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Libri. Antonio Senta. Utopia e azione, per una storia dell’anarchismo in Italia (1848-1984)

Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Libri. Antonio Senta. Utopia e azione, per una storia dell’anarchismo in Italia (1848-1984)

Se gli anarchici non se ne curano, la storia la faranno i loro nemici.
Gaetano Salvemini 

Dai moti del 1848 al neo-anarchismo post-’68, Senta delinea un’originale storia dell’anarchismo italiano che intreccia la grande Storia con le innumerevoli piccole storie di donne e uomini che hanno dato consistenza reale a quel cocktail unico di libertà e uguaglianza che è l’idea anarchica. Grazie a una narrazione serrata e avvincente, partecipiamo in diretta al fluire tumultuoso degli eventi che attraversano, influenzano e spesso modificano la storia d’Italia. Se non mancano i personaggi più noti, questa è soprattutto la storia corale dei tanti anonimi protagonisti che sono stati la carne viva del movimento italiano, la storia degli ideali politici e delle passioni umane che hanno messo in moto generazioni di militanti. Ne viene fuori la ricchezza di un’idea intrinsecamente plurale, sperimentale e antidogmatica che attraverso la storia si fa movimento concreto in una dimensione che lungi dall’essere solo politica è anche e soprattutto sociale ed etica.

Antonio Senta (Fiesole, 1980), ricercatore presso l’Università di Trieste, è membro del comitato scientifico dell’Archivio Famiglia Berneri-Chessa di Reggio Emilia e della collana OttocentoDuemila promossa dall’associazione Clionet.



La Storia altro non è che lo sforzo disperato degli esseri umani di dar corpo al più chiaroveggente dei propri sogni.
Albert Camus

Torino. No Tav Pride

Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Torino. No Tav Pride

No Tav Pride
Quattro anni. Quattro lunghi anni sono trascorsi dalle giornate della
Maddalena, quando l’area destinata a diventare cantiere venne liberata. I
giorni della Libera Repubblica finirono il 27 giugno: dopo ore di
resistenza le truppe dello Stato sgomberarono l’area, obbligandoci alla
fuga per i boschi della Ramat e per i sentieri verso Giaglione. Da quel
giorno il tricolore ha sostituito il treno crociato.
Sono stati quattro anni di lotta contro l’occupazione militare, segnati da
marce popolari e atti di sabotaggio, presidi e azioni notturne, proteste
alle caserme, assedi agli alberghi e ristoranti che ospitano le truppe,
blocchi di treni, strade e autostrade. A volte eravamo pochi altre volte
tantissimi, ogni volta ciascuno era forte dell’appoggio degli altri.

La mano dello Stato ha colpito con estrema violenza. Nel 2005 il movimento
aveva obbligato alla resa il governo. Un’onta che andava lavata ad ogni
costo: nessun esecutivo può permettere che i cittadini credano di poter
alzare la testa, costringendo lo Stato a fare marcia indietro.
Arresti, processi, condanne si sono abbattute su migliaia di No Tav. La
mannaia della Procura di Torino è calata più volte sulle nostre teste.

L’ultimo anno è stato durissimo. Sebbene il movimento abbia reagito con
intelligenza e coesione alle accuse di terrorismo, costruendo una campagna
contro la repressione di grande efficacia, tuttavia ha segnato una battuta
d’arresto sul piano delle lotte e, questione cruciale, della riflessione e
del confronto sul futuro. Ne è conseguita la rarefazione, se non la
sparizione, delle iniziative sparse sul territorio tra Torino e la
Valsusa. L’unica presenza costante sono stati i presidi bisettimanali al
cancello che a Chiomonte chiude strada dell’Avanà, una delle vie maestre
per truppe e ditte collaborazioniste.
Non ci si può accontentare di resistere perché la questione vera è
vincere, obbligare il governo a fare dietrofront, liberare le zone
occupate, far crescere i percorsi di autonomia dall’istituito, ancora oggi
ostaggio di persistenti illusioni elettorali.

L’offensiva mediatica dei nostri avversari ha costruito l’immagine falsa
di un territorio pacificato a forza, piegato dalla repressione, ridotto al
mero ruolo di testimone impotente dello scempio.

Era necessaria una risposta forte, chiara, popolare.
La manifestazione del 28 giugno nasce così.
Doveva essere ed è stata una giornata dell’orgoglio No Tav, una giornata
in cui si dimostrava nella pratica che il movimento non era sconfitto, né
impaurito, né sbandato.

Sapevamo bene che avrebbero vietato la circolazione nelle strade che,
dalla statale 24, scendono verso il cancello della centrale Iren, come
sapevamo che avrebbero dichiarato zona rossa sentieri e mulattiere.

Sapevamo che avrebbero piazzato jersey di ferro e cemento per chiudere le
strade nei pressi del ponte sulla Dora in località Gravella. Abbiamo detto
chiaro che non avremmo accattato blocchi e divieti.

Il 28 giugno l’alta Val Susa era vestita con i colori dell’estate. Un
lungo serpentone è sceso lungo la statale 24 e, senza esitare ha imboccato
la provinciale vietata dirigendosi verso i jersey. Le famiglie con
bambini, gli anziani, chi non se la sentiva si è fermato al bivio per la
Ramat, ma i più sono scesi, chi in prima fila, chi un poco più in là.
Quando i primi manifestanti si sono avvicinati, è partito un fitto lancio
di lacrimogeni che hanno reso l’aria irrespirabile per un lungo tratto di
strada.

Poi il corteo si è ricompattato ed ha guadagnato il centro di Chiomonte,
dove ci siamo rifocillati prima di imboccare via Roma, la strada che dal
paese scende verso la Dora. Anche via Roma era vietata, anche qui, dopo il
ponte, c’erano i jersey. Una lunga battitura, poi i jersey sono venuti giù
tra fuochi d’artificio e slogan: la polizia ha sparato grandi quantità di
gas nel bosco per investire i manifestanti anche durante la ritirata. Nel
frattempo un gruppetto di No Tav ha guadato la Dora ed ha beffato la
polizia violando l’area recintata infilandosi tra le vigne.
Il camion con l’amplificazione è stato fermato e due occupanti trattenuti
in questura e denunciati, altri due No Tav sarebbero stati denunciati per
resistenza aggravata.

I quotidiani del lunedì si sono scatenati, creando ad arte scenari
improbabili di Black Bloc che si sarebbero staccati dal corteo, di
divisioni tra buoni e cattivi ed altre logore favole. Chi ha coperto il
volto voleva solo difendersi da occhi e telecamere della polizia, non dal
nostro sguardo solidale, perché la scelta di violare i divieti e abbattere
gli ostacoli era stata fatta da tutti noi in assemblea.

Non abbiamo inceppato la macchina dell’occupazione militare che stringe in
una morsa un cantiere lontano chilometri. La nostra è stata un’azione
simbolica. Un gesto di orgoglio, la dimostrazione pratica, che non ci
siamo arresi né spaventati.

Un vero No Tav Pride.

Da oggi tuttavia sarà necessario riprendere i fili di un confronto a tutto
campo, per creare le condizioni perché ancora una volta il governo sia
obbligato alla resa. Se sapremo scegliere i nostri modi e i nostri luoghi
potremo rendere ingovernabile il territorio. Ovunque.
Serviranno coraggio e intelligenza. Per liberare la Maddalena, per
liberarci tutti.

Foto qui: www.anarresinfo.noblogs.org


Libri. “L’inquieta attitudine. Camillo Berneri e la vicenda politica dell’anarchismo in Italia”

Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Libri. “L’inquieta attitudine. Camillo Berneri e la vicenda politica dell’anarchismo in Italia”

Berneri_cover_solofronte

E’ uscito il Primo Libretto di “L’inquieta attitudine. Camillo Berneri
e la vicenda politica dell’anarchismo in Italia”. (pag.112), con cui si
avviano le Eizioni Kronstadt.

Chi fosse interessato, può conttattare:
: sclaudio65@gmail.com    oppure al 3489115008

PREZZI:
-1 COPIA EURO 5; ;
-DA 5 COPIE IN SU’ EURO 3,50;
-DA 10 COPIE  IN SU’ EURO 3

Qui di seguito ed in allegato si può vedere “Sommario” e “Copertina”

Sommario
Aiuti preziosi a questo primo libretto.    3
Nota editoriale    5
Note introduttive    7
PARTE PRIMA Cenni storici sull’anarchismo in Italia fino al 1914 15
1. Una questione preliminare    16
2. Dall’affermazione all’eclissi della dimensione politica    18
3. Propaganda del Fatto”, Malfattori, individualismo.    21
4. Il socialismo parlamentare.    27
5. Controtendenze e ragioni d’essere    29
6. L’impulso malatestiano e la questione “Merlino”.    33
7. La controversa età giolittiana.    37
8. Dalla nascita dell’USI alla Guerra Mondiale.    48
PARTE SECONDA Il giovanissimo Berneri nella fase ascendente
dell’anarchismo italiano    53
1. Sull’infanzia, sulle radici culturali.    54
2. Reggio Emilia socialista    57
3. Berneri nella fase socialista reggiana.    59
4. Prampolini e Berneri.    66
5. La Prima Guerra Mondiale    71
6. L’opposizione sociale alla guerra e gli anarchici.    73
7. Gli echi della rivoluzione russa.    80
8. I primi passi anarchici di Camillo Berneri    89
9. I primi scritti di Berneri anarchico    95
Elenco dei nomi    105


Reggio Emilia. Lunedì 6 luglio, prima nazionale del documentario Il sole contro

Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: | Filed under: cinema | Commenti disabilitati su Reggio Emilia. Lunedì 6 luglio, prima nazionale del documentario Il sole contro

Prima Nazionale del documentario

‘Il sole contro’

Arena Stalloni di Reggio Emilia

Via Samarotto10/e

Lunedi 6 Luglio 2015, ore 21,30

Reggio Emilia, 7 Luglio 1960, dedicato a: Lauro Farioli, Marino Serri, Emilio Reverberi, Ovidio Franchi, Afro Tondelli. Regia di Giuliano Bugani

Il collettivo Indygroundfilm e la casa editrice Bèbert Edizioni, annunciano la presentazione del documentario “Il sole contro. 7 Luglio 1960, Reggio Emilia” di Giuliano Bugani. Il documentario ricostruisce la strage del 7 Luglio 1960, avvenuta a Reggio Emilia, quando la Polizia di Stato uccise cinque manifestanti durante lo sciopero generale della CGIL contro il governo DC-MSI presieduto da Fernando Tambroni. Attraverso le voci dei presenti in piazza quel giorno, degli avvocati difensori, dei famigliari delle vittime e di alcune immagini inedite, questo documentario opera una ricostruzione della strage e una riflessione sull’accaduto. Il progetto nasce con la volontà di dare più ampio ampio respiro ai fatti del 7 Luglio che, nella loro tragica unicità, hanno segnato un momento cruciale nella vita di questo paese. Proprio per questo bisogna ricordare i morti di quel giorno, portarne avanti la memoria, chiedendo che giustizia sia fatta e vengano riconosciuti i colpevoli. Quest’anno, in occasione del 55° anniversario, il documentario verrà presentato a Reggio Emilia il 6 Luglio 2015 alle ore 21.30 presso l’Arena Stalloni.

 


Ancona. Cinema autogestito, tutti i mercoledì di luglio

Posted: Luglio 1st, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Ancona. Cinema autogestito, tutti i mercoledì di luglio

CINEMA AUTOGESTITO

Piazza Palatucci (in fondo a Via Cialdini)

Tutti i mercoledì di Luglio

Vogliamo un quartiere libero e vivo..

Da mercoledì 1 Luglio alle ore 21,00 inizia il cinema autogestito, organizzato dal Gruppo Malatesta insieme ai cittadini in Piazza Palatucci con il film “Il pane e le rose”, di Ken Loach, Gran Bretagna 2001

…Maya è costretta a lasciare sua madre a Cuernavaca per emigrare clandestinamente negli Stati Uniti. Sfuggita alle mire di un rude cowboy raggiunge a Los Angeles la sorella Rosa con la quale va a vivere. Comincia con il lavorare presso un bar notturno e poi in un’impresa di pulizia. Ben presto Maya si rende conto dello sfruttamento a cui vengono sottoposti lei e i suoi compagni di lavoro e, al contrario di Rosa, vuole lottare. Grazie anche all’aiuto di Sam, un sindacalista statunitense che non ha rinunciato agli ideali. Ken Loach continua a proporci il suo cinema impegnato. Guardate il confronto duro, aspro ma carico di umanità ferita tra le due sorelle: è una pagina di impegno civile tradotto in cinema …

I successivi film saranno decisi e gestiti collettivamente dai presenti

Gruppo Malatesta Ancona

Via Podesti 14/b


Libri. CONTRO LE OMBRE DELLA NOTTE Storia e pensiero dell’anarchico tedesco Rudolf Rocker

Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Libri. CONTRO LE OMBRE DELLA NOTTE Storia e pensiero dell’anarchico tedesco Rudolf Rocker

copertina

David Bernardini
CONTRO LE OMBRE DELLA NOTTE

Storia e pensiero dell’anarchico tedesco Rudolf Rocker
pp.148 EUR 12,00
ISBN 978-88-95950-36-5

Rudolf Rocker (1873-1958) costituisce un tassello fondamentale nella storia del movimento anarchico internazionale. Dalla Germania di Bismarck alla Francia della “propaganda del fatto”, dalla Londra degli anarchici di lingua yiddish, dove viene soprannominato “rabby goy”, ai campi di concentramento per “alien enemies” (stranieri di nazionalità nemica), dall’anarcosindacalismo della repubblica di Weimar alla colonia libertaria Mohegan nel Maine, dove finisce i suoi giorni, Rocker attraversa ottant’anni di storia senza mai rinunciare a lottare a fianco degli sfruttati ed a riflettere sulle possibilità di un avvenire libertario. Autore di una miriade di libri, opuscoli e articoli sparsi sulla stampa anarchica di tutto il mondo, la sua vita illumina scorci del passato spesso lasciati nell’ombra ed esperienze politiche poco conosciute, le sue riflessioni colgono le tensioni del tempo e cercano di coniugare teoria e azione. Questo libro si propone di costituire un primo approccio allo studio della figura di Rudolf Rocker, ricostruendo i differenti contesti nei quali si delineano il suo pensiero e la sua straordinaria parabola esistenziale.
Quella di Rocker  una storia poco conosciuta, eppure  bella come solo può essere quella di un uomo coerente, determinato, dotato di un pensiero acuto, originale e insofferente a qualsiasi tipo di dogma.
David Bernardini (1988) si  laureato in Storia presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi in Storia del pensiero politico contemporaneo. Attualmente frequenta il dottorato in Storia dell’Europa presso l’Università degli Studi di Teramo. Si occupa prevalentemente di storia del movimento anarchico e di estremismo di destra.

http://www.zeroincondotta.org/libri/db_controleombre.html


Libri. LO SCIOPERO ARMATO

Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Libri. LO SCIOPERO ARMATO

E. Malatesta: Opere Complete

copertina

LO SCIOPERO ARMATO
A cura di Davide Turcato. Saggio introduttivo di Carl Levy
pp. 320 EUR 25,00
ISBN 978-88-95950-38-9

L’alba del ventesimo secolo, che si apre con l’uccisione di Umberto I da parte di Gaetano Bresci, segna anche l’inizio del più lungo periodo di ininterrotta assenza di Malatesta dal suolo italiano. Sulle colonne della Rivoluzione Sociale, così come in tante altre pubblicazioni e nei discorsi, egli riafferma e sviluppa con coerenza in questi anni i due pilastri fondamentali della sua tattica: il movimento operaio come base irrinunciabile dell’anarchismo; e l’insurrezione come ineludibile passo, a cui è necessario prepararsi, verso l’emancipazione. Mentre nel decennio precedente era stato sul primo punto che Malatesta aveva dovuto insistere, l’ascesa del sindacalismo rivoluzionario, con la sua affermazione dell’autosufficienza del movimento operaio, rende ora necessario accentuare il secondo punto. In contrapposizione al concetto dello sciopero generale come arma rivoluzionaria, Malatesta compendia efficacemente la sua tattica nel concetto di «sciopero armato». In questa fase di estraniamento dal movimento anarchico in patria, da una parte Malatesta elabora le idee-guida che informeranno i suoi successivi ritorni in Italia, e dall’altra si afferma indiscutibilmente come la figura di maggior spicco del movimento anarchico internazionale, sia, suo malgrado, agli occhi della stampa mondiale, che lo bersaglia di interviste ad ogni evento di cronaca che abbia a che fare con l’anarchismo, sia soprattutto all’interno del movimento, con lo storico congresso di Amsterdam del 1907.

(coedizione ZIC – La Fiaccola)

http://www.zeroincondotta.org/libri/em_operecomplete5.html


Libri. PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945)

Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Libri. PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945)

Mauro De Agostini – Franco Schirone
PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE

Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945)
pp. 368 EUR 20,00
ISBN 978-88-95950-40-2

Per gli anarchici la battaglia contro il fascismo, che comincia a svilupparsi fin dalla nascita del movimento mussoliniano, prosegue durante tutto il ventennio e si dispiega con la Resistenza, costituisce un momento particolare della lotta rivoluzionaria; fascismo, democrazia borghese, totalitarismo staliniano vengono combattuti come forme diverse di oppressione statale in vista della creazione di una società di liberi ed eguali.
Questo studio ricostruisce, per la prima volta in modo organico e completo, le vicende del movimento anarchico milanese dagli anni della dittatura fino ai mesi immediatamente successivi alla Liberazione. Avvincente e documentata narrazione di un’esperienza resistenziale popolare ed “altra”, quella degli anarchici, in una città-chiave come Milano, crocevia dei destini della Nazione ma anche proscenio della duratura guerra civile europea.
Negli anni della dittatura la resistenza libertaria prosegue tenace nonostante l’occhiuta vigilanza della polizia, anche al confino e in carcere, ma è opera soprattutto di vecchi militanti che rimangono fedeli alla propria storia. Sono gli insuccessi della guerra fascista a incrinare il consenso al regime mentre la caduta del fascismo e l’8 settembre portano sulla scena politica una nuova generazione di giovanissimi ansiosi di creare un mondo nuovo. A Milano si realizza la non facile saldatura tra i militanti “storici” e centinaia di giovani animati da spirito spontaneamente libertario e rivoluzionario, portando alla nascita delle formazioni “Malatesta – Bruzzi”.  Ma le aspirazioni rivoluzionarie sono così radicate e diffuse che lo stesso PCI guarda con preoccupazione alle “tendenze anarcoidi e di sinistrismo” ampiamente presenti nelle formazioni partigiane.
Oggi, mentre la tradizionale vulgata nazional-popolare della Resistenza come “guerra patriottica” interclassista viene progressivamente soppiantata da un infame revisionismo storico che pone sullo stesso piano vittime e carnefici, risulta tanto più necessario riscoprire l’anima rivoluzionaria della lotta antifascista.
In appendice sono pubblicati diversi documenti in larga parte inediti, come gli elenchi completi degli appartenenti alle formazioni “Malatesta – Bruzzi”, le versioni integrali della relazione di Giuseppe Seregni e del diario scritto da Pietro Bruzzi dal 13 agosto 1943 al 3 maggio 1944, un mese prima dell’arresto che lo porterà alla fucilazione.

http://www.zeroincondotta.org/libri/mdafs_perlarivoluzione.html


Libri. STAGIONI INQUIETE – Immagini e poesie

Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: | Filed under: libri | Commenti disabilitati su Libri. STAGIONI INQUIETE – Immagini e poesie

Autori Vari
STAGIONI INQUIETE – Immagini e poesie

Opere fotografiche di Roberto Pestarino. Poesie di Salvatore Corvaio e Raffaella Calorio. Reportage fotografico del meeting di Valter Ravera e Maria Vittoria Pigollo.
pp.76 EUR 20,00
ISBN 978-88-95950-41-9

Il 12-13-14-15giugno 2014 l’Associazione “Gli Scamiciati” organizzò nella città di Alessandria, presso i locali del Laboratorio Anarchico PerlaNera, un meeting multimediale di creatività a tema dal titolo “I Senza Stato”; in quell’occasione ci furono: esibizioni teatrali, poesia, cortometraggi, performances e ambientazioni che ebbero come contorno estetico quadri, sculture, opere grafiche e fotografie.
Questo libro è composto dalle foto che sono state esposte in quell’occasione; ogni coppia di foto è abbinata a dei componimenti poetici. I componimenti poetici sono tutti di Salvatore Corvaio a eccezione dell’ultima coppia che invece è opera di Raffaella Calorio.
Le ultime pagine sono dedicate poi alle poesie di Salvatore Corvaio parte della performance “SI GRATTA” rappresentata nella rassegna e ad alcune fotografie del meeting stesso a cura di Maria Vittoria Pigollo e Valter Ravera.

[Giugno 2015]

http://www.zeroincondotta.org/libri/aavv_stagioniinquiete.html


documentario Fascism INC

Posted: Giugno 15th, 2015 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su documentario Fascism INC

Fascism INC è un documentario prodotto dal team che ha realizzato Debtocracy e Catastroika, e parla della nascita del neo-fascismo in Europa e Grecia e il ruolo giocato dalle élite economiche.
Un film che per spiegare la crisi Greca, guarda al passato, alla seconda guerra mondiale e le cause scatenanti i movimenti fascisti di allora, che sono le stesse di oggi : gli appetiti smodati della classe confindustriale e bancaria europea. Un film che ricorda a tutti come è nato il fascismo in Italia e il Nazismo in Germania, con la novità inedita nei testi scolastici, dell’ attribuzione delle responsabilità alla borghesia europea. Il film che dimostra come il fascismo di ieri, e quello di oggi, altro non sono che uno strumento nelle mani di una ristretta cerchia di persone per attaccare la classe lavoratrice, i loro diritti, per puro profitto.Lo scopo principale dei fascisti di ieri,come quelli di oggi, è ottenere una classe lavoratrice docile, sottopagata ,senza diritti e senza sindacati.Una delle parti che attrae di più l’attenzione e che colpisce di più a livello emotivo è senz’altro quello dove l’autore sottolinea come la Grecia è l’unico paese europeo,dove i collaborazionisti Tedeschi,non hanno perso la guerra ma anzi sono stati premiati.Coloro che durante la seconda guerra mondiale, hanno trafficato e commerciato con i tedeschi a scapito del popolo greco, costituisce oggi l’estabishment politico ed economico del paese, e questo spiega molte cose. Ma anche in Germania e in Italia è così, le famiglie di industriali che hanno finanziato il fascismo e il Nazismo alla fine hanno ottenuto pene molto miti, quando non sono state condannate per nulla come in Italia.
Un film utile per capire meglio la crisi europea, chi l’ha creata, e perchè. Un film utile anche per aiutare molte persone a collocare politicamente personaggi come : Renzi e Grillo, (ma anche Bossi), che si sputano addosso spesso l’epiteto di fascista, avendo ragione entrambi, visto che entrambi rappresentano gli interessi dell’alta borghesia internazionale uno e italiana l’altro.
buona visione :

https://vid.me/15DU