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Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Reggio Emilia. No opg, no rems, no psichiatria
Il 31 marzo chiudono i sei OPG – ospedali psichiatrici giudiziari –e dovrebbero aprire le REMS – residenze per l’applicazione delle misure di sicurezza. Sino al 1975 si chiamavano “manicomi criminali”, il cambiamento di nome non mutò la natura di questi posti, dove finiscono gli uomini e le donne che, pur riconosciuti responsabili di aver infranto le leggi, vengono dichiarati incapaci di intendere e di volere e rinchiusi in queste strutture a metà tra il carcere e il manicomio. ….
http://anarresinfo.noblogs.org/2015/03/30/reggio-emilia-no-opg-no-rems-no-psichiatria/
Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna, 1 aprile 1944 -1 aprile 2015. In memoria di Attilio ed Edera
1 aprile 1944-1 aprile 2015. In memoria di Attilio ed Edera
Nel novembre del 1915 diversi libertari bolognesi, in gran parte giovani, fondano il gruppo anarchico Emilio Covelli, attivissimo contro la guerra. Fra questi, Attilio Diolaiti viene ritenuto dalla questura il più influente. A neanche diciannove anni è chiamato alle armi, non si presenta e il 7 settembre 1917 è denunciato al tribunale di guerra come disertore. Viene arrestato dai carabinieri a Baricella – dove è nato il 17 settembre 1898 – e il 10 ottobre condannato a tre anni di reclusione. Rinchiuso nel carcere di Savona, torna in libertà nel 1919 e riprende l’attività sovversiva durante il Biennio rosso. Il 21 ottobre 1920 è coinvolto nell’arresto in massa del consiglio generale dell’Usi e viene rilasciato circa due mesi dopo, anche se secondo la questura «professa gli stessi principi anarchici» e viene quindi «oculatamente vigilato».
Dal novembre del 1921 al luglio del 1922 risiede a Verona con l’incarico di segretario amministrativo della locale Camera del lavoro aderente all’Usi. Tornato in una Bologna ormai sottomessa al tallone delle camicie nere, non riesce a trovare lavoro e avvia autonomamente un negozietto da merciaio. Dalle fonti di polizia sembra per alcuni anni politicamente inoperoso ma, appena si trasferisce in centro, viene sottoposto ai vincoli dell’ammonizione: nell’agosto del 1927 è inviato al confino a Lipari in quanto «anarchico fervente e pericoloso».
A fine gennaio 1930 è nuovamente a Bologna, dove frequenta l’ex sindaco socialista Francesco Zanardi. Negli anni successivi viene ripetutamente arrestato e vessato dal regime.
Nel settembre 1943 come rappresentante dei militanti della città partecipa al convegno anarchico clandestino di Firenze del 5 settembre 1943 ed è tra gli organizzatori della 7° GAP bolognese.
Si trasferisce poi a Monterenzio dove costituisce un gruppo partigiano. Dopo alcuni atti di sabotaggio, tra i quali i tagli delle linee telegrafiche per interrompere i contatti tra Roma e Berlino, il gruppo riceve l’incarico di presentarsi per un’azione in Piazza Ravegnana (proprio sotto le due torri) la mattina del 25 marzo 1944 davanti a una bancarella di penne stilografiche. È una trappola, gestita da un infiltrato, tal Remo Naldi. Circondati dalla brigata nera, vengono arrestati sei componenti del gruppo: Edera De Giovanni, Egon Brass, Ettore Zaniboni, Enrico Foscardi, Ferdinando Grillini, Attilio Diolaiti. Dopo varie sevizie, nella notte tra il 31 marzo e il primo aprile 1944 i sei vengono portati alla Certosa di Bologna e fucilati contro il muro, dove oggi li ricorda una targa.
Edera De Giovanni è considerata la prima partigiana caduta nella Resistenza bolognese; ad Attilio Diolaiti è stato riconosciuto il grado di capitano della 1° brigata Irma Bandiera, altra partigiana bolognese caduta. Alla prima commemorazione pubblica di Diolaiti, tenuta nella sede della Federazione anarchica Bolognese in via Lame nell’aprile 1946, aderiscono le associazioni antifasciste e i partiti della sinistra con un’unica assenza: il Partito comunista, impegnato a egemonizzare la memoria della stagione resistenziale.
http://staffetta.noblogs.org/post/2015/03/31/1-aprile-1944-1-aprile-2015-in-memoria-di-attilio-ed-edera/
Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Imola, Conversazioni all’Archivio. 24 aprile, Presentazione di: “Già l’ora s’avvicina della più giusta guerra”
CONVERSAZIONI ALL’ARCHIVIO
VENERDI 24 APRILE 2014 ore 21:00
Archivio Storico della FAI
Via F.lli Bandiera, 19 Imola
cortile interno, entrata dal parcheggio dell’ “Ospedale Vecchio”
presentazione di:
“Già l’ora s’avvicina della più giusta guerra”
Quattro ricerche su antifascismo e anarchia
(1921 – 2015)
ne parleranno due degli autori
Antonio “Toni” Senta e Jacopo Frey
Assemblea degli anarchici imolesi
Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana
Circolo Studi Sociali Errico Malatesta

Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su La FAI ante la nueva represión del anarquismo
Manifestamos el rechazo a las recientes detenciones de anarquistas en Palencia, Granada, Barcelona y Madrid; brindamos nuestro apoyo solidario a las personas detenidas y encarceladas, así como a sus familiares y personas allegadas.
El crecimiento organizado del entorno libertario y la protesta social en los últimos años está siendo perseguido sistemáticamente por el Estado, bajo el amparo de leyes represivas que califican de terrorista todo tipo de conductas contrarias al orden establecido. Los nuevos arrestos intensifican una campaña de criminalización para quienes participamos en cualquier actividad reivindicativa y son la coartada para justificar la nueva Ley Mordaza (Ley de Seguridad Ciudadana) que pretende instaurar un estado de excepción encubierto que impida el crecimiento del movimiento social que está luchando por transformar la sociedad. Por eso el Estado genera alarma social mediante operaciones policiales y procesos judiciales basados en indicios y acusaciones arbitrarias, que alimentan la falsedad del anarquismo terrorista y promotor de la lucha armada.
Este tipo de operaciones antiterroristas suelen concluir con la absolución o la imposición de condenas menores a las personas represaliadas, en consonancia con la inexistencia de organizaciones armadas y mucho menos atentados terroristas en el territorio español.
La Federación Anarquista Ibérica (FAI) promueve el desarrollo de la organización anarquista y social, basada en la acción directa (sin intermediarios), el apoyo mutuo y la autogestión, y sin ningún tipo de injerencia por parte del Estado y del Capital, ya que la FAI lucha por el surgimiento de una sociedad emancipada de este sistema y que favorezca el desarrollo libre de las personas en condiciones de igualdad económica.
Por lo expuesto, exigimos la inmediata puesta en libertad sin cargos de los detenidos y el fin de la campaña de criminalización. Denunciamos públicamente el encarcelamiento y represión de quienes luchan contra las injusticias sociales, así como la campaña de manipulación mediática que se está haciendo con el anarquismo.
Federación Anarquista Ibérica
https://federacionanarquistaiberica.wordpress.com/2015/03/31/la-fai-ante-una-nueva-represion-del-anarquismo/
Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Dichiarazione comune dell’Incontro Anarchico Mediterraneo
Dichiarazione comune dell’Incontro Anarchico Mediterraneo
Noi, anarchici, libertari e anti-autoritari, riuniti per l’Incontro
Anarchico Mediterraneo (RAM), a Tunisi, il 27-28-29 marzo 2015,
condanniamo gli attentati del museo del Bardo come pure la violenza
delle religioni, degli Stati e della polizia.
Resteremo vigili affinché non avvenga una strumentalizzazione politica
di questi avvenimenti tragici a danno delle libertà e delle popolazioni.
Noi ci opporremo all’adozione di nuove leggi liberticide che servano a
giustificare la criminalizzazione dei movimenti sociali e sindacali.
Allo stesso modo, lotteremo contro ogni tentativo di servirsi di questi
avvenimenti per giustificare le guerre in nome dell’«antiterrorismo».
Noi non dobbiamo aspettarci niente dai governi per la difesa delle
nostre libertà.
Noi resteremo uniti di fronte all’oppressione economica, politica e
religiosa.
Costruiamo la solidarietà internazionalista nel Mediterraneo e ovunque
nel mondo, per l’eguaglianza sociale ed il mutuo appoggio
Incontro Anarchico Mediterraneo, Tunisi, 29 marzo 2015
Posted: Aprile 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su NoTav condannati per la trivella di Venaria
Tre mesi: questa la condanna inflitta a 25 No Tav per la trivella di
Venaria, due le assoluzioni. La PM Emanuela Pedrotta aveva chiesto un anno
di reclusione.
La PM, in linea con la Procura torinese, aveva sostenuto di voler
perseguire un reato comune e non le opinioni dei No Tav. Nella sua
requisitoria si era smentita facendo diffusamente delle identità politiche
degli attivisti alla sbarra. Esplicito era stato riferimento agli
anarchici.
Nulla di nuovo per il tribunale di Torino, che processa e condanna chi si
batte contro il supertreno, scegliendo tra migliaia di attivisti i
rivoluzionari più noti.
Facciamo un passo indietro.
Nel gennaio del 2010 LTF, il general contractor per la realizzazione della
Torino Lyon, annunciò una novantina di sondaggi tra Torino, Grugliasco,
Collegno, Venaria e diversi paesi della Val Susa.
Buona parte di questi rilievi erano previsti in zone già sondate più volte
ed erano quindi inutili. Si rasentò il ridicolo con ben sei sondaggi
nellimmondizia della discarica di Basse di Stura.
Era chiaro a tutti che si trattava di sondaggi politici: per la prima
volta dopo cinque anni dalla rivolta popolare che, nel dicembre 2005 aveva
fermato lopera, il governo intendeva riprovarci.
I 90 carotaggi ma ne vennero fatti meno della metà servivano a
saggiare la forza del movimento No Tav.
Ogni trivella era accompagnata da centinaia di uomini armati.
I sondaggi furono un pretesto per fare unesercitazione militare.
In zone abitate ne erano previsti pochi. Uno di questi era quello
annunciato nei pressi di alcuni condomini di via Amati a Venaria.
A Venaria, grazie ad unampia solidarietà popolare, i No Tav riuscirono a
rallentare i lavori finché in fretta e furia il cantiere venne smontato.
In via Amati la trivella arrivò nel tardo pomeriggio del 26 gennaio. Siamo
in una zona di grandi palazzi stesi lungo la tangenziale, fiancheggiati da
tralicci dellalta tensione. Qui lopposizione al Tav si legge, oggi come
allora, nelle bandiere appese ai balconi.
Nel prato di fronte alla trivella ci siamo trovati in tanti: No Tav che si
erano fatti tutti i presidi e gente di Venaria preoccupata per il proprio
futuro, in questa periferia stesa tra la città e il niente delle auto in
corsa oltre la barriera antirumore.
La trivella era accompagnata da un imponente nugolo di poliziotti,
carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa, che invasero la strada
rendendo difficoltosa la circolazione.
Già nel tardo pomeriggio una cinquantina di No Tav armati di bandiere e
striscioni fronteggiava nel prato la polizia. Partì il consueto tam tam e
presto eravamo molti di più. Bidoni, legna, qualcosa da mangiare.
Un camion con le luci rimase bloccato dal gran numero di persone che si
riversarono in strada. Furono tre giorni di presidio permanente, con
assemblee, incontri, cene collettive.
Tanta gente che abita nella zona di via Amati scese in strada, partecipò
alle discussioni, alla lotta.
Quelli che non potevano fermarsi portavano caffè caldo e una brioche,
segni tangibili di una solidarietà vera.
La sera del 26 gennaio, nonostante unabbondante nevicata allassemblea
spontanea tra il prato e la strada parteciparono centinaia di persone.
Emerse netta la volontà di contrastare il sondaggio, di mettere i bastoni
tra le ruote a chi pretendeva di imporre con la forza unopera inutile e
dannosa.
I processi e le condanne sono uno degli strumenti con i quali il governo e
la Procura di Torino ha provato, senza riuscirci, di fermare lopposizone
popolare al Tav.
Nella loro dichiarazione spontanea in tribunale, due No Tav e anarchici
Maria ed Emilio hanno dichiarato: L’accusa che ci viene rivolta è fatta
di nulla. Questo è uno dei tanti processi al movimento No Tav, ad una
lotta popolare forte anche nelle periferie urbane, dove sempre più le
persone non sono disponibili a barattare la propria salute, il futuro dei
propri figli alla logica del profitto, di chi, per farsi ricco, ci fa
correre sempre più in fretta verso l’autodistruzione.
Di fronte alla criminalità di chi devasta, saccheggia, militarizza il
territorio ribellarsi è un’urgenza morale. Una spinta che anima un intero
movimento. Un movimento fatto di gente che sa prendersi cura di quello che
conta davvero, un bene che non ha prezzo, la libertà di decidere in che
mondo vivere.
www.anarresinfo.noblogs.org
Posted: Aprile 2nd, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Cesena, Spazio libertario «Sole e Baleno». ven 3 apr h.21: presentazione dell’opuscolo «Già l’ora si avvicina della più giusta guerra»
ven 3 apr h.21: presentazione dell’opuscolo «Già l’ora si avvicina della più giusta guerra» @Sole e Baleno
Venerdì 3 aprile presso lo Spazio libertario «Sole e Baleno» a Cesena si terrà la presentazione dell’opuscolo «Già l’ora si avvicina della più giusta guerra». Quattro ricerche su antifascismo e anarchia (1921-2015) che raccoglie alcune relazioni tenute al convegno organizzato dal Circolo Anarchico Berneri e dal Nodo Sociale Antifascista nel corso del 2011.
Ore 20: banchetto vegan
Ore 21: presentazione con i curatori dell’opuscolo
Cesena, Spazio libertario «Sole e Baleno»
APERTURE PERIODICHE SETTIMANALI
ogni lunedì dalle 17 alle 19
ogni mercoledì dalle 10 alle 11.30
subb. Valzania 27 a Cesena, appena fuori da Porta Santi.
Maggiori info su:
www.spazio-solebaleno.noblogs.org
spazio.solebaleno@bruttocarattere.org
Posted: Aprile 2nd, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su SPIGOLATURE ANARCHICHE
SPIGOLATURE ANARCHICHE
http://www.ccisim.it/?cat=225
A FARKHUNDA
di Cristina Valenti e Massimo Ortalli
Se c’era un paese, nei lontani, favolosi anni Settanta, nel quale i fricchettoni, durante le cicliche peregrinazioni in oriente, si trovavano a completo loro agio, ebbene, quello era l’Afghanistan: un paese bellissimo, di una bellezza selvaggia, popolato da un’umanità gentile, affabile, ricca di umorismo e di curiosità fanciullesca, e priva di violenza (non ricordiamo un solo episodio inquietante o minaccioso nel mese che vi trascorremmo), sempre pronta a darti una mano oppure a rispondere, con un sorriso disarmante, alle domande che non riuscivano capire. ….
http://www.ccisim.it/?p=605

La pornocrazia del potere
di Cristina Valenti e Massimo Ortalli
Spesso le immagini parlano più di qualsiasi discorso. E raramente, in modo così emblematico, come quelle che vi mostriamo.
Nella prima foto si vede un raduno del partito nazista a Norimberga, negli anni Trenta. Nella seconda, scattata pochi giorni fa, un campo di addestramento per giovanissime reclute jihadiste in una città siriana del nuovo califfato.
Apparentemente due epoche diverse, due mondi diversi, due generazioni diverse… e invece, a ben guardare, la stessa cosa, la stessa tenebrosa dimostrazione di come il potere possa oscenamente manipolare le coscienze di individui che si affacciano alla vita, stravolgendone quella che il nazista antisemita Heidegger avrebbe chiamato “essenza”. E come, di questa manipolazione, sappia offrire immagini coinvolgenti e, tutto sommato, “allettanti”.
Esattamente come le immagini pornografiche. …
http://www.ccisim.it/?p=526

Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Mendrisio, Svizzera. Mostra ADDIO LUGANO BELLA ANARCHIA TRA STORIA E ARTE DA BAKUNIN AL MONTE VERITA’ DA COURBET AI DADA
ADDIO LUGANO BELLA
ANARCHIA TRA STORIA E ARTE
DA BAKUNIN AL MONTE VERITA’ DA COURBET AI DADA
dal 21 marzo al 5 luglio 2015
al MUSEO D’ARTE MENDRISIO (Svizzera)
Posted: Marzo 16th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Pagine anarchiche. Pëtr Kropotkin e il mensile “Freedom” (1888 – 1914)
Pagine anarchiche
Pëtr Kropotkin e il mensile “Freedom” (1888 – 1914)
di Selva Varengo
biblion edizioni
212 pagine, 16 euro
http://www.biblionedizioni.it/libro/131-pagine-anarchiche-pëtr-kropotkin-e-il-mensile-“freedom”-1888-–-1914
Il mensile “Freedom”, uno dei più longevi periodici dell'anarchismo
contemporaneo, rappresenta un utile strumento per descrivere lo sviluppo
del pensiero anarchico internazionale tra il XIX e il XX secolo. Sulle
sue pagine trovano spazio importanti dibattiti teorici che affrontano
tematiche quali il concetto di rivoluzione e, il sindacalismo, il
crimine e le prigioni, il problema della violenza, l'antimilitarismo e
le guerre, l'individualismo, il comunismo, l'organizzazione, la
proprietà, la libertà delle donne, l'educazione e la morale. Inoltre
“Freedom”, mensile di otto pagine fondato da Pëtr Kropotkin e Charlotte
Wilson, vanta tra i suoi collaboratori sia i più noti anarchici del
periodo, sia importanti figure del movimento socialista internazionale.
Tra questi, la comunarda Luise Michel, il famoso anarchico italiano
Errico Malatesta, il precursore del movimento di liberazione omosessuale
Edward Carpenter, il principale esponente dell'antimilitarismo Ferdinand
Domela Nieuwenhuis, l'avvocato anarchico e teorico socialista Francesco
Saverio Merlino, il direttore della rivista “Les Temps Nouveaux” Jean
Grave, lo scrittore irlandese George Bernard Shaw, il novellista e poeta
John Henry Mackay, lo storico dell'anarchismo Max Nettelau, l'anarchica
russa precorritrice del femminismo Emma Goldman, il sostenitore di un
socialismo anti-autoritario e non violento Gustav Landauer e
l'anarco-sindacalista Rudolf Rocker.
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