato di perseguitare gli anarchici come un’associazione di malfattori, con più facilità di prima.
Chi volesse saperne di più su questo periodo, può consultare il libro di Nunzio Pernicone “Italian Anarchism, 1864-1892” da cui sono tratte le informazioni
E’ curioso che degli antimperialisti di professione, come sono quelli di “Contropiano”, usino senza riflettere le ricerche di organismi sovranazionali come l’OCSE, strettamente legati alla NATO, della quale rappresentano uno dei bracci economici e propagandistici. L’idea che il popolo sia un eterno minorenne ed abbia bisogno di essere educato è una delle giustificazioni del colonialismo, sia interno che internazionale. Infatti la vecchia volpe di Giolitti affrontò la questione sociale con mezzi differenti, affidando gli operai del Nord alla vasellina dei socialdemocratici, e riservando il bastone dei mazzieri per i cafoni del Sud.
“…cos’altro è l’educazionismo, se non un colonialismo mentale? Del resto anche il colonialismo si presenta come un programma educativo verso i popoli minorenni.” COMIDAD
Tiziano Antonelli

Comments are closed.