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Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Torino. No Tav Pride
No Tav Pride
Quattro anni. Quattro lunghi anni sono trascorsi dalle giornate della
Maddalena, quando l’area destinata a diventare cantiere venne liberata. I
giorni della Libera Repubblica finirono il 27 giugno: dopo ore di
resistenza le truppe dello Stato sgomberarono l’area, obbligandoci alla
fuga per i boschi della Ramat e per i sentieri verso Giaglione. Da quel
giorno il tricolore ha sostituito il treno crociato.
Sono stati quattro anni di lotta contro l’occupazione militare, segnati da
marce popolari e atti di sabotaggio, presidi e azioni notturne, proteste
alle caserme, assedi agli alberghi e ristoranti che ospitano le truppe,
blocchi di treni, strade e autostrade. A volte eravamo pochi altre volte
tantissimi, ogni volta ciascuno era forte dell’appoggio degli altri.
La mano dello Stato ha colpito con estrema violenza. Nel 2005 il movimento
aveva obbligato alla resa il governo. Un’onta che andava lavata ad ogni
costo: nessun esecutivo può permettere che i cittadini credano di poter
alzare la testa, costringendo lo Stato a fare marcia indietro.
Arresti, processi, condanne si sono abbattute su migliaia di No Tav. La
mannaia della Procura di Torino è calata più volte sulle nostre teste.
L’ultimo anno è stato durissimo. Sebbene il movimento abbia reagito con
intelligenza e coesione alle accuse di terrorismo, costruendo una campagna
contro la repressione di grande efficacia, tuttavia ha segnato una battuta
d’arresto sul piano delle lotte e, questione cruciale, della riflessione e
del confronto sul futuro. Ne è conseguita la rarefazione, se non la
sparizione, delle iniziative sparse sul territorio tra Torino e la
Valsusa. L’unica presenza costante sono stati i presidi bisettimanali al
cancello che a Chiomonte chiude strada dell’Avanà, una delle vie maestre
per truppe e ditte collaborazioniste.
Non ci si può accontentare di resistere perché la questione vera è
vincere, obbligare il governo a fare dietrofront, liberare le zone
occupate, far crescere i percorsi di autonomia dall’istituito, ancora oggi
ostaggio di persistenti illusioni elettorali.
L’offensiva mediatica dei nostri avversari ha costruito l’immagine falsa
di un territorio pacificato a forza, piegato dalla repressione, ridotto al
mero ruolo di testimone impotente dello scempio.
Era necessaria una risposta forte, chiara, popolare.
La manifestazione del 28 giugno nasce così.
Doveva essere ed è stata una giornata dell’orgoglio No Tav, una giornata
in cui si dimostrava nella pratica che il movimento non era sconfitto, né
impaurito, né sbandato.
Sapevamo bene che avrebbero vietato la circolazione nelle strade che,
dalla statale 24, scendono verso il cancello della centrale Iren, come
sapevamo che avrebbero dichiarato zona rossa sentieri e mulattiere.
Sapevamo che avrebbero piazzato jersey di ferro e cemento per chiudere le
strade nei pressi del ponte sulla Dora in località Gravella. Abbiamo detto
chiaro che non avremmo accattato blocchi e divieti.
Il 28 giugno l’alta Val Susa era vestita con i colori dell’estate. Un
lungo serpentone è sceso lungo la statale 24 e, senza esitare ha imboccato
la provinciale vietata dirigendosi verso i jersey. Le famiglie con
bambini, gli anziani, chi non se la sentiva si è fermato al bivio per la
Ramat, ma i più sono scesi, chi in prima fila, chi un poco più in là.
Quando i primi manifestanti si sono avvicinati, è partito un fitto lancio
di lacrimogeni che hanno reso l’aria irrespirabile per un lungo tratto di
strada.
Poi il corteo si è ricompattato ed ha guadagnato il centro di Chiomonte,
dove ci siamo rifocillati prima di imboccare via Roma, la strada che dal
paese scende verso la Dora. Anche via Roma era vietata, anche qui, dopo il
ponte, c’erano i jersey. Una lunga battitura, poi i jersey sono venuti giù
tra fuochi d’artificio e slogan: la polizia ha sparato grandi quantità di
gas nel bosco per investire i manifestanti anche durante la ritirata. Nel
frattempo un gruppetto di No Tav ha guadato la Dora ed ha beffato la
polizia violando l’area recintata infilandosi tra le vigne.
Il camion con l’amplificazione è stato fermato e due occupanti trattenuti
in questura e denunciati, altri due No Tav sarebbero stati denunciati per
resistenza aggravata.
I quotidiani del lunedì si sono scatenati, creando ad arte scenari
improbabili di Black Bloc che si sarebbero staccati dal corteo, di
divisioni tra buoni e cattivi ed altre logore favole. Chi ha coperto il
volto voleva solo difendersi da occhi e telecamere della polizia, non dal
nostro sguardo solidale, perché la scelta di violare i divieti e abbattere
gli ostacoli era stata fatta da tutti noi in assemblea.
Non abbiamo inceppato la macchina dell’occupazione militare che stringe in
una morsa un cantiere lontano chilometri. La nostra è stata un’azione
simbolica. Un gesto di orgoglio, la dimostrazione pratica, che non ci
siamo arresi né spaventati.
Un vero No Tav Pride.
Da oggi tuttavia sarà necessario riprendere i fili di un confronto a tutto
campo, per creare le condizioni perché ancora una volta il governo sia
obbligato alla resa. Se sapremo scegliere i nostri modi e i nostri luoghi
potremo rendere ingovernabile il territorio. Ovunque.
Serviranno coraggio e intelligenza. Per liberare la Maddalena, per
liberarci tutti.
Foto qui: www.anarresinfo.noblogs.org
Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Ancona. Cinema autogestito, tutti i mercoledì di luglio
CINEMA AUTOGESTITO
Piazza Palatucci (in fondo a Via Cialdini)
Tutti i mercoledì di Luglio
Vogliamo un quartiere libero e vivo..
Da mercoledì 1 Luglio alle ore 21,00 inizia il cinema autogestito, organizzato dal Gruppo Malatesta insieme ai cittadini in Piazza Palatucci con il film “Il pane e le rose”, di Ken Loach, Gran Bretagna 2001
……Maya è costretta a lasciare sua madre a Cuernavaca per emigrare clandestinamente negli Stati Uniti. Sfuggita alle mire di un rude cowboy raggiunge a Los Angeles la sorella Rosa con la quale va a vivere. Comincia con il lavorare presso un bar notturno e poi in un’impresa di pulizia. Ben presto Maya si rende conto dello sfruttamento a cui vengono sottoposti lei e i suoi compagni di lavoro e, al contrario di Rosa, vuole lottare. Grazie anche all’aiuto di Sam, un sindacalista statunitense che non ha rinunciato agli ideali. Ken Loach continua a proporci il suo cinema impegnato. Guardate il confronto duro, aspro ma carico di umanità ferita tra le due sorelle: è una pagina di impegno civile tradotto in cinema …
I successivi film saranno decisi e gestiti collettivamente dai presenti
Gruppo Malatesta Ancona
Via Podesti 14/b
Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su documentario Fascism INC
Fascism INC è un documentario prodotto dal team che ha realizzato Debtocracy e Catastroika, e parla della nascita del neo-fascismo in Europa e Grecia e il ruolo giocato dalle élite economiche.
Un film che per spiegare la crisi Greca, guarda al passato, alla seconda guerra mondiale e le cause scatenanti i movimenti fascisti di allora, che sono le stesse di oggi : gli appetiti smodati della classe confindustriale e bancaria europea. Un film che ricorda a tutti come è nato il fascismo in Italia e il Nazismo in Germania, con la novità inedita nei testi scolastici, dell’ attribuzione delle responsabilità alla borghesia europea. Il film che dimostra come il fascismo di ieri, e quello di oggi, altro non sono che uno strumento nelle mani di una ristretta cerchia di persone per attaccare la classe lavoratrice, i loro diritti, per puro profitto.Lo scopo principale dei fascisti di ieri,come quelli di oggi, è ottenere una classe lavoratrice docile, sottopagata ,senza diritti e senza sindacati.Una delle parti che attrae di più l’attenzione e che colpisce di più a livello emotivo è senz’altro quello dove l’autore sottolinea come la Grecia è l’unico paese europeo,dove i collaborazionisti Tedeschi,non hanno perso la guerra ma anzi sono stati premiati.Coloro che durante la seconda guerra mondiale, hanno trafficato e commerciato con i tedeschi a scapito del popolo greco, costituisce oggi l’estabishment politico ed economico del paese, e questo spiega molte cose. Ma anche in Germania e in Italia è così, le famiglie di industriali che hanno finanziato il fascismo e il Nazismo alla fine hanno ottenuto pene molto miti, quando non sono state condannate per nulla come in Italia.
Un film utile per capire meglio la crisi europea, chi l’ha creata, e perchè. Un film utile anche per aiutare molte persone a collocare politicamente personaggi come : Renzi e Grillo, (ma anche Bossi), che si sputano addosso spesso l’epiteto di fascista, avendo ragione entrambi, visto che entrambi rappresentano gli interessi dell’alta borghesia internazionale uno e italiana l’altro.
buona visione :
https://vid.me/15DU
Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bollettino anarchico per-verso l’assemblea anarchica marchigiana, N. 46
ANNO IX^ N. 46 – BOLLETTINO A-PERIODICO E A-PODITTICO a cura del gruppo anarchico kronstadt ancona. In questo numero aggiornato al 14.6.2015 trovate:
1. l’altro giorno a Senigallia: no alle trivellazioni in adriatico …
2. l’altro giorno a Decimomannu: nessuna pace per chi vive di guerra ….
3. l’altro giorno a Spoleto: cittadini del mondo
https://www.facebook.com/nicola.sabatino.77/media_set?set=a.10206621255960506.1073742046.1545595451&type=3
Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Perugia, 19 e 20 giugno: FieraMente anticlericali; FieraMente antifascisti
Perugia, 19 e 20 giugno: FieraMente anticlericali; FieraMente antifascisti
Il Comitato Pietro Castellini e il circolo ANPI di Perugia Bonfigli Tomovic presentano =
FieraMente anticlericali;FieraMente antifascisti= I due XX giugno di Perugia.
Programma
19 giugno 0re 17 presso il circolo Tempo Bono (Perugia via del Cortone 45-sopra via Ripa di Meana) dibattito sul Laicismo : di Stato o libertario? Introduzione di Tiziano Antonelli, e presentazione del libro di Federico Tulli Chiesa e Pedofilia, il caso Italiano. Sarà presente l’autore.
ore 20 incontro con i migranti del Gambia richiedenti asilo politico
A seguire cena con musica
XX Giugno Brindisi itineranti ai luoghi del risorgimento e della resistenza perugina.
Per i più coraggiosi il 1^ brindisi sarà alle ore 14,30 in via Ponte Vecchio a Ponte San Giovanni di Perugia luogo e ora del martirio di Pietro Castellini Anonimo Martire Fulgido Eroe Pessimo Tiratore incauto soggetto della città di Perugia umile cantiniere del possidente Angeletti.
Per aggiornamenti c’è la pagina facebook https://www.facebook.com/anpiperugia
e sempre su facebook https://www.facebook.com/groups/204532056262008/?fref=ts
Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su da Silvia. Rojava, cantone di Cizire
Con questo appello invitiamo singoli, organizzazioni, collettivi a partecipare alla nostra lotta di liberazione, liberazione non solo dei curdi per la propria terra, ma in primo luogo liberazione dal potere dello Stato e del capitalismo. Vi invitiamo a venire in Rojava, cantone di Cizire.
Il Rojava è un pezzo di terra in buona parte liberato dalla presenza dell’ISIS ma sotto embargo: un embargo portato avanti contro di noi non solo dalla Turchia ma anche dal Kurdistan iracheno, che non apprezza il modello di società differente che stiamo mettendo in pratica. Questo embargo ha effetti sulla scarsità di generi di prima necessità, ma soprattutto sulla carenza di medicine e attrezzature mediche necessarie per curare i feriti. Ci sono anche migliaia di martiri, di persone ammazzate dalla guerra: in molti hanno perso la famiglia e la casa.
Come in tutte le guerre del mondo, è la donna a portarne il peso più grande, perché è lei a perdere i suoi figli, è lei ad essere violentata, è lei ad essere venduta come schiava o costretta alla prostituzione; in più, in Siria e in buona parte del medio oriente, fino a prima della rivoluzione, la donna veniva considerata una persona di secondo livello. Ma qui in Rojava, la donna non considera più tutto questo una fatalità inevitabile: da molto tempo le donne hanno cominciato ad essere attive in tutti i campi (sociale, politico, militare) e questo sta riuscendo a cambiare la mentalità maschilista. Nel lottare contro il sistema patriarcale lottiamo anche contro ogni forma di oppressione e prevaricazione: lo stesso modo di pensare che pone l’uomo al di sopra della donna pone anche chi ha il potere al di sopra del popolo e l’essere umano al di sopra della natura, in una gerarchia di violenza e prevaricazione. Lottare contro il sistema patriarcale significa quindi per noi anche lottare contro la mentalità autoritaria e reazionaria.
Qui c’è sofferenza, certo, ma qui c’è anche gioia. C’è gioia ed orgoglio, perché un popolo ha alzato la testa contro le prevaricazioni. Abbiamo imparato di nuovo a scrivere nella nostra lingua, che prima era proibita in tutti gli edifici pubblici. Abbiamo messo in pratica un modello di autogestione democratica, per cui le decisioni partono e vengono discusse in assemblee nelle strade che coinvolgono tutti e tutte coloro che vogliono farne parte. Ci siamo organizzati insieme con tutte le minoranze ed etnie presenti in questo pezzo di mondo, perché ciascuno possa mantenere la sua identità completandoci a vicenda in una dinamica che ci arricchisce tutte e tutti.
La nostra è una legittima lotta di liberazione, come può essere quella palestinese o come lo sono state quelle anticoloniali; questa è anche una lotta per dare potere al popolo, mettendo come priorità la liberazione della donna; questa lotta cerca un rapporto armonioso con la natura in un divenire ciclico interconnesso di cui anche l’essere umano è parte; questa lotta vuole eliminare l’autoritarismo lottando contro la mentalità che lo genera. La nostra lotta provvede anche alla sua stessa difesa attraverso le YPG-YPJ, perché i mostri che la attaccano sono tanti e micidiali.
Quello che potete fare qui è molto, innanzitutto venire a vedere, per raccontare nei vostri Paesi quello che succede qui. E poi portare aiuto psicologico a chi ha subito traumi, aiutare nella ricostruzione, aiutare nei parchi naturali, nel campo profughi “newroz” dove sono ospitati yazidi in fuga da Shingal, oltre che prendere parte alle forze di difesa del popolo e delle donne (YPG-YPJ). La vostra solidarietà, ai nostri occhi, ha molto valore.
Vorremmo ascoltare le vostre storie, le lotte che hanno luogo in altre parti del mondo, e vorremmo condividere con voi questa nostra rivoluzione. Vi invitiamo perché possiate vedere con i vostri occhi che il modello che rende l’essere umano una macchina all’interno del sistema, e ne toglie l’umanità e la gioia perché ne fa pedina di meccanismi su cui non ha nessun controllo, non è l’unico modello possibile, e questa è una delle alternative. Nella storia e in tutti i luoghi del mondo ci sono sempre stati e sempre ci saranno movimenti che vogliono liberare l’essere umano dal Potere che vorrebbe renderlo morto e triste, crediamo sia importante unire questi movimenti perché solo insieme possiamo vincere il mostro contro cui, nelle sue diverse forme, lottiamo.
Per informazioni contattare: solidaritywithrojava@gmail.com
E poi, vi mando un paio di link dal blog:
uno riguarda l’apertura di un nuovo tabur internazionalista all’interno delle YPG-YPJ: http://libera-palestina.blogspot.com.tr/2015/06/tabur-internazionalista.html
ed il secondo riguarda alcune mie personali considerazioni rivolte in special modo ai compagni antimperialisti: http://libera-palestina.blogspot.com.tr/2015/05/lettera-agli-antimperialisti.html (commenti ed osservazioni costruttive sono benvenuti!)
Buona lotta!
Silvia
Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Bologna, Circolo Berneri
Lunedì 22 giugno
Lunedì 22 il Circolo Anarchico Berneri sposterà il consueto appuntamento del lunedì presso Scienze Politiche (Strada Maggiore, 45) partecipando all’iniziativa del collettivo Exarchia
http://exarchia.indivia.net/articolo/tu-la-chiami-guerra-e-non-ti-spieghi-il-perche
Inoltre, tutti i libri in distribuzione al circolo sono scontati del 20%! novità:
Enrico Malatesta, Lo sciopero armato a cura di Davide Turcato (Zic 2015)
Zerocalcare, Kobane Calling (Autoproduzione)
Francesco Benozzo e Fiabio Bonvicini, Disertori, migranti e cantastoie (CD)
Circolo Anarchico Berneri, Ovunque Kobane, ounque Resistenza (Autoproduzioni)
Clash city workers, Dove sono i nostri. Lavoro, classe e movimenti nell’Italia della crisi (Volo publisher)
Pamela Galassi, Emma Goldman, la donna più pericolosa d’America (La Fiaccola)
Paul Avrich, Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti (Nova Delphi)
Andrea Staid, I senza stato. Potere, economia e debito nelle società primitive (Bébèrt)
Chiara Gazzola, Fra diagnosi e peccato. La discriminazione secolare nella psichiatria e nella religione (Mimesis)
Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Azione diretta per la trasformazione sociale. Per dare un senso all’astensione.
Lo Stato è come la religione, vale se la gente ci crede, e la gente ormai non ci crede più: lo dimostra il 48% degli elettori che si è rifiutato di recarsi alle urne il 31 maggio.
Le recenti elezioni amministrative testimoniano un ulteriore approfondimento del fossato che separa i ceti popolari da una parte e il ceto politico e le classi privilegiate dall’altra.
L’aumento delle astensioni conferma il più importante fatto politico nell’Italia degli ultimi anni: per la prima volta da quando le classi subalterne ebbero il diritto di voto, la maggioranza dei lavoratori dipendenti si astiene dalle elezioni, e fra gli astenuti i lavoratori dipendenti, e in particolare la classe operaia, sono il gruppo sociale più rappresentato.
Oggi l’astensionismo esprime massicciamente la protesta contro la gretta politica di difesaed accrescimento dei privilegi di pochi portata avanti dai governi che si sono succeduti.
L’indifferenza delle istituzioni nei confronti dei movimenti di protesta, dall’occupazione delle case alla lotta contro le grandi opere, dalla difesa dei diritti dei lavoratori alla difesa della libertà di manifestare e così via, accompagnata da una repressione sempre più brutale nei confronti degli oppositori, è la causa principale dell’astensionismo popolare; l’atteggiamento miope e arrogante del ceto politico non fa che esaltarne le potenzialità di rottura del sistema esistente, accelerando una presa di coscienza che altrimenti sarebbe molto più difficile.
Un altro risultato di queste elezioni ci consegna una rappresentazione migliore della coscienza popolare: la Lega Nord nonostante l’enorme visibilità mediatica e il netto ridimensionamento di Forza Italia non sfonda come ci si aspettava ed anzi perde in termini di voti complessivi, mentre il Movimento 5 Stelle perde quasi due milioni di voti rispetto alle elezioni politiche precedenti. Il tentativo di convogliare il malcontento popolare nelle liste dell’opposizione è fallito.
Chi si è rifiutato, domenica 31 maggio, di dare fiducia ad un altro che risolva i suoi problemi, ora deve avere fiducia in se stesso e in chi gli sta accanto, deve avere fiducia nel suo diritto ad usare le case sfitte o abitate da pochissime persone, deve avere fiducia nel suo diritto ad usare dei mezzi di sussistenza di cui ha bisogno, ad usare la fabbrica, l’impianto, il campo che il proprietario lascia inutilizzato per produrre, liberamente associato agli altri, ciò che abbisogna a tutti; e una volta rivendicato questo diritto, necessita che si organizzi per difenderlo, con ogni mezzo, contro i tutori della proprietà privata.
Gli sfruttati non hanno bisogno di dimostrare a nessuno che sono capaci di prendere possesso dei mezzi di lavoro e quindi della direzione della produzione: economisti, banchieri, manager, governanti non hanno fatto niente per uscire dalla crisi, quel poco che è stato fatto è stato pagato a lacrime di sangue dalle lavoratrici e dai lavoratori. E’ ora che paghino i ricchi, è ora che paghino i politici .
La Commissione di Corrispondenza
della Federazione Anarchica Italiana
Posted: Giugno 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Non delegare il tuo dissenso. Crea l’alternativa

Non delegare il tuo dissenso. Crea l’alternativa.
“In un regime totalitario la volontà del popolo non conta: ci sono dei manganelli per sistemare tutto. Ma se lo stato non può più fare uso del bastone il popolo può alzare la voce, allora bisogna controllarne il pensiero con la propaganda, fabbricando il consenso e con delle semplificazioni allettanti per ridurlo all’apatia. La comunicazione sta alle democrazie come la violenza sta alle dittature.” Noam Chomsky
“L’anarchismo è una tendenza naturale, che si trova nella critica delle organizzazioni gerarchiche e delle concezioni autoritarie, e nel movimento progressivo dell’umanità e perciò non può essere una utopia.”
Bruno Misefari
“Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace.” P. P. Pasolini
http://federazioneanarchica.org/archivio/
Posted: Giugno 5th, 2015 | Author: Circolo Culturale Libertario Rimini | Filed under: General | Commenti disabilitati su Cesena. Lun 8 giugno, Zappatori senza padrone al Sole e Baleno
LUNEDì 8 GIUGNO 2015
presso lo spazio libertario “Sole e Baleno”
dalle ore 19 – assemblea allargata dello spazio… partecipa!
dalle ore 20.30 – a tavola con gli “ZAPPATORI SENZA PADRONE”
un momento conviviale ed una lunga chiacchierata per ripercorrere le tappe di un’esperienza di autogestione e condivisione nata nel ‘77 a Pian Baruccioli, con la partecipazione di qualcuno che ne ha preso parte in prima persona.
Tra autosussistenza agricola, ritorno alla natura e sopravvivenza ai margini della civiltà urbanizzata. In lotta contro un mondo scandito dai ritmi serrati della produzione industriale.
guarda la locandina:
http://spazio-solebaleno.noblogs.org/files/2015/06/ZAPPATORIwebOK.jpg
subb. Valzania 27 – Cesena (FC)
www.spazio-solebaleno.noblogs.org
spazio.solebaleno@bruttocarattere.org
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