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Posted: Febbraio 22nd, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Torino. No Tav. Un tranquillo fiume in piena
No Tav. Un tranquillo fiume in piena
Torino, 21 febbraio. Dai sentieri della Val Susa alle strade di Torino i passi dei No Tav segnano un frammento della storia di questi nostri anni.
Non bastano gli anni di galera, le botte, i risarcimenti a sei cifre per fermare un movimento che lotta contro un treno, per affermare la libertà di decidere il proprio futuro.
Nella piazza torinese di questo fine febbraio cera tanta gente, tanta gente dalla Val Susa, tante delegazioni dalle città dove cè chi lotta contro le devastazioni ambientali, lo spreco di risorse, limposizione di unidea di mondo folle, autoritaria, ingiusta.
La manifestazione indetta dopo le condanne contro 46 No Tav per le giornate di lotta del 27 giugno e 3 luglio 2011, il giorno successivo allapprovazione del progetto definitivo da parte del CIPE, dopo unulteriore raffica di condanne per lazione di lotta alla GeoValsusa dellagosto 2012, ha dato il segno di un movimento che dura e rinforza i legami solidali con le altre lotte.
Imponente ma discreto il dispositivo poliziesco, ha tuttavia dato la sua zampata, ritardando per ore larrivo del treno da Milano, tanto che una parte dei No Tav milanesi non è mai arrivata al corteo.
Un segnale chiaro in vista delle giornate di lotta contro lexpo.
La città di Torino ha risposto con grandi numeri allappello del movimento No Tav.
Sempre più forti sono i legami tra la valle e la città, nella consapevolezza che ospedali che chiudono, tram, bus, treni più costosi e meno sicuri, scuole che cadono a pezzi, lavoro ridotto a schiavitù precaria non sono un destino. Cambiare rotta si può, fuori dal recinto istituzionale, praticando lazione diretta e rifuggendo la delega. Torino, nonostante il restyling della vetrina fatto dalle amministrazioni democratiche al governo da decenni, è una città in ginocchio: lo scorso anno hanno perso la casa e sono finite in strada oltre quattromila famiglie, il doppio di Milano, tre volte Roma e Napoli.
Tra Torino e la Val Susa si gioca una partita importante. Non è solo un treno. E la possibilità concreta che il destino già scritto da chi punta sulla logica del profitto e del dominio, possa essere cancellato.
Qui le dirette di Radio Onda dUrto
Qui una galleria fotografica
Un video con un sunto degli interventi dellassemblea No Tav del 16 febbraio a Torino
Di seguito il volantino distribuito in piazza dalla Federazione Anarchica Torinese, in piazza nello spezzone rosso e nero.
La sabbia, la macchina, lazione diretta
Il movimento No Tav ha tante anime ma un unico scopo: fermare il supertreno e dare una bella botta al mondo che rappresenta.
E’ una spina nel fianco di questo sistema. Una spina sempre più dolorosa, che vogliono estirpare ad ogni costo.
Le accuse di terrorismo, sulle quali la Procura non ha smesso di puntare, nonostante lassoluzione di Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò, le gravi condanne inflitte per le giornate di lotta del 27 giugno e 3 luglio 2011, le decine di procedimenti contro centinaia di attivisti, sono il segnale della volontà di piegare con la forza un movimento che non cede, che non accetta di ridursi a mero testimone dello scempio.
La legge è uguale per tutti è scritto nei tribunali: una farsa atroce. Il diritto dei diseguali è da sempre lemblema di una giustizia di classe.
Chi uccide migliaia di lavoratori, chi ammazza in divisa, chi avvelena lacqua e laria per il proprio profitto è tutelato e protetto. Chi si ostina a voler cambiare un ordine sociale feroce, ingiusto, predatorio, razzista è condannato a lunghi anni di galera.
Lazione della magistratura, orientata a reprimere ogni insorgenza, ha operato una torsione del diritto, introducendo di fatto il criterio della responsabilità collettiva. Quando non reggono i reati associativi usano limpalpabile categoria del concorso. La scelta dei soggetti da colpire, costruita sui dossier delle polizie politiche, la digos e i ros, consente operazioni apparentemente neutre, in realtà ben mirate. Nuovi pacchetti sicurezza rafforzano un insieme normativo che trasforma in nemici gli oppositori politici, applicando loro leggi di guerra.
Il movimento ha eluso ogni tentativo di dividere i buoni dai cattivi ponendosi a fianco di chi ha subito condanne e di chi è ancora in carcere o a ai domiciliari.
Oggi in piazza ci sono anche i sindaci No Tav. Pochi mesi dopo le elezioni, diversi di loro si sono seduti al tavolo delle compensazioni, un’ambiguità che rende sempre meno attrattive le sirene istituzionali.
La partita vera è comunque in mano ad un movimento che ha dimostrato con i fatti la propria autonomia.
L’ultima mossa del governo ne dimostra la debolezza. Per questo e diversi altri anni a venire non verranno aperti cantieri in bassa valle. Vogliono scavare il mega tunnel dentro la montagna, partendo dalla galleria di Chiomonte. Una soluzione tecnica per una questione politica. Il governo teme blocchi e proteste che rendano ingovernabile la bassa valle.
I No Tav dovranno fare i conti con uno scenario difficile. Larea di Chiomonte, scelta per le sue caratteristiche di inaccessibilità, distanza dai centri abitati, facile controllo militare non può essere il solo terreno in cui si gioca una partita, che, sul piano dello scontro diretto, è persa in partenza.
Anche le azioni di sabotaggio, dentro o fuori la valle, pur importanti nel ridare fiducia nella possibilità di gettare sabbia nellingranaggio delloccupazione militare, hanno tuttavia una valenza del tutto simbolica, nonostante il can can mediatico che a volte si scatena.
La scommessa, lunica che valga le violenze subite, i feriti gravi, le condanne e le carcerazioni, è quella di dare gambe ad un movimento in cui non vi siano specialisti della politica o dellazione, ma ambiti di confronto e azione in cui ciascuno, come vuole e come può, nel necessario confronto tra tutti, possa dare il proprio contributo alla cancellazione della Torino Lyon.
Per bloccare lingranaggio occorre molta sabbia, non bastano poche manciate, non bastano le manifestazioni popolari in sostegno di chi agisce, serve lazione diretta popolare. Occorre un confronto a tutto campo, di comitato in comitato, di paese, in paese, di quartiere in quartiere, saldando le lotte, unendo i fronti, mettendo a fianco chi non ha una casa e chi rischia di perderla per il Tav. Se il tunnel lo scaveranno dentro la montagna, lunica alternativa è creare le condizioni perché lintera valle si blocchi, perché ovunque vi sia una barricata, un picchetto, unazione, anche piccola, che inceppi la macchina, in cui ciascuno sia protagonista.
Dopo quattro anni e mezzo di occupazione militare il governo punta sulla stanchezza, sulla rassegnazione, sulla divisione.
I No Tav hanno dalla loro la durata, la maturità acquisita, la consapevolezza di avere davanti una strada tutta da lastricare. Ingegneri di barricate e inventori di nuovi sentieri sono chiamati ad un impegno difficile ma possibile. Dipende solo da noi. Da ciascuno di noi. Senza deleghe a nessuno.
Prossimo appuntamento:
La maschera della democrazia. La legge è uguale per tutti?
Il fronte della guerra interna: i processi ai No Tav e agli antirazzisti, la sorveglianza speciale, i fogli di via… Il diritto penale del nemico, il paradigma repressivo che mostra la trama dell’ordine liberale
Ne parliamo venerdì 27 febbraio
ore 21 corso Palermo 46.
Introduce Lorenzo Coniglione
www.anarresinfo.noblogs.org

Posted: Febbraio 20th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Sabato 21 febbraio: a Torino!
Sabato 21 febbraio: a Torino!
Martedì 27 gennaio 47 notav sono stati condannati a oltre 140 anni di carcere [1] per la resistenza popolare del 3 luglio 2011. Quel giorno c’eravamo tutte e tutti: abbiamo visto le forze dell’ordine reprimere con brutalità e con l’utilizzo di una quantità enorme di lacrimogeni CS, abbiamo visto i carabinieri scagliare le pietre e i
compagni pestati.
Questa del 27 gennaio è una sentenza durissima che colpisce valligiani e compagni conosciuti e stimati e che si va a sommare a quella emessa il 17 dicembre 2014, quando quattro notav (Chiara, Claudio, Mattia Niccolò) erano stati a loro volta condannati condannati a 3 anni e 6 mesi per un atto di sabotaggio al cantiere.
Ma il movimento non è domo, tutt’altro. Il giorno stesso della sentenza dopo un breve blocco della tangenziale nei pressi dell’aula bunker, a Bussoleno un corteo ha raggiunto la statale 24 e ha poi raggiunto l’autostrada del Frejus. La polizia ha risposto con lacrimogeni e tre fermi.
Mercoledì 28 gennaio un’assemblea affollatissima al Polivalente di Bussoleno è stata una decisa risposta al tentativo della procura di Torino di affossare un movimento che invece non intende piegarsi e che vuole continuare a provare in tutti i modi la realizzazione del Tav. Lì è stato deciso di tornare al più presto al cantiere in Clarea e
di dare vita a un corteo nazionale a Torino sabato 21 febbraio.
Sabato 31 gennaio centinaia di notav sono così tornati in Clarea e nonostante l’imponente presenza delle forze dell’ordine hanno fatto pressione sulle reti del cantiere da diversi punti. La polizia ha tentato invano di allontanarli con i lacrimogeni.
Ora è il turno del corteo nazionale a Torino, ora è il nostro turno nel dare una mano al movimento notav. Andiamo tutte e tutti a Torino sabato 21 febbraio per urlare forte e chiaro che la repressione non ci ferma, che le ragioni dei notav sono sempre più forti e che siamo al fianco della loro necessaria resistenza.
Ora e sempre notav!
Pullman da Bologna partenza ore 8.00 autostazione costo 15 euro
Prenotazioni al 3357277140
XM24, Vag61, Circolo Anarchico Berneri
Posted: Febbraio 17th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Biblioteca Libertad Rimini. BEAUTIFUL ITALIAN LOSERS, Venerdì 27 febbraio 2015 h. 21.00
Biblioteca Libertad Rimini SGUARDI DI PACE E DI FURORE: INCONTRI CON AUTORI E AUTRICI DI TESTI, VIDEO, IDEE.
presso Casa della Pace, via Tonini 5, Centro Storico, Rimini
venerdì 27 febbraio 2015 h. 21.00
BEAUTIFUL ITALIAN LOSERS “I magnifici perdenti italiani” protagonisti dell’opera narrativa di Michele Marziani, che ne parla assieme a Ornella Minny Augeri
“I personaggi de La trota ai tempi di Zorro, Umberto Dei, La signora del Caviale, Barafonda, Nel nome di Marco e Fotogrammi in 6×6 hanno in comune la scelta, per motivi diversi, di stare ai margini, di non lasciarsi sopraffare dalla storia, di essere dei perdenti ma non degli sconfitti” (M.M.).

Posted: Febbraio 10th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Svizzera, Mendrisio. Progetto culturale transfrontaliero “Anarchia Crocevia Ticino”
progetto culturale transfrontaliero “Anarchia Crocevia Ticino” legato all’iniziativa “Viavai. Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia”. Il progetto vedrà il suo culmine con due mostre
“Addio Lugano bella. Anarchia tra storia e arte” al Museo d’arte Mendrisio (22 marzo-5 luglio)
“Disegno e dinamite” ai Musei Civici di Lecco (1 marzo-31 maggio).
Il percorso espositivo si articolerà prendendo avvio dal fitto intreccio di fatti e personaggi che diede vita in Ticino a un importante capitolo della storia dell’anarchismo. Al capitolo della denuncia e della satira sarà interamente dedicata la mostra in programma a Palazzo delle Paure di Lecco.
Per informazioni sugli altri eventi in programma per Anarchia Crocevia Ticino:
http://www.viavai-cultura.net/progetto/7/Anarchia-Crocevia-Ticino
Museo d’arte
Città di Mendrisio
Piazza San Giovanni
CH-6850 Mendrisio
Tel. +41 (0)58 688 33 50
Fax +41 (0)58 688 33 59
museo@mendrisio.ch
www.mendrisio.ch/museo
Posted: Febbraio 10th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Torino. Comitati anti rom in piazza? Ci saranno anche gli antirazzisti!
punto info antirazzista
Torino lunedì 9 febbraio dalle 17
via Garibaldi / p. za Palazzo di Città
Sui rom, lo sgombero di Lungo Stura Lazio, le politiche del comune, i “patti di emersione” ascolta la diretta di Anarres con Cecilia, attivista antirazzista, che conosce bene la realtà dei campi e il piano “Città possibile”.
Il 9 febbraio in centro a Torino è in programma una manifestazione indetta da vari comitati di “cittadini” per tutelare la “nostra salute” e i “nostri diritti” dai “fumi provenienti dai campi nomadi”. A Torino, tra le città più inquinate d’Italia, il problema è reale. L’aria che respiriamo è avvelenata da traffico automobilistico, emissioni venefiche delle fabbriche, inceneritore spara diossina. La vicenda Eternit ci ricorda che industriali e governanti sono disposti a sacrificare la vita di migliaia di persone pur di fare profitti.
In questa città altrettanto reale è la condizione di povertà e precarietà di chi vive segregato nei cosiddetti “campi nomadi” e per sopravvivere è costretto a svolgere attività lavorative sotto-costo, tra cui la rottamazione del rame rivenduto per pochi euro ai grossisti, i soli a trarne ampi guadagni.
La questione ha radici lontane. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale lo Stato italiano ha imposto a Rom e Sinti sfuggiti alle persecuzioni nazifasciste la collocazione in “campi di transito”. Nel tempo questi campi sono diventati l’unico orizzonte, sia pur precario, per queste persone. Luoghi dove si è realizzato un vero apartheid, ghetti dove la precarizzazione abitativa, lavorativa, esistenziale si è istituzionalizzata.
Su Rom e Sinti la destra xenofoba e razzista ha speculato e continua a speculare, indicandoli come responsabili dei problemi degli “italiani” delle periferie, fomentando odio e guerra tra poveri. L’altra faccia della medaglia sono i lauti profitti incamerati da chi, tra appalti e mazzette, gestisce i campi nomadi. La cosiddetta sinistra ha fatto le stesse politiche. A Roma l’inchiesta Mafia Capitale ha rivelato l’accordo tra il fascista Carminati e certe cooperative sociali targate PD per dividersi la torta della gestione dei campi.
A Torino negli ultimi anni vi sono stati gravissimi episodi di intolleranza verso individui e gruppi rom: dal rogo doloso del campo di via Vistrorio del 2007, al pogrom della Continassa del 9 dicembre 2011, svoltosi al termine di una manifestazione alla quale parteciparono anche esponenti del PD. L’anno successivo, l’area della Continassa fu svenduta dal comune di Torino alla Juventus per costruirvi sede direzionale, campi di allenamento, palazzi etc…
Lo scorso autunno Forza Nuova ha promosso a Mirafiori, in via Artom, manifestazioni contro famiglie rom, profughe di guerra in Bosnia, stanziate al parco Colonnetti.
Di recente le istituzioni cittadine hanno iniziato a parlare di “superamento” dei campi nomadi. In realtà non è in programma alcuna soluzione duratura affinché chi è costretto a vivere in un ghetto possa trovare una casa e vivere senza controlli né tutele. Da un anno il comune ha avviato lo “svuotamento condiviso” (cioè sgombero) del campo di Lungo Stura Lazio, attraverso rimpatri assistiti o ricollocazione delle famiglie in situazioni di “housing sociale temporaneo”. Chi vive in questi luoghi è sottoposto a regole da collegio infantile, indice del razzismo di chi identifica “l’emersione dai campi” con una “missione civilizzatrice”. Tra due anni chi non potrà pagare affitti esosi sarà rigettato in strada, mentre chi non rientra nel progetto finirà in strada già a metà marzo, quando lo sgombero sarà terminato.
Questa situazione assicura profitti alla cordata di enti che hanno vinto l’appalto milionario per Lungo Stura: Valdocco, Liberitutti, Terra del Fuoco, Stranaidea, AIZO, oltre alla Croce Rossa che prende quasi 400.000 euro solo per presidiare le aree sgomberate!
Il ciclo campi-sgomberi-social housing è un business che garantisce profitti sicuri ai soliti noti. Nel 2008 un gruppo di famiglie del campo di via Germagnano si era trovato da solo una risposta al bisogno abitativo, occupando uno stabile in via Pisa, ma dopo pochi giorni fu sgomberato dalla polizia e riportato al campo. All’epoca l’assessore “all’integrazione” era la stesso di oggi, Ilda Curti.
Non crediamo che le manfrine del Comune possano risolvere i problemi di individui e famiglie rom, poiché sono troppi gli interessi a mantenere persone in condizioni di indigenza e segregazione, per dare appalti a questa o quella cooperativa incaricata di “gestire l’emergenza permanente” e per garantire manodopera sottocosto alle economie formali ed informali di cui queste persone formano l’ultimo anello della catena.
I bisogni di Rom e Sinti sono gli stessi di tutti coloro che vivono ai margini di questo sistema di sfruttamento: casa, reddito, libertà di vivere la propria vita. Per questo rilanciamo la necessità di lottare insieme, in maniera autorganizzata, contro razzismo e speculazioniche destra e sinistra esercitano sulla pelle di chi è più precario.
Lottiamo insieme! Casa per tutti e tutte!
Per info: gattonerogattorosso@inventati.org
www.anarresinfo.noblogs.org
Posted: Febbraio 10th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Turchia. Video, Donne anarchiche del daf sull’obiezione di coscienza al servizio militare in Turchia
Video inviato da Donne anarchiche del daf sull’obiezione di coscienza al servizio militare in Turchia.
Devletin Şiddeti: Militarizm – The Violence of the State: Militarism
https://www.youtube.com/watch?v=J_KDJLzi8Og [2]
Posted: Febbraio 10th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Cesena. Prossime iniziative allo SPAZIO LIBERTARIO “SOLE e BALENO”
prossime iniziative allo SPAZIO LIBERTARIO “SOLE e BALENO”
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO
Presentazione del libro:
ENIGMA DELLA DOCILITA’ o della servitù in democrazia
ore 20.00 – Banchetto Vegan
ore 21.00 – Chiacchierata con l’autore P.G. Olivo ed il curatore M. Lombardi
LUNEDÌ 16 FEBBRAIO
ore 19.00 – Assemblea Organizzativa dello spazio… partecipa liberamente!!!
VENERDÌ 27 FEBBRAIO
Presentazione del libro:
MARINA, NOI, GLI ALTRI, GLI ANIMALI
ore 20.00 – Banchetto Vegan
ore 21.00 – Chiacchierata con l’autrice L. Calzà
PER TUTTO IL MESE
Mostra anticarceraria: ROMPERE L’ISOLAMENTO
APERTURE PERIODICHE SETTIMANALI
ogni lunedì dalle 17 alle 19
ogni mercoledì dalle 10 alle 11.30
subb. Valzania 27 a Cesena, appena fuori da Porta Santi.
Maggiori info su:
www.spazio-solebaleno.noblogs.org
spazio.solebaleno@bruttocarattere.org
Posted: Febbraio 6th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Venerdì 13 febbraio, Biblioteca Libertad Rimini. Documentario MANI SULLA SANITA’
Biblioteca Libertad Rimini
Sguardi di pace e di furore: incontri con autori e autrici di testi, video, idee.
presso Casa della Pace, via Tonini 5, Centro Storico, Rimini
Venerdì 13 febbraio 2015
h. 21.00
film MANI SULLA SANITA’
una produzione Indyground Film
saranno presenti gli autori, Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu
Il nuovo documentario d’inchiesta Mani sulla Sanità del collettivo Indygroundfilm è un viaggio nella Sanità Pubblica dell’Emilia-Romagna, tra ospedali presidiati H24 e Comitati di Cittadini che si stanno opponendo ai tagli al welfare che sono stati effettuati sul territorio regionale, da parte della giunta Pd, Sel, Idv, Fds del governatore Vasco Errani.
Mani sulla Sanità vuole far luce su una delle scelte politiche più pericolose per i servizi pubblici che siano accadute negli ultimi anni, dando forma e rappresentazione a realtà resistenziali in lotta contro lo stralcio del diritto alla cura e all’assistenza pubblica e gratuita. Un lavoro documentaristico nato dopo l’annuncio della chiusura e dell’eliminazione di alcuni servizi negli ospedali e nei poliambulatori di Bologna.
Posted: Febbraio 6th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Forlì. SABATO 7 FEBBRAIO PRESIDIO ANTIFA
SABATO 7 FEBBRAIO PRESIDIO ANTIFA Forlì PER NON LASCIARE SPAZIO AI
FASCISTI!
I neofascisti di Casapound hanno indetto un corteo sabato in ricordo
delle Foibe con ritrovo nella piazza di Forlì.
APPUNTAMENTO ANTIFA:
ritrovo ore 16 in piazza Saffi, pensilina dei bus!
Posted: Febbraio 6th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Anarchist Bookfair in Zagreb (ASK – Anarhisticki sajam knjiga)
Eleventh Anarchist Bookfair
The Eleventh Anarchist Bookfair in Zagreb will take place on April 10th to
April 12th, 2015.
Anarchist Bookfair in Zagreb (ASK – Anarhisticki sajam knjiga) is annual
anarchist event and first ten bookfairs went well, and we hope to bring in
more and more people every year as participants, publishers, groups,
projects – whoever is interested in what the bookfair has to offer.
For discussion part everything is open, as every year, so all suggestions,
ideas, etc are welcome, as well as texts that you find interesting for
further debate.
ASK takes place in Zagreb every spring, as a local resource for anarchist
and libertarian books and other publications. We also aim to open
discussion on subjects that are important for the anarchist movement, or
for our local community.
The idea for such a bookfair is not new, but is based on the positive
experience of other Anarchist Bookfairs. In many different situations,
these bookfairs have proven to be important events and meeting places on
both local and international levels.
This is why we need your help – come and support this event with solidarity
and participation!
If you can’t come to our bookfair, you can consider sending some free
publications, posters and other material. Also, you can consider sending
books and other publications for sale, we will organise stall for all of
you that can’t come, but would like to present your work at the bookfair.
Contact us at anarhisticki.sajam.knjiga@gmail.com about details, address to
send stuff to, etc.
Participation
To help us organize the Bookfair and finish the program on time, we need
you to confirm your participation soon as possible. Our e-mail address is:
anarhisticki.sajam.knjiga@gmail.com
Get in touch and let us know in which way you would like to participate.
Here are a few questions, and we welcome any additional information.
Also, let us know if you need accommodation. There are a few alternatives,
but we need all the details soon as possible.
Some of the details that we need from you:
1. Questions for all guests coming from outside Zagreb:
– how you want to participate?
– would you like to do presentation, workshop or discussion at bookfair?
– do you need help with accommodation (Free sleeping places are limited)
2. If you would like a stall:
– how big of a stall do you need?
– do you need help at your stall?
– can you help with the costs of the Bookfair? (This is not a condition to
have a stall, stalls are free.)
– we need some basic information about you (contact, what books/publishers
you distribute [not list, just short info]…)
You can download bookfair poster from our web page. To download it go to
http://www.ask-zagreb.org/anarchist-bookfair-zagreb-2015.pdf
For more information:
web: www.ask-zagreb.org
e-mail: anarhisticki.sajam.knjiga@gmail.com
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