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FAI Milano. SOLIDARIETA’ ALLE COMPAGNE ED AI COMPAGNI DEL CSA DORDONI DI CREMONA

Posted: Gennaio 21st, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su FAI Milano. SOLIDARIETA’ ALLE COMPAGNE ED AI COMPAGNI DEL CSA DORDONI DI CREMONA

PIENA SOLIDARIETA’ ALLE COMPAGNE ED AI COMPAGNI DEL CSA DORDONI DI CREMONA, E SOPRATTUTTO AD EMILIO, COSTRETTO IN UN LETTO D’OSPEDALE IN PERICOLO DI VITA: E’ INACCETTABILE CHE BANDE FASCISTE POSSANO CONTINUARE AD AGIRE INDISTURBATE, A PRATICARE VIOLENZA, A DIFFONDERE ODIO RAZZIALE E XENOFOBIA. L’ANTIFASCISMO NON E’ RETORICA, NON E’ PASSATISMO REDUCISTA, E’ PRATICA QUOTIDIANA DI LOTTA PER LA LIBERTA’ CONTRO LO SFRUTTAMENTO E L’OPPRESSIONE, CONTRO LO STATO E I PADRONI, CONTRO I LORO SERVI. QUESTO IL NOSTRO IMPEGNO DI IERI, DI OGGI, DI DOMANI.

FEDERAZIONE ANARCHICA MILANESE


Il Canzoniere Anarchico dei Montelupo

Posted: Gennaio 21st, 2015 | Author: | Filed under: musica | Commenti disabilitati su Il Canzoniere Anarchico dei Montelupo

http://www.indie-eye.it/recensore/coverstory/montelupo-il-canzoniere-anarchico-la-recensione.html


Comunicato Comitati No Muos

Posted: Gennaio 21st, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Comunicato Comitati No Muos

In attesa di conoscere la sentenza del Tribunale amministrativo regionale sulla legittimità delle autorizzazioni alla costruzione del Muos apprendiamo che ieri è avvenuto il lancio del terzo satellite, dei cinque previsti, della costellazione Muos.
Il progetto ha attualmente più di 5 anni di ritardi dovuti a problemi ingegneristici e all’opposizione degli attivisti No Muos. Già il 6 ottobre 2012 il cantiere fu sequestrato su richiesta del Pm di Caltagirone ma fu prontamente dissequestrato su ricorso del Ministero della Difesa, ovviamente italiano. Le autorizzazioni furono prima sospese e poi revocate dalla regione Sicilia, ma i lavori di completamento dell’opera non si sono mai veramente fermati.
Durante la revoca, infatti, furono proprio gli attivisti No Muos, mamme, studenti e cittadini di ogni parte della Sicilia a far rispettare lo stop imposto al cantiere attraverso la pratica dei blocchi stradali, pesantemente sanzionata dal prefetto Valente, lo stesso che secondo alcune mail trafugate dagli hacker di Anonymous, rassicurava il Ministero della Difesa e gli Usa sulla continuazione dei lavori nel cantiere. La “legalità”, con cui molti parlamentari e politici continuano a riempirsi la bocca, fu dunque imposta a caro prezzo, compresi arresti e denunce, da parte degli attivisti.
Ancora una volta, con il lancio del satellite, assistiamo a un ulteriore atto di disprezzo da parte degli Usa per i cittadini siciliani e per le istituzioni italiane. In attesa della sentenza del Tar, che potrebbe ribaltare la situazione giudicando illegittime le autorizzazioni e l’opera stessa, gli Stati Uniti continuano nei loro progetti di morte incuranti delle decisioni dei tribunali italiani, della volontà dei cittadini e del parere degli esperti. Dei politici paladini della “legalità” non si vede neppure l’ombra e, nella migliore delle ipotesi, se parlano di Muos, lo fanno solo per puntare il dito contro i “cattivi” attivisti, rei di difendere la pace, la salute e il proprio territorio attraverso l’ormai consolidata pratica delle azioni dirette. Nel silenzio delle istituzioni, della politica, dei legalisti a fasi alterne, i comitati No MUOS continuano a denunciare l’asservimento dello stato italiano e delle sue emanazioni nel territorio ai progetti di guerra degli Usa. Che si mostrano incuranti degli organi amministrativi, delle manifestazioni, delle azioni di chi si oppone all’opera bellica.
Lanciamo un appello a tutti coloro hanno a cuore questa terra, la salute di chi ci vive, il diritto dei popoli a vivere in pace, a tornare nelle strade, ai cancelli, davanti i luoghi di potere per gridare ancora più forte la ferma opposizione al Muos e alle installazioni militari. Perché la “legalità” è un’arma che vale solo per I più forti, una velleità di chi intende far valere i propri interessi sui territori e sulle popolazioni.
Serve ancora ribadirlo? Il Muos non è ancora attivo, e faremo di tutto affinché non lo sia mai. Bloccarlo dipende ancora una volta da noi, dalla partecipazione in prima persona.
No Muos ora e sempre. Fino alla vittoria!

Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS


Charlie Hebdo. NÈ DIO, NÈ STATO, NÈ PADRONI

Posted: Gennaio 9th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Charlie Hebdo. NÈ DIO, NÈ STATO, NÈ PADRONI

Il vile attacco contro la redazione di Charlie Hebdo che ha lasciato a terra 12 vittime apre un nuovo capitolo della famigerata “guerra al terrore”.

È uno scontro dove, al di là della retorica dei neocon americani e dei loro tristi epigoni europei dalla, fallace Fallaci a Magdi Allam, la maggioranza delle vittime sono stati gli abitanti dei “paesi musulmani” e le libertà civili conquistate in secoli di lotta in occidente.
Non c’è dubbio che l’attacco commesso da islamisti, pista al momento più accreditata e probabile, alla sede del giornale satirico francese vada a favore di chi nella logica dello scontro di civiltà ci sguazza. E in questa logica ci sguazzano sia gli apparati industriali-militari occidentali, con il loro corollario di neo-burocrati della sorveglianza, che le componenti più reazionarie del mondo islamico, facciano esse parte del blocco di potere sunnita delle petromonarchie del golfo o parte di quella galassie di schegge impazzite e di soggetti più o meno autonomi, ivi compreso lo Stato Islamico o parte del blocco di potere Siro-Iraniano sciita o dei vanagloriosi sogni neottomani di Erdogan.
Questo dispositivo guerrafondaio potrà essere decostruito e ridotto all’impotenza, perchè è questo il compito storico che ci dobbiamo prefiggere, solo dalla costante mobilitazione in senso rivoluzionario degli sfruttati tutti, atta a superare nel più breve tempo possibile sia il dominio burocratico-militare degli stati occidentali che quello delle teocrazie musulmane. Solo l’internazionalismo di classe può opporsi in modo efficace alla marea montante delle guerre e dei presunti scontri di civiltà, che altro non sono che dispositivi atti a disciplinare il proletariato catturandolo in una spirale di guerra tra poveri a discapito dell’attacco alla rendita e alle classi dominanti.
I bastardi che hanno attaccato Charlie Hebdo, ammazzando anche dei compagni storicamente vicini al movimento anarchico, hanno attaccato direttamente una delle più importanti conquiste dei movimenti sociali dai tempi della presa della Bastiglia: la libertà di espressione, la libertà di camminare sulla testa dei re e degli dei.
E quindi tacciano gli osceni Le Pen, gli orridi Salvini, i deliranti Gasparri, gli ipocriti Renzi: voi con la libertà non avete nulla a che fare. Voi siete nemici della libertà al pari delle milizie daesh.
Il clericofascistume, francese o italiano che sia, avrebbe volentieri sparato su Charlie Hebdo, giornale svariate volte censurato dalle bigotte procure francesi e cresciuto nel clima libertario della fine degli anni sessanta. Quindi tacciano, gli ipocriti autoritari ed esercitino l’unica libertà che gli compete: quella di scomparire.
Taccia Hollande con la sua retorica sull’unità nazionale: voi che santificate il dio denaro delle borse, e tenete i “clandestini” fuori dalla fortezza Europa, dopo aver depredato i loro paesi d’origine non avete il diritto di parlare di libertà.
I molto materiali conflitti che si svolgono da oramai quindici anni nel medioriente si alimentano della macchina di propaganda dello scontro di civiltà. La classe dirigente europea e dei paesi del golfo, così come i capobastone delle bande islamiste, ha sulle spalle il peso di centinaia di migliaia di cadaveri. Quelli delle popolazioni strette tra il martello delle politiche imperiali atlantiste e l’incudine dell’islamismo radicale o delle politiche imperiali sino-russe e iraniane o siriane. I morti di Parigi sono come i centinaia di migliaia di morti di Damasco, Falluja, Cairo, Kabul, Grozny, Gaza, Kobane.
Il terrorismo dei bombardamenti NATO o Israeliani e il terrorismo delle piogge di missili scatenate da Hezbollah o dei GRAD tirati dall’IS su Kobane o delle autobombe di Al Quaeda sono speculari. Rientrano nella stessa logica di politica di potenza sulla pelle degli sfruttati.
E tacciano che gli imbecilli afflitti da demenza gauchiste senile che davanti a 12 morti, tra cui, lo ripetiamo, dei compagni, riescono solo a balbettare che Charlie Hebdo sarebbe un giornale antislamico. E quindi, coglioni? Siete forse ancora convinti che la religione sia la lacrima sulla faccia del mondo? Vi siete persi un secolo e mezzo di storia: la religione non è l’oppio dei popoli, è l’amfetamina delle masse. La dialettica di cui vi riempite la bocca non sapete manco dove stia di casa, persi come siete nei vostri giochini tatticisti ed egemonici da gruppettari.
Siete per caso convinti che il nemico del nostro nemico sia nostro amico? Siete davvero convinti che nell’Europa e negli States la discriminante sia essere musulmani o cristiani e non la collocazione di classe? Vi siete per caso persi le riflessioni sul ruolo dell’associazionismo religioso tra la popolazione immigrata nel tenere buone il proletariato delle suburbie parigine? Siete semplicemente stupidi o siete in malafede convinti di potervi accreditare presso le ipotetiche masse islamiche?
Ecco il risultato di decenni di terzomondismo riciclato che parla di popoli oppressi e non di classi sociali. Imbastarditevi pure con la borghesia sunnita o sciita. Fate finta di non ricordare il massacro della sinistra laica persiana messo in atto dai controrivoluzionari islamici. Scrivetela pure la vostra neostoria. Ma non pretendete che tutti caschino nelle vostre menzogne.

In questo momento i rivoluzionari anarchici turchi e curdi insieme alle comunità e alle milizie del KCK ci stanno mostrando quale è l’unico modo per dialogare con gli islamisti militanti: combattere senza tregua alcuna.

In questo momento non possiamo che stringerci a coloro che sono morti in questo vile attentato oscurantista e non possiamo che rilanciare il nostro impegno.
Il nostro impegno a sostenere tutti coloro che combattono contro le guerre del capitale.
Il nostro impegno a sostenere tutti coloro che combattono contro i reazionari islamici o cristiani che siano.
Il nostro impegno a sostenere tutti coloro che combattono contro gli sfruttatori, bianchi, rossi, neri o a pallini.
Il nostro impegno nel costruite un società libera, anarchica, laica e secolarista.
Perchè solo gli sfruttati potranno emancipare loro stessi, non le ipotetiche avanguardie.
Il capitale, le religioni, lo stato, i re saranno sepelliti, e sarà la nostra gioia, saranno le nostre risate a farlo.

La Redazione Collegiale di Umanità Nova

https://www.facebook.com/Uenne/posts/993196890707771:0


Fusillade à Charlie Hebdo

Posted: Gennaio 9th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Fusillade à Charlie Hebdo

La Fédération anarchiste apprends avec horreur la tuerie perpétrée dans les locaux du journal satyrique Charlie Hebdo, qui a laissé 12 morts et plus encore de blessés.

Nous partageons l’émoi, l’indignation, et la peine des familles, des amis, des collègues après ce crime odieux. Parmi les victimes, certains ont contribué un temps au Monde libertaire, et si nos positions ont pu diverger par la suite, ils resteront au souvenir de nombreux camarades.
Cet attentat doit nous rappeler que l’obscurantisme religieux comme politique est meurtrier.
Nous condamnons les assassins, mais nous restons également vigilants face aux réactions de l’extrême droite ou au dispositif policier de l’Etat.
Nous continuerons à combattre l’oppression, l’autoritarisme et l’intolérance, qu’ils se cachent derrière la religion, la nation ou l’ordre sécuritaire.