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FAI Reggio Emilia. Jobs Act: il governo al servizio dei padroni

Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su FAI Reggio Emilia. Jobs Act: il governo al servizio dei padroni

Reggio Emilia 2 marzo 2015

CS Jobs Act: il governo al servizio dei padroni

Renzi afferma di aver eliminato il precariato. E sa di mentire. Con la recente riforma del mondo del lavoro sono state eliminate due categorie di lavoro atipico, tutti gli altri contratti a strozzo rimangono a disposizione dei padroni. Rimangono i contratti a tempo determinato, fino a cinque proroghe in tre anni nonché sanatorie per le aziende che hanno utilizzato i co.co.pro. in maniera fraudolenta.

Renzi afferma di garantire più diritti per i lavoratori. E sa di mentire . Con la possibilità di demansionamento l’azienda può destinare il lavoratore a un livello inferiore e ridurne il salario con un “accordo individuale” imposto sotto minaccia di licenziamento. E’ stato eliminato il reintegro per i licenziamenti senza giusta causa anche collettivi e così ora se sei un nuovo assunto, anche a tempo indeterminato, ti possono licenziare con un indennizzo ridicolo.

Renzi afferma di aver aumentato le tutele per chi perde il posto. E sa di mentire. La NASPI non è che un’elemosina rapportata (75%) alla retribuzione degli ultimi quattro anni, e avrà durata pari a metà del numero di settimane lavorate in quel periodo. E chi è rimasto disoccupato a lungo o ha avuto lunghi intervalli fra più contratti a termine? Prenderà una miseria, ma per poco tempo. Se poi dovesse durare troppo, verrà ridotta del 3% al mese a partire dal quinto mese.

Il Jobs Act è un enorme regalo alle aziende, che si ritrovano ad avere potere assoluto sui lavoratori. Senza protezione dai licenziamenti ingiusti, sotto ricatto di demansionamento e riduzione del salario, i lavoratori saranno sempre più in mano ai padroni.

Questo risultato, che non era riuscito nemmeno ai governi di centrodestra, è stato ottenuto da Renzi.

Il futuro è fosco. L’unica possibilità per cambiarlo è la diretta mobilitazione dei lavoratori, la costruzione quotidiana di lotte e di reti di solidarietà che smontino pezzo per pezzo le politiche del governo e costruiscano un mondo di liberi ed uguali.

Federazione Anarchica Reggiana-FAI

via Don Minzoni 1/d Reggio Emilia tel. 3485409847

reggjobs


Bologna, presentazioni testi. “Genuino Clandestino” e “Dove sono i nostri. Lavoro, classe e movimenti nell’Italia della crisi ”

Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna, presentazioni testi. “Genuino Clandestino” e “Dove sono i nostri. Lavoro, classe e movimenti nell’Italia della crisi ”

“Genuino Clandestino – Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere”

Venerdì 6 marzo 2015
@ VAG61 (via Paolo Fabbri 110)
BOLOGNA

> dalle 19.30 CENA SOCIALE
a cura di Eat the Rich

> dalle 21.30  Prima presentazione bolognese del libro

“Genuino Clandestino – Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere”

di Michela Potito, Roberta Borghesi, Sara Casna, Michele Lapini
Edito da Terra Nuova Edizioni – www.terranuovalibri.it

Con la presenza degli autori e di alcuni protagonisti del libro.

– A seguire djset

—————————

GENUINO CLANDESTINO
Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere

Il libro. Un po’ diario di viaggio e un po’ reportage, il libro racconta l’Italia di Genuino Clandestino, una rete di piccoli agricoltori e artigiani che hanno creato negli anni un mercato alternativo per affermare con il loro lavoro l’autodeterminazione alimentare e il valore della produzione locale di qualità. Partiti da Monteombraro, nel modenese, gli autori hanno percorso l’Italia in lungo e in largo fino a Ramacca, in provincia di Catania delineando un quadro autentico fatto di volti, gesti e scelte coraggiose di chi oggi lotta per ricordare a noi tutti la necessità di rapporto più diretto e consapevole con la terra e il cibo.

https://gcthebook.wordpress.com/

EAT THE RICH

La sfida vera che poniamo come rete “Eat the Rich” è scatenare processi politici e allargare l’autogestione a ogni aspetto della vita, proprio a partire da un bisogno come “un buon pasto”, e dalla organizzazione di questo bisogno. Insistiamo sulla necessità di moltiplicare e diffondere esperienze di questo tipo in città, creando una vera e propria mappa diffusa sul territorio, perché crediamo strategico, nella crisi, la creazione di reti cittadine attorno a nodi e bisogni centrali per una “buona vita”.

La mensa Eat the Rich a Vag61, con i pranzi del mercoledì, da mesi ha una particolare attenzione a tenere assieme qualità dei prodotti e accessibilità del prezzo. Prezzo che da mesi ormai è libero e autogestito. Prova a superare la logica del servizio coinvolgendo il più possibile chi attraversa la mensa nella costruzione del pranzo. Attraverso l’attivazione di laboratori di autoproduzione vuole mettere in comune una “cassetta degli attrezzi” per resistere alla crisi, per una proliferazione di pratiche e saperi sull’autoproduzione del cibo.

http://reteeattherich.noblogs.org/

www.vag61.info

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3) Venerdi 13 marzo: presentazione del libro  “Dove sono i nostri. Lavoro, classe e movimenti nell’Italia della crisi ” a cura del collettivo Clash City Workers

Venerdì 13 marzo ore 19 aperitivo libertario.
ore 20:30 presentazione del libro Dove sono i nostri. Lavoro, classe e movimenti nell’Italia della crisi a cura del collettivo Clash City Workers. Ne parliamo con gli autori.

Dove sono i nostri parla di com’è fatta la classe nell’Italia di oggi. Parla di lavoratori, disoccupati, precari, studenti, e di tutte quelle figure che fanno il proletariato contemporaneo. Ma, soprattutto, è un libro che serve per l’azione. È uno strumento per conoscere e intervenire sulla realtà.
E magari cambiarla! clashcityworkers.org


Imola, sabato 7 marzo. KURDISTAN – ROJAVA – KOBANE

Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Imola, sabato 7 marzo. KURDISTAN – ROJAVA – KOBANE

CONVERSAZIONI  ALL’ARCHIVIO

SABATO 7 MARZO 2015 ore 17:00

Archivio Storico della FAI

Via F.lli Bandiera, 19 Imola

cortile interno, entrata dal parcheggio dell’ “Ospedale Vecchio

KURDISTAN – ROJAVA – KOBANE

Serata in solidarietà con la lotta che il popolo kurdo sta sostenendo a difesa della rivoluzione libertaria aggredita dagli stati turco e siriano e dall’integralismo omicida del califfato islamico

interverranno

reduci dal Kurdistan

Dario Antonelli della Federazione Anarchica Livornese

Giacomo Sini del Collettivo Anarchico Libertario di Livorno e autore del video “OVUNQUE KOBANE OVUNQUE RESISTENZA

seguiranno

proiezione del video e dibattito

Assemblea degli anarchici imolesi

Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana

Circolo Studi Sociali Errico Malatesta


Ancona, 8 marzo. Al Caffè Libertario, discutendo di Rivoluzione, di Anarchia e di figure femminili

Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Ancona, 8 marzo. Al Caffè Libertario, discutendo di Rivoluzione, di Anarchia e di figure femminili

ancona8marzo


Milano. NoExpo

Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Milano. NoExpo

noexpo


Cesena, Sole e Baleno. Venerdì 6 marzo, SERATA SULLA RESISTENZA CURDA

Posted: Marzo 5th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Cesena, Sole e Baleno. Venerdì 6 marzo, SERATA SULLA RESISTENZA CURDA

VENERDÌ 6 MARZO 2015

allo spazio libertario “Sole e Baleno”
UNA SERATA SULLA RESISTENZA CURDA

Ore 20 – Banchetto Vegan
Ore 21 – Presentazione del documentario “Ovunque Kobane, ovunque Resistenza”
con l’autore del video G. Sini del Collettivo Anarchico Libertario di Livorno
e D. Antonelli della Federazione Anarchica Livornese.

in subb. Valzania 27 a Cesena, appena fuori da Porta Santi.
Maggiori info su:
www.spazio-solebaleno.noblogs.org
spazio.solebaleno@bruttocarattere.org

cesena060315


vittorio emanuele di savoia

Posted: Febbraio 23rd, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su vittorio emanuele di savoia

Era il 16 giugno del 2006 quando Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, veniva arrestato sul lago di Como su richiesta del Pm Henry John Woodcock e per ordine del Gip di Potenza Alberto Iannuzzi, con una strabiliante varietà di accuse: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso, associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nell’ambito di un’indagine legata al casinò di Campione d’Italia, più altri illeciti. Con lui vengono inquisite e arrestate diverse persone, con le stesse accuse. L’erede dei Savoia viene condotto in carcere a Potenza, dove trascorre una settimana dietro le sbarre fino al 23 giugno, quando in seguito a parziali ammissioni viene messo ai domiciliari.

Nei mesi successivi vennero annullati anche i domiciliari, e poi l’inchiesta da Potenza cominciò a dividersi in mille rivoli tra varie Procure d’Italia a seconda dei numerosi fatti contestati, ma alla fine praticamente tutti i filoni terminarono con lo stesso risultato: l’archiviazione. Si è cominciato nel 2007 da Como, con l’archiviazione dell’inchiesta inizialmente aperta a Potenza, e poi si è proseguito con Roma nel 2010. Nel frattempo, nel 2008, Woodcock aveva aperto una nuova inchiesta contro Vittorio Emanuele, stavolta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed al falso contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica ed il patrimonio, ma anche qui si è arrivati a un’assoluzione con formula piena nel 2010.

Vittorio Emanuele ha però chiesto allo Stato italiano il risarcimento per quei sette giorni dietro le sbarre, e come riporta oggi Il Giornale (condendo il tutto con svariati improperi contro il pm Woodcock) qualche mese fa, con grande discrezione, il Ministero dell’Economia ha staccato un assegno all’erede Savoia come risarcimento per ingiusta detenzione. Dopo una battaglia giudiziaria condotta per conto del Savoia dall’avvocato Francesco Murgia e terminata con la vittoria in Corte d’Appello a Roma, lo Stato italiano ha dovuto risarcire Vittorio Emanuele di circa 40.000 euro per ingiusta detenzione, con riferimento ai sette giorni di carcerazione, in pratica poco meno di 6000 euro al giorno, anche se ovviamente il risarcimento tiene conto anche “per il disastro d’immagine e per l’imbarazzante espulsione da alcuni circoli esclusivi”, spiega il legale.

Vittorio Emanuele non è comunque l’unico a essere risarcito per il “flop” di quell’inchiesta. Pochi mesi fa, a dicembre, l’ispettore di polizia Vincenzo Puliafito si è visto riconoscere un risarcimento di 143.000 euro per le spese di difesa, dopo essere stato assolto dall’accusa di aver intascato dallo stesso Vittorio Emanuele una mazzetta di 1000 euro per non controllare l’auto su cui il principe trasportava un fucile di caccia. Ne è seguita un’odissea giudiziaria di 5 anni in cui l’ispettore è stato scagionato completamente dall’accusa.

(grazie a Sante Geronimo Caserio, https://www.facebook.com/groups/131076036272/ )

v_emanuele


Roma, sabato 7 marzo. “Storie d’alabastro e d’anarchia”

Posted: Febbraio 23rd, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Roma, sabato 7 marzo. “Storie d’alabastro e d’anarchia”

lo Spazio Sociale Ex 51 di Roma-Valle Aurelia

e il Collettivo Distillerie di Volterra

presentano

Storie d’alabastro e d’anarchia

Sabato 7 marzo 2015 ore 17:30

pressolo Spazio Sociale Ex 51, via Bacciarini 12, Roma

Attraverso un libro, un filmato e uno spettacolo teatralevi racconteremo il mondo degli alabastrai di Volterra, gli artigiani che lavoranola pietra dell’alabastro. Spiriti toscani e libertari, oppositori del fascismo,lavoratori amanti della cultura, della musica, della convivialità. Lo faremoospiti della Roma di Valle Aurelia, la valle delle fornaci e dei fornaciai,un’altra comunità ricca di storie di ribellione, antifascismo, di lotte per illavoro.

Programma

ore17:30 presentazione del volume:
Sovversivi. I lavoratori dell’alabastro nel Casellario Politico Centrale
di Duccio Benvenuti, Pietro Masiello,Bruno Signorini
edizioni Distillerie

 

ore18:30 proiezione del documentario:
Alabastrai”di Duccio Benvenuti
edizioni Distillerie

ore19 spettacolo teatrale
Alabastrai” di e con Gianni Calastri
con la partecipazione dello scultore Alessandro Marzetti

ore 20
cena sociale

Per arrivare:
Metro A “Valle Aurelia”
Ferrovia F3 Roma-Viterbo stazione “Valle Aurelia”
bus 490, 892, 495, 906, N1

http://www.ledistillerie.com/

 

Storie d’alabastroe d’anarchia

Si scuotono la polvere dai vestiti con la stessa sincerità delle storie che ci raccontano. Sono i lavoratori dell’alabastro, che a Volterra hanno legato la propria vita a quella della pietra bianca locale, fatta per essere modellata. Attraverso iloro racconti ci si inoltra nelle botteghe dimenticate e in quelle di oggi,nelle osterie e nei vicoli testimoni di quelle persone magiche e sincere. Una categoria libertaria, colta,fantasiosa, rivoluzionaria, capace, intelligente, sfidava la banalità e lamediocrità del tempo.

E’ una storia intre atti quella che Gianni Calastri e il Collettivo Distillerie raccontano. Unastoria che parla di questo mondo attraverso una pubblicazione, un documentarioe uno spettacolo teatrale.

Sovversivi, i lavoratori dell’alabastro nel Casellario Politico Centrale è l’ultima pubblicazione del Collettivo Distillerie, associazione culturale di Volterra che da anni lavora per la conservazione e la salvaguardia del mestiere.
A Volterra i lavoratori dell’alabastro non aderirono mai al fascismo, né vi si piegarono, ma lo fronteggiarono al prezzo di persecuzioni e repressione. Nei vuoti dei modelli in gesso per le sculture nascosero le armi e la stampa clandestina aspettando il momento buono per la rivoluzione. Comunisti, socialisti, anarchici furono schedati dalla polizia,lasciando negli archivi dei nemici politici i loro volti fieri. Volti e storieche quest’opera oggi riporta alla luce. Fra antropologia e storia dellafotografia criminale.

Il documentario Alabastrai, nato da un’idea di Duccio Benvenuti, Gianni Calastri e Bruno Signorini, così come lo spettacolo di e con Gianni Calastri, membro e fondatore del Teatro di Nascosto – Hidden Theatre,parla di noi, della Volterra in cui siamo cresciuti, le cui tracce faticosamente ancora riusciamo a scorgere nelle viuzze del centro, nelle rare botteghe artigiane, in qualche vecchia osteria, in cui le parole alabastro e alabastraio, suscitano immediatamente ricordi, accese discussioni, grandi bevute, imprese memorabili e aneddoti incredibili. I personaggi prendono formadalla polvere bianca e si materializzano con i loro soprannomi e il lorospirito libertario nella miriade di botteghe che occupavano il centro diVolterra e ognuno di loro ha una storia da raccontare o una romanza daintonare, al fine della quale non deve mai mancare un buon bicchiere di vinorosso. Lo spettacolo è ulteriormente impreziosito dalla presenza in scena di scultori della pietra.


Circolo Anarchico Passannante

Posted: Febbraio 23rd, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Circolo Anarchico Passannante

http://circoloanarchicopassannante.noblogs.org/


La patria

Posted: Febbraio 23rd, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su La patria

caserio